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854: cartula venditionis con Guiderisso de cassiaco figlio di agemundo

Cartula Venditionis dell'854

Cartula Venditionis dell'854 dove compare il toponimo "de cassiaco"

 

854 febbraio

Vendita di un pezzo di terra a Lierna fra Lupo e Gaiderisso de Cassiaco figlio di Agemundo

 

Archivio di Stato Milano.

Fonti bibliografiche: DOZIO, Notizie di Vimercate e sua Pieve raccolta da vecchi documenti, Milano 1853, 173; A. FUMAGALLI, Codice Diplomatico Sant'Ambrosiano delle carte dell'ottavo e nono secolo, Milano 1805, 297; C. MARCORA, Cassago Brianza, Oggiono 1982; FERNANDO CESARE FARRA, Onomastica e toponomastica nei documenti altomedioevali dell'Archivio di Stato di Milano, in Arch. Storico Lombardo 1974, X, fasc. I-III, pag. 35. La pergamena conservata all'A. S. M., Archivio Diplomatico sec. IX n. 52 è stata pubblicata in trascrizione e fac-simile ne "Il Museo Diplomatico dell'Archivio di Stato" a cura di ALFIO NATALE, vol. I, parte I, n. 92.

Historiae patriae monumenta edita iussu regis Caroli Alberti. Tomus XIII. Codex diplomaticus Langobardiae, CLXXXV, Torino 1873

 

 

 

 

In Nomine Domini. Hlutarius et Hluduvicus filio eius magnis imperatoribus, anni imperii eorum tregesimo quarto et quarto mense februario indictione secunda.

In presenti accepi ego Lupus filio quondam Gundioni de vico Auci et vinditor ad te Guiderissi filio de Agemundo de Cassiaco, solidos argento per dinariis bonis numero centum sexaginta pretium finitum sicut inter nos convenit, pro quibus suprascriptum pretium vindo ego qui supra Lupus tibi iam dicto Guiderissi emptor meus idest petias una de terra in fundo Liarni ubi dicitur Mandronio, et est inter coerentias suas da mane et meridie sancti laurenti da monte via da alio caput Flodoberti de suprascripto vico Auci et intra ista suprascripta coerentia est per mensura iusta tabole sexaginta et septem.

Ea ratione ut ab hac die ipsa suprascripta terra presenti in tua qui supra Guiderissi et heredibus tuis maneat in potestatem una cum fines et vites et arboribus et accessiones suas in integrum habendi tenendi et faciendi exinde quod volueris proprietario nomine pro suprascripto pretium ad meo qui supra vinditori iuri firmatum et nihil mihi qui supra vinditor exinde aliquid reservavi sed ad presenti die trado et investitura ipsa suprascripta terra.

Quidem spondeo atque repromitto me qui supra vinditor una cum meis heredis ipsa suprascripta petia omni in tempore ab unumquemquem hominem contradicentem defensare quod si minime fecero ad defensandum aut si contra hanc cartolam vinditionis agere aut causare quesiero tunc componere promitto suprascripta terra in dublo sub iuxta estimatione qualiter in tempore fuerit infra ipso loco tam ego qui supra vinditor vel meis heredis tibi qui supra Guiderissi vel ad tuis heredis.

 

Acto leoquo vico Aurilinigo.

Signum manus Luponi suprascripto vinditor qui hanc cartolam vinditionis fieri rogavit et ei relectum est.

Signum manus Landoaldi vassi Bernardi ex genere francorum teste.

Signum manus Iohanni de vico Coade filio quondam Feleni teste.

Signum manus Adelberti germani suprascripti Iohanni de Coade teste.

Cunimundus rogatus subscripsi.

Ego Odilo rogatus subscripsi.

Ego Concesso rogatus subscripsi.

Ego Uvalcarius rogatus subscripsi.

Ropertus Clericus et notarius scripsi rogatus ad suprascriptum Lupone et vinditore post traditam complevi et dedi.

 

 

 

 

" Nel Nome del Signore. Indizione seconda del mese di febbraio durante il trentaquattresimo e quarto anno di regno di Lotario e di suo figlio Lodovico grandi imperatori. Presentemente ricevo io Lupo figlio del fu Gundione del borgo di Auci e venditore da te Gaiderisso figlio di Agemundo de Cassiaco solidi d'argento con buoni denari in numero di 160 al prezzo da noi convenuto. A tale soprascritto prezzo in denari vendo io Lupo a te già nominato Gaiderisso acquirente un pezzo di terra nel territorio di Lierna dove si dice al Mandronio. Le sue coerenze sono da mane e da meridie S. Lorenzo, da nord una strada e dall'altro lato Flodoberto del soprascritto borgo Auci.

Fra queste coerenze la giusta misura della superficie è di tavole 67. Vendo al patto che da questo giorno quella stessa soprascritta pezza di terra sia di tua proprietà e dei tuoi eredi unitamente alla vite, agli alberi e ai suoi accessi, con completa facoltà di possederla, di tenerla e di farne quello che vuoi come proprietario. Per il soprascritto prezzo a me sopradetto venditore nulla più è dovuto ma da questo giorno ti consegno e ti investo della stessa soprascritta terra. Dichiaro quindi e prometto io venditore soprascritto assieme ai miei eredi di difendere la predetta terra da qualsiasi pretesa di uomo che asserisse il contrario, poichè se farò poco per sostenere questa carta di vendita oppure chiederò di agire e fare causa contro questa vendita, prometto di accordare per la soprascritta pezza di terra la giusta stima al doppio nel tempo che sarà trascorso, tanto io venditore che i miei eredi a te Guiderisso e ai tuoi eredi. Atto stipulato a Lecco nel borgo di Arlenico.

Segno della mano (firma) di Lupone soprascritto venditore che fece rogare questa carta di vendita e fu a lui rilasciata.

Segno della mano di Landoaldo testimone Vasso di Bernardo di stirpe franca.

Segno della mano di Giovanni testimone del borgo di Acquate figlio del fu Feleni.

Segno della mano di Adalberto testimone cugino del soprascritto Giovanni di Acquate.

Cunimondo rogato sottoscrisse.

Io Odilo rogato sottoscrissi.

Io Concesso rogato sottoscrissi.

Io Uvalcario rogato sottoscrissi.

Roperto chierico e notaio rogato scrissi e dopo averla trascritta, la conservai e diedi al soprascritto Lupone venditore "