Pierino Cattaneo
Il nuovo presidente cura la pubblicazione dell'ultimo lavoro di ricerca di Pasquale Cattaneo, l'opuscolo « A difesa di una tradizione », stampato in 210 copie, come doveroso tributo a chi per l'associazione aveva dato il meglio di se stesso.
Pierino Cattaneo, sarto di professione, piuttosto incline a coltivare la sua sensibilità religiosa e spirituale, propone i pellegrinaggi parrocchiali alla tomba di S. Agostino in Ciel d'Oro a Pavia, le passeggiate culturali annuali e la festa tradizionale di S. Agostino.
Con la collaborazione di don Giuseppe Panzeri, parroco di Cassago, che ha sempre dimostrato simpatia e attenzione verso l'Associazione S. Agostino, riesce a utilizzare il bollettino parrocchiale come prezioso veicolo di informazione per comunicare alla popolazione le finalità e le attività del sodalizio. Per aderire al desiderio dei soci di avere una sede ed un luogo decoroso per la raccolta e la sistemazione dei reperti archeologici, il Parroco gli mette a disposizione una sala della vecchia canonica parrocchiale con un contratto di comodato in data 1° gennaio 1975.
La nuova sede venne inaugurata il 31 agosto 1975 alla presenza di mons. Stella, di padre Angelo Giussani agostiniano e di numerosi partecipanti che hanno dimostrato una grande simpatia e interesse per l'iniziativa. In quel periodo prepara l'associazione all'inizio del decennio che porterà nel 1986 a festeggiare il XVI Centenario della presenza di S. Agostino a Cassago. La prima di queste manifestazioni si svolge il 13 novembre 1976, giorno del compleanno di S. Agostino. Nella ricorrenza di questa nascita, in qualità di Presidente offre alla parrocchia a nome della popolazione una nuova artistica lampada, per attestare la devozione, l'amore e la fedeltà alla tradizione dei cassaghesi verso S. Agostino.
La S. Messa che ha inaugurato il Decennale venne celebrata dal Provinciale degli Agostiniani padre Angelo Giussani e alla presentazione dei doni, l'Associazione ha offerto l'artistica lampada riproduzione di una più antica, che venne collocata davanti all'altare del Santo. L'opera in bronzo è stata disegnata dal pittore Luciano Roncoroni di Corno e fusa dal prof. Carmine D'Antonio di Milano.
Reca incise in rilievo le parole latine dettate dal parroco don Giuseppe Panzeri:
PAX TIBI VITA LUMINISQUE DECUS AUGUSTINE NOSTER
CASSICIACI - MCMLXXVI - BEATO CLIENTES PATRONO
«A Te, o Agostino nostro concittadino, una sconfinata vita di beatitudine (nel ricordo del De Vita Beata) composto a Cassiciacum, e splendore di luce (per le menti ed i cuori). Al Beato fornitore (di sapienza e di emozioni divine) i tuoi clienti di Cassago nell'anno 1976».
Fra le manifestazioni di quella giornata inaugurale vennero proposti un concerto d'organo suonato dall'organista maestro don Antonini dei Padri Guanelliani, e la presentazione di alcuni lavori agostiniani in parte dovuti al compianto Pasquale Cattaneo, ed in parte ad illustri studiosi. La giornata fu anche l'occasione per la pubblica presentazione dell'allestimento della Sede Museo dove si andavano raccogliendo i cimeli della storia del paese e della tradizione agostiniana con l'esposizione delle riproduzioni di alcune immagini di sant'Agostino disseminate nelle chiese e nei conventi d'Italia.
Negli interventi si sottolineava l'importanza della zona di interesse archeologico ad est della chiesa che avrebbe dovuto diventare oggetto di studio e di scavi. Altresì prendeva sempre più concretezza l'idea del monumento da erigere nella memoria di S. Agostino. In questi anni diversi studiosi di S. Agostino vengono a Cassago alla ricerca di nuove informazioni e, sotto la sua guida, l'Associazione è ben lieta di accoglierli e di mostrare quanto è stato scritto a favore di Cassago nel corso dei secoli. Nello stesso tempo diventa motivo di orgoglio mostrare i reperti archeologici scoperti durante gli scavi e le demolizioni. La passione e l'amore di Pierino, emulo del Sarto di Chiuso di manzoniana memoria, lo spingono ad un lavoro nascosto ma importante. Il periodo della sua presidenza ha visto l'Associazione S. Agostino crescere a nuovi orizzonti sempre più aperti e solo la sua lunga malattia e la morte hanno stroncato il suo paziente lavoro il 7 aprile 1978.
IN MEMORIA DI CATTANEO PIERINO
dal Notiziario Parrocchiale, anno V, n. 51 giugno 1978
di Mario Colnago
Uno spillo di creatura, un fascio di energia e di volontà il tutto ammantato da un velo di semplicità, umiltà e bontà veramente sentito e vissuto. La sua forza d'animo era in rapporto inverso al suo fragile aspetto. Sembrava un cosino da niente eppure in tutti i suoi 57 anni di vita ha sviluppato un lavoro continuo, costante, silenzioso, ma pur proficuo, in tutte le branche dell'attività umana.
Nato il 20-12-1920 in una tipica casa colonica di Cassago Brianza, denominata « La Cascinetta », passò qui la sua adolescenza come tanti altri ragazzi di Cassago. Vita semplice, vita di campagna ma tutt'altro che spensierata. Fin dalla sua tenera età, assieme ai suoi sei fratelli, imparò quanto sapeva di sudore e di sacrifici il pane che mangiava. Ma questa durezza e i saldi princìpi cristiani e civili della sua famiglia, formarono il suo carattere e la sua volontà. E i frutti si mostrarono nel tempo. Il «curatino» Don Colnaghi quando fonda le Associazioni Cattoliche e dà inizio alla vita oratoriana nel 1928, lo vede subito partecipe solerte e costante.
L'Oratorio sarà per Cattaneo Pierino il precipuo pensiero e amore della sua multiforme attività. All'Oratorio infatti dedica più di vent'anni della sua vita: insegna, sorregge, stimola e con altri giovani costituisce per i Sacerdoti che operarono In quegli anni in Cassago, un efficiente Stato Maggiore. Non potendo continuare gli studi per la sua gracile costituzione, imparò con intelligenza un mestiere e divenne un bravo sarto.
Non lo si penserebbe ma il suo laboratorio divenne come un « salotto » dove era facile trovarsi per discutere e approfondire i vari problemi o le diverse situazioni che, col cammino della storia, mano a mano venivano a formarsi col passare degli anni e degli eventi. Incapace di qualsiasi violenza, non esitò comunque a far parte del piccolissimo gruppo di partigiani clandestini che Don Piero Pini aveva costituito con pazienza e prudenza in quel lontano ottobre 1944. Niente azioni di guerra, ma un lavorio continuo, sotterraneo, silenzioso ma pur sempre pericolosissimo perché eravamo coscienti che nei nostri contatti, nella nostra propaganda per il conseguimento della libertà, a seconda delle circostanze, ci si poteva benissimo rimettere anche la pelle.
Cattaneo Pierino in questi trent'anni di vita italiana fu sempre presente in tutte le attività e iniziative sia di natura religiosa che di natura socio-politica.
La sua dedizione alla vita oratoriana fu completa e preminente: per lui l'Oratorio fu come il cuore è per noi: movimento perpetuo, propulsore vitale. Molte generazioni di giovani passarono sotto di lui e a tutti fu esempio di forza e di carattere se pur dato sempre con una veste di semplice e sorridente umiltà. Ma la sua partecipazione attiva allo sviluppo del paese non si estrinsecò solo nell'Oratorio e nelle associazioni cattoliche, ma anche nelle opere sociali come l'ACLI, la Cooperativa di Consumo e nell'attività politica nella Democrazia Cristiana come militante e segretario di sezione dal 1958 al 1962.
E infine l'ultima gemma: la presidenza di questa associazione in questi ultimi anni.
Lo studio, fa competenza, l'assiduità, l'amore che il cugino Cattaneo Pasquale, fondatore e primo Presidente della nostra Associazione, manifestò e profuse in questa attività perché Cassago non perdesse la forza delle sue tradizioni storiche e culturali, ma anzi rivivessero con fondamenta più scientifiche e più moderne, coinvolsero il nostro «Pierino» fin dall'inizio. Lavorarono spalla a spalla e mentre il cugino dava alle stampe il frutto dei suoi profondi studi filologici e paleografici, sulla scorta di importanti documenti scovati un po' ovunque presso tutti gli archivi e biblioteche della nostra regione, Cattaneo Pierino riprendeva e rianimava la tradizione religiosa della permanenza di S. Agostino a Cassago. Naturale quindi e quasi spontaneo che alla dolorosa dipartita di Cattaneo Pasquale gli succedesse nella carica di Presidente. La successione fu felice: sotto di lui parecchi desideri del compianto fondatore furono realizzati. L'Associazione ebbe per la bontà del Parroco Don Giuseppe Panzeri (scomparso anche lui prematuramente), la sua degna sede.
La stessa sotto la sua intelligente guida fu arredata e dotata di tutti quegli scritti, documenti, libri che interessano la storia del nostro paese e di quelli circonvicini nonché molti reperti archeologici di grande interesse di già catalogati dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Milano.
Altri due traguardi ti eri prefissati e ad essi tendevi con tutte le tue forze: il decennio agostiniano che segnasse nel 1986 sedicesimo centenario della permanenza del sommo Agostino a Cassago, l'inizio del nostro paese di un centro fisso di studi e d'incontri agostiniani e la pubblicazione di un libro su Cassago che raccogliesse, in un corpo unico, tutto il lavoro storico-filologico svolto da Cattaneo Pasquale sviluppando fino ai nostri giorni anche nei campi socio-economici e politici.
Ma il buon Dio ha disposto diversamente: per volontà Sua ti ha già trapiantato in quell'eternità che, presto o tardi, comunque sarà raggiunta da ognuno di noi. Ebbene, caro Pierino, non rammaricartene, sebbene col groppo in gola, noi tutti e con noi tutti i cassaghesi, non molleremo.
Sappiamo d'essere impreparati, ma nel tuo ricordo, l'Associazione continuerà nello stesso lavoro con costanza e tenacia perché Cassago prenda sempre più coscienza delle sue storiche tradizioni e le viva nell'intelligenza d'una viva e solida cultura.