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Percorso : HOME > Cassago > Archivio Storico > Cinquecento > 1593 Delfinoni1593: Promessa di vendita della Cascina del Pennino
Masolino da Panicale: paesaggio montano
16 aprile 1593
Promessa di vendita fra Scipione Delfinone e i fratelli Gaspare e Filippo Pirovano relativamente ad alcuni beni posti in Cassago alla cassina del Pennino
Archivio Visconti di Modrone, fald. L-173, Fondi e Case di Cassago 1576-1670.
Adi 16 aprile 1593 in Milano
Si dichiara con la presente scrittura come il dì d'ogi Messer Scipione Delfinone per una parte et il signor Gasparo et Filippo frattelli Pirouani per l'altra hanno convenuto et convengono che esso messer Scipione habbi da fare vendita de pertiche cento dieci con sua cassina nel territorio de Cassago pieve di masaglia ove si dice il luogho del pennino cio è dalla strada in su tralasciando la parte di basso quale si dice hauere venduta ad altri le quali pertiche cento dieci con sua casina si tiene affittata da Christoforo et fratelli Bonacina et la detta vendita habbi da fare Messer Scipione ad ogni richiesta de detti fratelli Pirouani per il pretio convenuto tra loro d'essere dichiarato nel atto del instrumento da doi amici comuni quali di presente si elegono l'uno messer Petro Fomagallo et Gio:Antonio Sala per l'altro.
Con patto però che detto Delfinoni habbi da fare consentire alla presente vendita Madona Antonia Crippa sua Madre renontiando alla exceptione di hauere promesso il fatto d'altri quia sciens chi et tutto le sopra dette cose promette di attendere et observare sotto refectione de ogni spesa et interesse.
Con uno altro patto ancora che detto Messer Scipione sia tenuto pigliare in pagamento delle dette pertiche centodieci con sua casina per il sopra più de lire cinque millia che monterà detta terra, tanta parte di terreno nella parte delli campi ove si dice alli campi secci quale sarà offerta dalli detti fratelli Pirouani per il prezzo però che sarà estimata dalli sopradetti et di tutto ciò promette de attendere ut supra. Et per Capara et parte de prezzo di detto terreno confessa il detto Messer Scipione hauere receuto qui presentialmente alla presenza di messer Pietro Fomagallo et di Cristoforo Nava detto el Dotto lire cento Imperiali quali promette compensarli nel atto che si celebrerà l'instrumento di detta vendita overo de restituirli in Caso che per qualche occasione si recedesse da tal Conventione et in fede et observatione delle sopradette Cose si sono sotto scritti ambe le parti di propria mano con il loro giuramento.
Jo Scipione Delfinono prometto et giuro come di sopra
Jo Gasparo Pirouano prometto et giuro come sopra.