TRATTATIVE PER LA VENDITA DI VILLA ROMAGNOLI ALL'OPERA DON GUANELLA

Lodi 10 febbraio 1949

Archivio Istituto don Guanella dei Campiasciutti a Cassago

 

 

 

SEMINARIO ARCIVESCOVILE

MILANO    LODI

 

 

Lodi 10/2/1949

 

Al molto reverendo don Angelo Rollino

Economo dell'istituto S. Antonio in CASSAGO BRIANZA

 

e per conoscenza al signor Ettore Pizzi CREMELLA DI BARZANO'

 

 

Alla sua del 21 Gennaio u. s.

Già a voce le ho comunicato le ultime decisioni dell'Amministrazione del Seminario circa la cessione della Villa di Cassago. Non sono nuove né a lei e molto meno a suoi superiori perché ripetutamente in questi quattro anni di trattative sia a voce che in iscritto vi furono comunicate.

Non è nostra volontà di guadagnare  sulla compra=vendita, ma solo un vivissimo desiderio ci guida di avvantaggiarci a vicenda.

Quando l'Opera Guanella di Milano unitamente al sig. Pizzi insisteva con l'affermare che il nostro Seminario aveva la possibilità certa di acquistare un'ottima dimora in montagna con 6/7 milioni io vi ho risposto che ero ben contento di questo (benchè una intima convinzione mi dicesse il contrario) ed in quella occasione accettai la somma del sig. Pizzi manifestante la volontà dell'Istituto per questa permuta.

Tutto ciò fu scritto e comunicato varie volte a voce. Ho girato per 4 anni, ma la triste esperienza ha dato ragione all'ignorante sottoscritto.

E' necessario pertanto che abbia ad aggiornare la cifra (secondo la svalutazione della lira) l'Opera del Guanella se vuole rimanere a Cassago.

Non intendiamo assolutamente svendere un bene che è costato sudori alla Diocesi (ed il cederla per la cifra manifestata sarebbe uno svenderla per sbarazzarci).

Se trova d'accomodarsi meglio con locali più belli, più spazi adatti alla sua Comunità, non siamo noi qui ad impedirlo.

Però almeno per la storia dobbiamo ricordare che la nostra condotta è sempre stata molto chiara, precisa e decisa verso l'Opera Guanella.

L'amministrazione del Seminario desidera avere entro il termine di dieci giorni la decisione della sua Opera circa la compera o l'abbandono del Locale.

In ogni caso deve presentare o la cifra massima a cui è disposta ad acquistare oppure la data precisa in cui verrà lasciata a nostra disposizione la villa.

Tutto ciò per saperci regolare per le future vacanze estive dei Chierici.

In seguito ci accorderemo circa il da farsi per i 4 anni decorsi dopo la guerra.

A lei e a tutti i professori e superiori i miei personali ossequi ed auguri di buona conclusione.

 

In Domino

Don Domenico Siboni