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RELIGIOSO DELL'ORDINE DEI PREDICATORI o DOMENICANI
F. Ferrari
senza luogo e senza data
L'Ordine dei frati predicatori che in latino viene definito Ordo fratrum praedicatorum, è un istituto religioso maschile di diritto pontificio. I monaci di questo ordine mendicante, detti comunemente domenicani, pospongono al loro nome la sigla O. P. L'ordine sorse agli inizi del XIII secolo in Linguadoca su iniziativa dello spagnolo Domenico di Guzmán con lo scopo di contrapporsi alla diffusione del catarismo. Domenico e i suoi compagni scelsero di contrastare questa importante eresia medievale così come le altre dottrine eretiche sia attraverso la predicazione quanto grazie all'esempio di una severa ascesi personale. Per confutare le dottrine eretiche era necessario che i predicatori, oltre a essere esemplarmente poveri, avessero anche una solida preparazione culturale. Per questo motivo nei conventi domenicani si svilupparono importanti centri di studi teologici e biblici.
A quest'ordine appartennero all'ordine alcuni dei più importanti teologi medievali, come Tommaso d'Aquino e Alberto Magno. La regola di vita di Domenico e dei suoi compagni venne approvata da papa Onorio III con le bolle del 22 dicembre 1216 e del 21 gennaio 1217. Le principali finalità dell'ordine sono la propagazione e la difesa del cattolicesimo mediante la predicazione, l'insegnamento e la stampa.
Il fondatore nacque nel 1170 a Caleruega, in Castiglia, da Felice di Guzmán e Giovanna d'Aza, membri della piccola nobiltà: il nome di Domenico gli venne imposto in onore del santo abate del monastero di Silos. Dopo aver studiato teologia a Palencia, entrò nel capitolo regolare che serviva nella cattedrale di Osma, di cui divenne sotto priore.
Il punto focale della spiritualità domenicana è la figura di Cristo redentore, causa meritoria della salvezza umana: il carattere cristocentrico di tale spiritualità è dimostrato dalla devozione dei frati per la passione di Gesù e per l'Eucaristia. Uno dei principali promotori della pratica della Via Crucis fu il domenicano Alvaro da Cordova, che l'introdusse nel convento di Cordova, mentre Tommaso d'Aquino compose l'ufficio liturgico per la festa del Corpus Domini.