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Percorso : HOME > Cassagostoria e tradizione agostiniana di cassago
Il palazzo dei Nobili Pirovano-Visconti di Modrone
Alcuni microliti di selce rinvenuti in località Pieguzza e Zizzanorre datano al Neolitico (V-IV millennio a. C.) le prime tracce della presenza umana sul territorio di Cassago. Insediamenti stabili nell'Età del Ferro e durante la fase finale del primo millennio a. C. si svilupparono alla Pieguzza e al Crotto, dove fu scoperta una tomba celtica della tarda età di La Tène (III-II sec. a. C.). Nel II-I sec. a. C. il territorio di Cassago fu occupato dai Romani. Tracce della loro presenza sono affiorate nei corredi tombali di una piccola necropoli a Oriano (I-II sec. d. C.) e in via don Colnaghi (I sec. d. C.), mentre alla Pieguzza è emerso un ricco giacimento di ceramiche (I-V sec. d. C.) presso due cisterne connesse a un attivo insediamento agricolo.
I Romani o gli indigeni romanizzati, fra i quali ci fu forse un Cassius o Cassicius, da cui derivò il toponimo attuale, risiedettero probabilmente a Cassago, dove esistette il rus Cassiciacum di Verecondo, che ospitò sant' Agostino nel 386-387 d. C. Qui visse anche una certa MARILLA, mentre un'altra epigrafe richiama un ignoto personaggio. Ai Romani succedettero nel VII sec. i Longobardi e Cassago divenne possesso di qualche guerriero i cui discendenti Lupo e Gaiderisso abitavano in loco ancora nell'854. All'alto medioevo probabilmente risalgono tre chiese: S. Salvatore a Tremoncino, S. Maria Madre di Dio e Santa Brigida d'Irlanda a Cassago.
Allo stesso periodo va ricondotta anche la chiesa di S. Gregorio a Oriano. Con l'età carolingia e l'avvento del feudalesimo si ruppe l'unità territoriale del paese, che fu soggetto a varie Signorie: Oriano e Zizzanorre appartennero alla Basilica di S. Giovanni di Monza e al monastero di Civate, mentre il castro de Caxago conobbe il dominio del monastero di Pontida fino al XV secolo. Tale castello con la sua torre appartennero quindi a Rainerio de Scachabarociis e ai fratelli de Benedictis di Parma, i quali lo cedettero tramite i Delfinoni ai Pirovano. Nel XVIII secolo le ingenti proprietà connesse al castello o "possessione della torre" passarono in eredità ai Visconti di Modrone. Con l'Unità d'Italia si formarono due Comuni, Cassago e Oriano, che ebbero vita autonoma fino al 1929, quando vennero associati ricostituendo l'originale unitarietà del territorio.
TRADIZIONE AGOSTINIANA
Questo paese restò indenne al tempo della peste ... E poichè è usanza cristiana serbare memoria delle grazie ricevute e attribuirle a qualche santo protettore, questa Comunità di Cassago non dimentica di così grande favore ... per sè aggiunge e invoca l'aiuto del Beato Agostino ... tanto più che è stato tramandato che lo stesso Santo soggiornò in questo paese ... [Dal Chronicon, 1631]
Una duratura tradizione ha costantemente riconosciuto nell'attuale Cassago Brianza il romano rus Cassiciacum di Verecondo (Conf. 9, 3, 6) dove S. Agostino soggiornò nel 386-387 d. C. con parenti e amici per prepararsi al battesimo. In questa località della campagna milanese Agostino scrisse i Dialoghi e i Soliloqui. La devozione verso Agostino si sviluppa a Cassago agli inizi del XVII secolo, quando il santo viene invocato Patrono del paese dopo aver salvato i suoi abitanti dalla peste nel 1630. Del 1631 è la prima festa in suo onore, che verrà celebrata ininterrottamente ogni anno fino ai nostri giorni. Nel 1700 viene eretto un altare in suo onore mentre la cosiddetta fontana di S. Agostino diventa luogo di devozione popolare. L'Associazione S. Agostino dal 1967 sta valorizzando il patrimonio artistico, storico-archeologico e religioso del paese.