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Percorso : HOME > Cassago > Archivio Storico > I Celti > StraboneStrabone: Il popolo dei Galli
Raffigurazione medioevale di Strabone
Il popolo dei Galli
Tutta la razza oggi chiamata gallica o galata ha la passione della guerra; é irascibile, pronta alla battaglia, per il resto semplice e senza malizia ... quando vengono eccitati, quando si vuole, dove si vuole, per il primo pretesto capitato, li si trova pronti a bramare il pericolo, senza avere, per gettarsi nella lotta, altra cosa che la loro forza e la loro audacia. Se li si prende per la persuasione, si dedicano facilmente a lavori utili, fino ad applicarsi nella scienza e nelle lettere.
La loro forza dipende in parte dalla loro statura che è grande, in parte dalla loro moltitudine. Se si riuniscono in gran numero con tanta facilità, questo viene dalla loro semplicità e dalla loro fierezza personale; per queste qualità si associano sempre all'indignazione di chiunque sembri loro vittima di un'ingiustizia.
Strabone, Geografia, IV, 14, 2
Alla franchezza, alla foga si uniscono presso i Galli il difetto di senso comune, la fanfaronata, il gusto smodato degli ornamenti: portano dei gioielli d'oro, catene attorno al collo, anelli attorno alle braccia e ai polsi e quelli che godono di prerogative onorifiche, portano abiti di stoffe colorate e ricamate d'oro.
Strabone, Geografia, IV, 4, 5
L'armatura dei Celti è proporzionata alla grandezza dei loro corpi: consiste in una lunga spada che sospendono al fianco destro, poi un lungo scudo, delle lance e una specie di giavellotto. Si servono anche di archi e di fionde.
Strabone, Geografia, IV, 4, 3
I druidi affermano, e altri con loro, che le anime e l'universo sono indistruttibili, ma che un giorno il fuoco e le acque prenderanno il sopravvento su di essi.
Strabone, Geografia, IV, 4, 4
L'alimentazione dei Celti consiste in latte e vari tipi di carne, soprattutto quella di maiale, fresca e salata ... i maiali scorrazzano liberamente a branchi per le campagne e spiccano per le loro grandi dimensioni, per la rapidità e la forza, tanto che per gli stranieri e persino per i lupi è pericoloso avvicinarli.
Strabone, Geografia, IV