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Il Cammino di sant'agostino: Lissone

Il Santuario di Lissone

Il Santuario di Lissone

Il timbro applicato al Santuario di Lissone

Il timbro applicato al Santuario di Lissone

 

 

IL CAMMINO DI SANT'AGOSTINO

Lissone

 

Santuario della Madonna del Borgo

 

 

 

A Lissone una antica immagine della Madonna dipinta su di un muro, conforto per i pellegrini di passaggio e aiuto per i contadini, è stata l'occasione col tempo per costruire una piccola chiesa, nota come Madonna del Borgo. In realtà il piccolo edificio sacro è dedicata alla Vergine Assunta in cielo. Quando San Carlo si recò a Lissone in visita pastorale nel 1567 la chiesa esisteva già ed godeva di una grande devozione. Gli atti della visita infatti ricordano che qui "... cum esset magnae devotionis ...".

La struttura architettonica cinquecentesca aveva già la forma che conosciamo oggi con la presenza di una unica entrata, quella che attualmente si apre su Via Gramsci, col suo bel dipinto posto in una nicchia esterna del muro. Questo dipinto molto probabilmente è l'immagine originaria della devozione alla Madonna. Al posto della porta principale esisteva in origine una finestra riparata da una grata di legno, in modo che si potesse pregare quando la chiesa era chiusa.

Per ordine di san Carlo l'edificio venne restaurato, ridipinto e abbellito si suppellettili. Sopra l'altare fu posta la statua della Vergine, donata da un certo Bernardino Arosio, detto Binoto.

All'inizio del Seicento fu visitata anche dal cardinal Federico Borromeo che la trovò tanto ben messa e accompagnata da una fede viva e fervida, che scrisse: "... affinché il popolo si infiammi ancora maggiormente nella venerazione della Beata Vergine e aumenti il concorso dei fedeli a questo Oratorio, raccomandiamo che tutti i fedeli di questo luogo ogni giorno dedicato alla Beata Vergine e inoltre ogni sabato, si raccolgano verso sera in questo Oratorio per farvi la solita devozione, e ivi cantino le litanie e l'antifona della Beata Vergine per poterla sempre avere loro avvocata e patrona ..."

La chiesa dell'Assunta non ha mai conosciuto decadimenti nei secoli, poiché è stata costantemente restaurata e rinnovata.

 

In questa contrada la veneranda immagine della Madonna dipinta da tempo immemorabile su di un muro (o su uno slargo delle mura che cingevano il borgo stesso), sollievo per i pellegrini e conforto per chi usciva a lavorare nei campi, è diventata col tempo una piccola chiesa, il santuario tipico della fede e della pietà dei fedeli che l'hanno chiamato e lo chiamano tuttora col nome stesso del quartiere: la Madonna del Borgo. In realtà la chiesina è dedicata alla Vergine Assunta in cielo, ed il titolo della via che la collega alla piazza centrale lo testimonia. Quando San Carlo venne a Lissone in visita pastorale (1567) la chiesina esisteva già, era il centro di una grande devozione (... cum esset magnae devotionis ...) ed aveva la forma attuale con una posta sola, però, quella che oggi si apre su Via Gramsci, col suo bel dipinto posto in una nicchia esterna del muro. Dipinto che, molto probabilmente, è l'immagine originaria della devozione alla Madonna, il dipinto sacro più antico di tutta Lissone.

Al posto della porta principale, che oggi si apre su Via Manzoni, vi era una finestra riparata da una grata di legno, in modo che si potesse pregare restandone al di fuori. La Chiesina, per ordine dello stesso San Carlo, fu restaurata, abbellita, arricchita, dipinta e, sopra l'altare, venne posta la statua della Vergine, probabile dono di tale Bernardino Arosio, detto Binoto. Quando, ai primi del Seicento, il cardinal Federico Borromeo la visitò, trovandola così ben messa e avvolta da una fede viva e fervida, ebbe a scrivere: "... affinché il popolo si infiammi ancora maggiormente nella venerazione della Beata Vergine e aumenti il concorso dei fedeli a questo Oratorio, raccomandiamo che tutti i fedeli di questo luogo ogni giorno dedicato alla Beata Vergine e inoltre ogni sabato, si raccolgano verso sera in questo Oratorio per farvi la solita devozione, e ivi cantino le litanie e l'antifona della Beata Vergine per poterla sempre avere loro avvocata e patrona ..."

La Chiesina dell'Assunta, vanto ed orgoglio non solo del rione del borgo, ma di tutta la città, non ha mai subito decadimenti nel lungo passar del tempo, costantemente restaurata e tenuta a nuovo (recentemente è stata rinnovata tutta la struttura esterna), così come l'immagine della sua Madonna, alta, slanciata, solenne, regale, incoronata, quasi distaccata, col Bambino Gesù in braccio, sempre disposta a raccogliere ogni preghiera ed ogni supplica, prezioso punto di riferimento della fede e delle anime in pena".

[da uno scritto di Silvano Lissoni]