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Monaca teresiana

acquaforte con l'immagine di Monaca teresiana

Monaca teresiana

 

 

MONACA CARMELITANA TERESIANA

Filippo Ferrari

Senza luogo e non datato

 

 

 

Le Suore Carmelitane Teresiane costituiscono una Congregazione religiosa di diritto pontificio. Il loro fondatore fu Fra Isidoro della Natività, un carmelitano scalzo, che verso l'anno 1737 diede vita a questa congregazione e fu strettamente dipendente e affiliato all'Ordine fin dall'inizio. Finalità specifica delle suore teresiane è la santificazione dei suoi membri attraverso una vita di orazione e di unione con Dio nonché l'apostolato tra la gioventù nelle parrocchie, negli asili, scuole, collegi, laboratori per ragazze.

L'Istituto, di diritto pontificio, attualmente è presente in Italia, in Brasile e in India e comprende 10 case. Il numero delle religiose si aggira attorno alle 100 unità. La Casa Generalizia si trova a Roma.

 

Giovanni Sciuti, il padre di frate Isidoro, nacque nel 1662 a Carpeneto ai piedi dell'Appennino Ligure, e il 23 maggio 1683 sposò, nella Parrocchia di San Giovanni Battista in Lerma, Repetto Daria Ottavia, nata il 4 giugno del 1664. La cerimonia fu celebrata dal parroco di Lerma, Reverendo Carlo Pastore, e i giovani, dopo il matrimonio, si trasferirono, secondo la tradizione, nel paese dello sposo, a Carpeneto.

L'8 luglio del 1696 venne alla luce Giacomo Antonio, il nostro frate Isidoro. Venne battezzato subito, in casa dell'ostetrica Pellegrina Bossevia, perché correva il pericolo di morire appena nato. In seguito, il 9 luglio, il piccolo fu portato nella chiesa parrocchiale di San Giorgio di Carpeneto, dove il rettore, Giuseppe Calcamuggi, completò il rito battesimale con le cerimonie prescritte e gli impose il nome di Giacomo Antonio.

Ancor giovanissimo, frate Isidoro rimase orfano del papà e, più tardi, già religioso carmelitano scalzo, fu colpito dal dolore per la prematura scomparsa dei cinque nipotini e per la morte della mamma (1733).

Il suo ambiente familiareera onoratissimo, come dichiarano i testimoni nelle "Informazioni prima della vestizione", e pure profondamente religioso, dato che anche un altro fratello, Giovanni Battista era già frate professo tra i crociferi. Giacomo Antonio non riceve alcuna istruzione, neppure la più elementare, tanto che sottoscrive l'interrogatorio prima della Vestizione con il segno della croce, esattamente come gli analfabeti. Fu sempre semplice e retto. Abbracciò la vita religiosa "puramente per servire Dio e salvare l'anima sua con più sicurezza, fuggendo i pericoli del mondo".

Decisiva fu la sua tenacia nel sostenere e nell'attuare la sua istituzione: le maestre Pie Carmelitane Teresiane, come venivano chiamate le attuali suore Carmelitane Teresiane. Queste prime Terziarie Carmelitane Regolari avrebbero avuto la missione di educare le fanciulle, vivendo, con una propria Regola, il carisma carmelitano teresiano. Questa era da considerarsi senz'altro una innovazione nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Dette "Istruzioni" che permettevano di accogliere in Monastero solo quelle fanciulle che avessero avuto l'intenzione di prendere l'abito.