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Trinitari del riscatto spagnoli

acquaforte con l'immagine di un Trinitario del Riscatto spagnolo

Trinitario del Riscatto spagnolo

 

 

TRINITARI DEL RISCATTO SPAGNOLI

F. Ferrari

Roma, datato 1822

 

 

 

L'Ordine della Santissima Trinità, nella definizione latina Ordo Sanctissimae Trinitatis, è un istituto religioso maschile missionario spagnolo di diritto pontificio. I frati di questo ordine mendicante, detti popolarmente Trinitari, pospongono al loro nome la sigla O. SS. T. L'ordine venne fondato dal francese Giovanni de Matha (1154-1213), con una propria Regola, e approvato da papa Innocenzo III nel 1198 con la bolla Operante divine dispositionis.

Cofondatore dell'ordine è considerato Felice di Valois, compagno di Giovanni di Matha nella zona di Cerfroid, presso Meaux. A Cerfroid in effetti si stabilì la prima comunità trinitaria che va considerata come la "casa madre" dell'Ordine. Giovanni di Matha intendeva fondare un nuovo e originale progetto di vita religiosa, con aspetti profondamente evangelici. Voleva unire il culto alla Trinità all'opera di liberazione dalla schiavitù, in particolare il riscatto dei cristiani che erano caduti prigionieri dei mori.

Questa componente misericordiosa è infatti presente nel nome dell'ordine che per intero è Ordine della Santissima Trinità e redenzione degli schiavi. A Roma nel 1209, sotto la protezione di Papa Innocenzo III, Giovanni si stabilì con i suoi frati nella zona del Celio, fondando un convento ed un ospedale nei pressi della Chiesa di San Tommaso in Formis, che era stata loro affidata dal Papa. La Regola scritta da Giovanni di Matha è stata, nel corso dei secoli, adattata alle nuove esigenze di vita. In particolare va ricordata l'opera del riformatore Giovanni Battista della Concezione.

L'ordine si sviluppa soprattutto in Spagna, dove molte furono le persone rese schiave durante l'occupazione araba.

Nel medioevo il diritto europeo ha una definizione precisa del captivus: è cioè colui che è stato sottratto con violenza dal suo gruppo e dal suo complesso di valori religiosi, culturali e di cittadinanza e non è stato ancora asservito (servus). I Trinitari si impegnarono per la redenzione “captivorum, qui sunt incarcerati pro fide Christi”.

La liberazione avveniva pagando il riscatto in moneta o scambiando prigionieri con la controparte. I missionari si esponevano a notevoli rischi. Alcune scritture pubbliche ancora conservate attestano il sacrificio di alcuni religiosi rimasti volontariamente in ostaggio in cambio della liberazione dei captivi nel XIV secolo, mentre nel XVI secolo l'Ordine annovera diversi martiri, uccisi perché redentori.

 

I Trinitari calzati di Francia organizzarono circa 70 operazioni di redenzione tra il XV e il XVIII secolo, riuscendo a liberare in totale almeno 6000 cristiani. Il Portogallo, tra il 1558 e il 1778, promosse cinquanta redenzioni, pari a 11000 prigionieri. Tra il XVI e il XVIII secolo i Trinitari di Castiglia e Aragona riuscirono a salvare circa 20000 carcerati, ai quali bisogna aggiungere coloro che furono liberati ad opera degli amministratori Trinitari negli ospedali di Algeri e Tunisi.

Grazie al loro intervento anche Miguel de Cervantes, padre della letteratura spagnola, poté essere liberato nel 1580 dalla prigionia ad Algeri. I cronisti dell'Ordine attribuiscono globalmente ai Trinitari calzati di Spagna, Portogallo, Francia e Italia circa 90000 redenzioni. Dei Trinitari scalzi si conoscono le operazioni di riscatto effettuate dalle tre province spagnole: dal 1625 al 1769, 24 redenzioni per un totale di 4.893 prigionieri. Tra il XVII e il XVIII secolo le province dell'Europa centrale effettuarono circa 50 redenzioni, equivalenti a 5.000 riscattati.

Oggi l'Ordine, diviso in sette province religiose, è presente in 22 paesi di tutti i continenti.