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Il Cammino di sant'agostino: La Credenziale

La Credenziale del Cammino di sant'Agostino

La Credenziale del Cammino di sant'Agostino

 

 

LA CREDENZIALE

 

 

 

La Credenziale è una specie di documento di viaggio che accompagna sempre il pellegrino nel suo cammino. Serve ad attestare la sua identità, la sua condizione di pellegrino e le sue intenzioni. La credenziale dunque è il documento personale che accompagna il pellegrino durante il suo percorso lungo il Cammino di sant'Agostino e in un certo modo costituisce l'attestazione di quello che sarà il suo percorso e l'arrivo a destinazione per ognuna delle tappe del Cammino. E' il foglio cui apporre quotidianamente i timbri che attestano che si sta compiendo il pellegrinaggio. In ogni paese in cui il pellegrino potrà fermarsi la timbratura da parte di un responsabile locale o di un funzionario attesterà la veridicità del lungo viaggio che è stato compiuto sulle orme di sant'Agostino fino alla sua tomba a Pavia in san Pietro in Ciel d'Oro.

La credenziale è un documenti irrinunciabile è concretamente l'essenza del Viaggio che dà significato e conforto lungo il cammino.

La credenziale è il solo documento ufficiale riconosciuto da tutte le componenti coinvolte nel cammino ed il suo possesso dà diritto di usufruire dei rifugi, qualora esistano, per il pellegrino e di avvalersi di tariffe di favore presso la filiera del cammino.

 

La Credenziale può essere richiesta anche lungo il Cammino nelle località sede delle diverse tappe, oltre che alla Organizzazione del Cammino di sant'Agostino.

 

Il pellegrinaggio cristiano è una modalità per riconoscere una via nel labirinto della vita, come esperienza di preghiera e ricerca. Non pellegrinaggio di ricerca e preghiera, ma di preghiera e ricerca. Inclinazione comune a tutto il genere umano, comprensibile, forse inevitabile, quella di pensare che la ricerca venga prima della preghiera, e che la preghiera sia possibile solo se l'esito della ricerca è stato positivo.

Come dire: io cerco Dio, se lo trovo allora posso pregarlo, ma se non lo trovo come faccio a pregarlo?

 

"Dammi, o Signore, di conoscere e capire se si debba prima invocarti o celebrarti, prima conoscerti o invocarti. Ma chi potrebbe invocarti senza prima conoscerti?"

(Sant'Agostino, Confessioni)

 

E' a questo punto che Agostino, per grazia ha uno scatto assolutamente geniale. "Ma è possibile che sia così? O forse, per conoscerti, bisogna prima invocarti?."

Il pellegrinaggio a piedi è un modo per esprimerla, questa invocazione, questa domanda, dall'inizio alla fine è il cammino stesso che fa preghiera, domanda che Dio si faccia conoscere, che ci mostri il Suo Volto. E' un'esperienza antichissima di preghiera e ricerca, una ricerca che avviene attraverso un metodo completamente diverso rispetto a quello intellettuale: l'esperienza, metodo corretto di ricerca.

Andare a piedi, per ore, per giorni e giorni, comincia a cambiarti. In termini cristiani, questo desiderio di cominciare a cambiare, si chiama “conversione” Convergere, andare verso, riunire. Insomma, l'anima smarrita che ritrova la strada, la via perduta nel Labirinto. Se parti affidandoti a Dio solo, e non a cospicui programmi di tappe, e orari e chilometri, mettendoti proprio nelle sue mani, perché Lo vuoi conoscere, vuoi che ti mostri il suo volto, ritrovi così nell'anima sempre più il mistero di un'assenza-presenza, e la consapevolezza di un'appartenenza.

Uno dei grandi doni del Cammino. Non la rivelazione della verità, illuminazione. Non la folgorazione rivelatrice, dunque, ma la consapevolezza. Ecco uno dei grandi doni che viene seminato nel cuore dei pellegrini.