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Apertura della Mostra nel Palazzo Comunale
Inaugurata la mostra delle Acqueforti Pontificie
È stata inaugurata mercoledì sera, presso l'atrio del Palazzo Comunale, la mostra che presenta al pubblico 46 acqueforti. Promosso dall'Associazione storico-culturale S. Agostino in occasione del 50° anniversario di fondazione, l'evento, patrocinato dall'amministrazione comunale, è il primo importante appuntamento di quest'anno per celebrare con la cultura 50 anni di attività.
"Ringrazio l'attuale presidente, il professor Luigi Beretta, e tutti i suoi collaboratori per l'impegno continuo nella promozione della figura del santo che è il patrono popolare di Cassago. È un vanto per il Comune avere sul territorio tante associazioni, tra cui la S. Agostino, con cui si sono intensificati in questi anni la collaborazione e il rispetto dei reciproci ruoli. Tutti lavoriamo allo scopo di far crescere il paese, soprattutto culturalmente" ha ribadito nel suo discorso di apertura la prima cittadina Rosaura Fumagalli.
Il professor Beretta ha voluto esprimere un ricordo affettuoso ai suoi predecessori: "Pasqualino" Cattaneo, che ha avviato le ricerche intorno alla figura di Agostino, il cugino Pierino Cattaneo, che in pochi anni di presidenza ha proposto il Decennale agostiniano con la creazione di un parco archeologico, "Ernestino" Cattaneo, che lo ha realizzato insieme al monumento dedicato al santo, e infine Mario Colnago, che in tanti anni ha concorso a sviluppare l'associazione a livello lombardo, nazionale e internazionale.
"Il nostro lavoro è quello di valorizzare la valenza culturale di Cassago e di sfruttare tutte le occasioni possibili per diffondere la conoscenza di Agostino" ha poi aggiunto l'attuale presidente. Sono state quindi presentate le 46 acqueforti acquerellate messe a disposizione dal signor Claudio Posani. Sono 46 stampe provenienti dallo Stato pontificio, realizzate tra il 1821 e il 1839 da tre diversi incisori: Filippo Ferrari, Salvatore Busuttil e Giuseppe Capparoni.
APPROFONDIMENTO
Sono interessanti testimonianze che descrivono un'epoca: quella tra la fine dell'era napoleonica, la Restaurazione dopo il Congresso di Vienna e l'età precedente al Risorgimento italiano. A disposizione diverse immagini che rappresentano tanti momenti della vita dello Stato papale. Nello specifico sono stati allestiti quattro gruppi di stampe: 21 relative agli ordini di monaci e religiosi - alcuni non più esistenti - un quadro con pennellate sull'ambiente della corte pontificia, una rappresentativa della gendarmeria papale, sei copie uniche di cui una rara stampa su seta con san Nicola da Tolentino.
Le acqueforti sono state collezionate dalla famiglia Borboni che lavorava, negli anni venti dell'Ottocento, alla corte pontificia. Erano state anche raccolte e rilegate in un volume unico, raccogliendo più edizioni. Un pezzo unico a sé state è costituito da una raffigurazione su seta di San Nicola da Tolentino, il primo santo dell'ordine agostiniano, nell'atto di ricevere la triplice corona dalle mani di Agostino, della Vergine e di Dio Padre. La mostra resterà aperta fino a domenica 2 aprile. L'Associazione S. Agostino si rende inoltre disponibile per visite guidate.