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il presidente pasquale cattaneo

Pasquale Cattaneo primo presidente e fondatore dell'Associazione S. Agostino

Pasquale Cattaneo

 

PASQUALINO CATTANEO (1967-1973)

 

L'Associazione S. Agostino è sorta grazie al paziente lavoro di Pasquale Cattaneo detto "Pasqualino", studioso e cultore di S. Agostino, che la fondò con altri soci il 27 ottobre 1967. Già da alcuni anni Pasquale Cattaneo si stava dedicando allo studio ed alla ricerca storica della tradizione agostiniana cassaghese. Era convinto più che mai della bellezza di questa tradizione e per questo motivo ha cercato in ogni modo di sensibilizzare l'opinione pubblica del paese, scrivendo articoli e pubblicando nel 1967 un opuscolo, "InCassciago", grazie all'intervento del Centro Culturale Cassiciacum.

Qualche anno dopo, nel 1972, desiderando di far conoscere sempre più le sue idee, fece stampare un dépliant che illustrava gli aspetti storici, tradizionali e archeologici di Cassago.

Pasquale Cattaneo cercò di salvaguardare il patrimonio storico di Cassago dalla distruzione e dalla dimenticanza. Riuscì, con l'aiuto di altri soci, in particolare Confalonieri Vincenzo e Fiorenzo Moreschi, a mettere al sicuro i reperti archeologici che man mano venivano alla luce durante gli sterri e gli scavi per le nuove costruzioni. Si oppose tenacemente alla demolizione del Palazzo Visconti nel 1963, ricorrendo alla Sovrintendenza alle Belle Arti di Milano, ma inutilmente: il piccone e gli uomini sono stati più forti di lui.

Suo era il desiderio di erigere un monumento a S. Agostino, e ne aveva preparato anche il progetto, ma non riuscì a realizzarlo per mancanza di mezzi finanziari. Su sua proposta, con l'aiuto di un gruppo di cittadini, il 4 agosto 1961 il Consiglio comunale con delibera n. 31 protocollo 1686 si impegnò ad offrire e mantenere l'olio per la lampada votiva davanti all'altare di sant'Agostino, come testimonianza della riconoscenza dei cittadini cassaghesi al loro patrono.

Nel 1971 in occasione della festa tradizionale di S. Agostino che cade il 28 agosto, al termine della S. Messa celebrata da mons. Ferraroni vescovo di Como, presenziò alla inaugurazione di una pietra murata sul frontale dell'altare di S. Agostino. La pietra che la tradizione ritiene provenga da un vecchio oratorio medioevale nell'area cimiteriale prossima alla chiesa, venne incorniciata con lastre di marmo, sulle quali furono incise le seguenti parole: a sinistra «PIETRA SACRA DELL'ORATORIO DEMOLITO NEL 1611 » dal Cronicon n. 2; a destra «SU QUESTA PIETRA S. AGOSTINO CELEBRO' » dal Cronicon n. 2.

Nel frattempo si accinse allo studio dell'etimologia del nome di Cassago dal punto di vista storico e filologico. Ma il suo lavoro è rimasto incompiuto a causa di una malattia che lo aveva colpito. Il 1 marzo 1973 presentò le sue dimissioni da presidente per ragioni di salute, dimissioni accettate il 10 aprile 1973 dal Consiglio, che lo nominò presidente onorario.

Il 27 luglio 1973, quasi improvvisamente, muore, lasciando alla sua Associazione un grande vuoto e il compito di «tenere viva questa nostra tradizione». Gli succede alla guida dell'Associazione Pierino Cattaneo, suo cugino, che, ben consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato, accettò con il medesimo spirito che aveva sempre animato Pasqualino e con pazienza certosina ha portato a compimento quanto si era già deliberato di fare.

Il nuovo presidente cura la pubblicazione dell'opuscolo « A difesa di una tradizione Da Rus Cassiciacum a Cassago Brianza » scritto da Pasquale Cattaneo, che viene stampato in 210 copie, come doveroso tributo a chi per l'Associazione aveva dato il meglio di se stesso.