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Sacerdote dell'Ordine dei Minimi

acquaforte con l'immagine di un Sacerdote dell'Ordine dei Minimi

Sacerdote dell'Ordine dei Minimi

 

 

SACERDOTE DELL'ORDINE DEI MINIMI

Filippo Ferrari

senza luogo, ma datato 1821

 

 

 

L'Ordine dei Minimi, la cui definizione latina è Ordo Minimorum, è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i frati di questo ordine mendicante, detti anche paolotti, pospongono al loro nome la sigla O. M.

L'ordine, sorto nel Quattrocento per impulso di Francesco di Paola, si caratterizza per la spiritualità penitenziale vissuta attraverso l'osservanza di un quarto voto di vita quaresimale. I frati minimi si dedicano soprattutto alla predicazione e al ministero della riconciliazione. Al fondatore, nato a Paola, in Calabria, nel 1416, fu imposto il nome di Francesco in onore del santo d'Assisi, alla cui miracolosa intercessione venne attribuito il suo concepimento.

Essendosi ammalato all'età di un mese, la madre fece voto di vestirlo da francescano per un anno se fosse guarito. Così a dodici anni fu condotto nel convento di San Marco Argentano, dove rimase un anno per adempiere al voto. Francesco in questo periodo iniziò un lungo pellegrinaggio che lo portò a visitare Roma, Assisi, Montecassino e, soprattutto, l'eremo di Monteluco, dove si trattenne per un certo periodo.

Tornato nel suo paese natale, visse per un po' come eremita in un possedimento del padre. Infine si ritirò in un bosco, dove rimase isolato per ben cinque anni. Attorno a lui si formò presto una piccola comunità di eremiti, ai quali Francesco impose uno stile di vita rigidissimo, fatto di digiuni e di penitenze. Nel 1435 iniziò a costruire delle celle per i nuovi arrivati e altri eremi incominciarono a sorgere a Paterno Calabro (1444), a Spezzano Grande (1453) e a Corigliano Calabro (1458).

Nel 1452, con l'aiuto dell'arcivescovo di Cosenza mons. Pirro Caracciolo, Francesco iniziò a costruire un grande monastero a Paola, dato che i piccoli e angusti locali dove aveva vissuto sino ad allora con i discepoli erano divenuti insufficienti a ospitare tutta la comunità.

Il vescovo Pirro, con la costituzione Decet nos del 30 novembre 1470, approvò questa comunità ed estese ai suoi membri i privilegi degli ordini mendicanti. Il vescovo inviò quindi una supplica al pontefice perché confermasse l'approvazione e concedesse ai frati il privilegio dell'esenzione dalla giurisdizione vescovile e papa Sisto IV, con la bolla Sedes Apostolica del 17 aprile 1474, accolse le sue istanze. L'abito dei minimi, imposto dal fondatore, è costituito da una tunica con cappuccio, denominata pazienza, e un cingolo in panno grosso di lana nera di pecora. Bisogna tuttavia ricordare che il nero naturale della lana, all'epoca, era molto simile al marrone scuro. La tunica scende fino ai talloni, mentre il cappuccio, lungo un metro davanti e uno dietro, è lungo fino a metà dei femori sia davanti che dietro. Il cingolo, portato intorno alla vita, cinge il cappuccio o pazienza sull'abito su ambo i lati. Vi sono praticati cinque nodi, quattro dei quali pendenti, simboleggiano, i voti dei religiosi. Sull'abito portano un mantello lungo sino al polpaccio a cui è cucita una cocolla usata per coprire il capo.