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La Madrina Santina Meroni taglia il nastro assieme al Sindaco di Cassago, p. Charles
e il viceconsole di Ucraina a Milano
1 novembre 2011
Benedette due ambulanze da consegnare agli ospedali di Chernigov, in Ucraina
Nella mattinata di martedì 1 novembre nel piazzale dell'Istituto "Sant'Antonio Opera Don Guanella" di Cassago sono state presentate e benedette due ambulanze che entro pochi giorni partiranno alla volta dell'Ucraina, precisamente nella regione di Chernigov.
I due mezzi sono stati consegnati dalla sezione di Bosisio Parini della Croce Verde e dalla sezione di Brugherio della Croce Bianca.
Promotori dell'iniziativa sono stati i volontari dell'associazione "Cassago chiama Chernobyl" che è attiva sul territorio dal 1996 con la finalità di aiutare i bambini che ancora oggi risentono del disastro della nube radioattiva che colpì l'Ucraina nel maggio del 1986.
Due sono le ambulanze completamente riammodernate e rinnovate grazie all'aiuto di molte persone: dai volontari che operano nell'associazione cassaghese, agli esercenti e commercianti che aiutano assicurando un'entrata finanziaria e alle famiglie brianzole che ogni anno ospitano i bambini ucraini.
Ha aperto le cerimonie per la consegna dei due mezzi il presidente dell'associazione "Cassago chiama Chernobyl" Armando Crippa che ha illustrato il duro lavoro dei volontari, la passione e la soddisfazione per avere raggiunto questo obiettivo.
Erano presenti anche il sindaco di Cassago Gian Mario Fragomeli, il vice console ucraino, padre Charles Makanka Yafu direttore dell'istituto S. Antonio, la madrina Santina Meroni, molti rappresentanti delle sezioni della Croce Rossa, Croce Verde e Croce Bianca dei paesi vicini e alcuni rappresentanti dell'associazione ''Ti do una mano'' di Monza.
"Vorrei ringraziare la rete delle famiglie ospitanti che, nonostante la crisi finanziaria, continuano ad accogliere nelle loro case questi bambini: addirittura quest'anno riusciremo ad ospitare 70 ragazzi, trenta in più rispetto agli anni scorsi. Ringrazio anche i volontari, gli esercenti che ci sostengono e chi guida personalmente le ambulanze fino in Ucraina. Il viaggio è lungo, pieno di insidie ma la felicità con cui veniamo accolti ripaga immediatamente per ogni sforzo fatto" ha dichiarato il presidente Armando Crippa.
"La costruzione di ponti umani di solidarietà è essenziale. I ponti si possono continuare a costruire e continuare a diventare sempre più forti: la loro presenza è alla base per poter continuare a vivere in una rete solidale e non in un mondo di individui soli" queste le parole di ringraziamento del primo cittadino di Cassago Gian Mario Fragomeli.
Una cerimonia davvero molto sentita. Presenti diverse persone che offrono il loro tempo e le proprie energie per aiutare gli altri, raccolte intorno a due ambulanze divenute il simbolo del ponte solidale costruito tra Italia e Ucraina.Anche padre Charles Makanka nel corso della benedizione ha sottolineato l'importanza della cooperazione internazionale. Al taglio del nastro tricolore c'è stato un sentito applauso e il suono delle sirene.
A concludere la cerimonia la citazione di una una frase di Madre Teresa di Calcutta "Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno".