Gianluca Alzati

CON IL TRICOLORE AL COLLO

Il romanzo di Luciano Manara e del sogno di un'Italia Unita

 

 

 

In occasione dei 150 dell'Unità d'Italia, l'Associazione S. Agostino ha proposto un nuovo romanzo del prof. Gianluca Alzati, che affronta la storia personale di Luciano Manara, un eroe del Risorgimento che visse anche a Barzanò, dove si trova la sua tomba. Come annuncia l'autore nella premessa, il romanzo parla di un orfano, Bepi, un Martinitt del Collegio di Milano, che nel 1848 ha quindici anni e che proprio durante la rivolta popolare delle Cinque Giornate, a causa della sua innata curiosità e spavalderia, si ritrova protagonista di misteriosi incontri che gli offrono l'opportunità di una vita appassionante in compagnia di uomini decisi, coraggiosi e motivati a conseguire un ideale di libertà che sogna l'unità di tutti i popoli d'Italia.

Il bisogno di cambiare passo nella propria vita, il desiderio di scoprire gli orizzonti avventurosi della gioventù e di stabili affetti, conducono il protagonista all' incontro di persone di alto profilo morale e ideale, da cui gradualmente emergono poderose le immagini di una ragazza, Silvia, e di Luciano Manara, l'indomito eroe che riempie le giornate e i pensieri di Bepi.

Con lui condivide ansie, speranze e timori, figura di padre e amico allo stesso tempo, fino all'epilogo finale della battaglia di Villa Spada a Roma, dove Luciano muore lasciando un'eredità, l'ideale dell'Unità d'Italia, che Bepi si sente cucita sulla pelle. Sarà Bepi stesso, adulto, a ricordare e a raccontare la storia di Luciano Manara nel 1861, a Unità d'Italia compiuta. Questa impostazione permette all'autore nella sua esposizione di avere un doppio punto di vista: quello del narratore adulto, che fa commenti e riflessioni mature e quello dei dialoghi e della storia narrata, dove pensa e agisce da adolescente.

La figura di Luciano Manara è vista dunque nella sua vita quotidiana, "dal basso" cioè dal popolo, anche se questo romanzo rappresenta un passaggio da classico libro per ragazzi a testo che si apre anche all'adulto per la rigorosità e il commento storico. Il libro copre due anni di lotte: dal marzo 1848 all'estate del 1849, cioè dalle Cinque Giornate alla difesa della Repubblica Romana; è diviso in tre parti, introdotte da altrettante canzoni scritte dall'autore, scaricabili gratuitamente dal sito dell'associazione S. Agostino, che fanno da colonna sonora. L'autore ha cercato di approfondire la conoscenza di Luciano Manara, che viene presentato senza orpelli retorici o celebrativi: piuttosto emerge tra le righe del romanzo, la sua forte personalità di sognatore e di idealista.

Manara era un giovane animato da grandi ideali, senza "etichette", senza preconcetti.

L'autore ha quindi il merito di avere raccontato questo progetto d'Italia che, con tutte le sue contraddizioni, è certamente la parte migliore del Risorgimento, lontano da quell' idea retorica e pomposa che forse terrà banco nell'anno che verrà. Alzati ha espresso la speranza "di avere l'occasione, come è stato per i miei libri precedenti, di presentarlo in diversi luoghi, raccontando la Storia con musica e parole per coinvolgere chi mi leggerà e ascolterà in modo più diretto ed emozionante."

Anche perché - aggiungiamo noi - il romanzo è una testimonianza dell'amore di Luciano Manara per la Brianza, con brani tratti testualmente dalle sue lettere, dove con affetto ne descrive i paesaggi e la bellezza.

La storia avventurosa di Bepi è certamente un modo originale di accostare dall'interno quel grande fiume di ideali e di speranze che attraversarono il Risorgimento italiano verso quella unità di un popolo, il nostro, che ricorda nel 2011 i 150 anni da quell'età eroica. Il romanzo è stato presentato ufficialmente in anteprima a Barzanò con il concorso dei Comuni nella cerchia del paese che ospita le spoglie mortali di Luciano Manara.

 

 

2010 Formato 17 x 24 pp. 100