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SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: Ratti Francesco

 

La regione slovena dove si trovano Mesnjak, Testeni e Hoje

La regione slovena dove si trovano Mesnjak, Testeni e Hoje ai confini con il Friuli

 

 

SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-1918

 

RATTI FRANCESCO GIUSEPPE

(5.8.1889-25.08.1917)

 

 

 

 

L'anno millenovecentodiciotto addì 29 marzo nella Casa Comunale di Cassago. Avanti a me Dalla Benetta Giuseppe segretario per delegazione scritta due gennaio millenovecentodiciotto approvato ufficiale dello Stato Civile di Cassago è pervenuto il seguente atto di morte del Ministero della Guerra che trascrivo per intero come segue:

"Il sottoscritto Sottotenente d'amministrazione Sciazza Domenico incaricato della tenuta dei registri di Stato Civile presso l'Ufficio d'Amministrazione del 275 Reggimento Fanteria dichiara che nel registro degli atti di morte a pagina 41 e al N.° trentanove d'ordine trovasi inscritto quanto segue: L'anno millenovecentodiciassette ed alli 25 del mese di agosto nella zona di Testen Hoje mancava ai vivi alle ore quattordici in età d'anni ventotto il caporale Ratti Francesco numero di matricola 11758 della 6 Compagnia del 275 Reggimento Fanteria nativo di Cassago Provincia di Como figlio di Cosimo e di Ghezzi Maria morto in seguito a pallottola di fucile colpito alla testa sepolto a Coston di Hoje come risulta dalla attestazione delle persone a piè del presente descritte:

soldato firmato Angelico Ernesto

Soldato firmato Anchio Luigi

Il Tenente Colonnello Comandante del Reggimento firmato Vaccari

Per copia autentica l'ufficiale di Amministrazione firmato Domenico Sciazza.

 

Eseguita la trascrizione ho munito del mio visto la copia medesima e l'ho inserita nel volume degli allegati a questo registro.

L'Ufficiale dello Stato Civile delegato Dalla Benetta Giuseppe

(Atti di Morte 1916-1925 parte II serie C anno 1918)

 

 

La sua famiglia abitava a Tremoncino civico 9 (forse frazione Rosello)

Atto di nascita a Cassago all'anno 1889 n. 27 e abita al Rosello sez C n. 2

 

Cosimo Ratti (1849-1916) sp. Ghezzi Maria nata a Barzago (3.5.1863-...) di Francesco e Pirola Maria

 

1. Gaetano Edoardo nato a Barzago (17.7.1891-...) fornaio sp. nel 1928 Ripamonti Maria (3.7.1902)

2. Angelo (23.11.1897) falegname abita in vicolo Capagiolo 4 sp. Bonacina Carolina nel 1925

3. FRANCESCO GIUSEPPE (5.8.1889-25.08.1917)

 

1.a Luigia Rosa (21.10.1929) a Bulciaghetto

1.b Anna (25.7.1931) sp. Ettore Perego

1.c Francesco (4.4.1933)

 

1.c1. Fabio (architetto)

 

 

 

Fanteria - 274°, 275° e 276° reggimento, brigata Belluno

Costituita nel luglio 1917 con battaglioni dell'8°, 73° e 94° Fanteria.

 

La Brigata, inizialmente denominata «D» quindi «Belluno», viene costituita nella zona tra Faedis-Raschiano e Canal Grivò, nell'Udinese. Dopo un'intensa preparazione le truppe vengono chiamate ad essere operative nell'imminente offensiva verso l'Altipiano della Bainsizza. Alla fine di agosto è dislocata in linea, alle dipendenze della 65a divisione, sul rovescio del Monte Globocak. Dopo tre giorni di offensiva il 275° e il 276° - con il comando di Brigata - appoggiano gli uomini della "Ferrara" nella conquista dei villaggi di Hoje (quota 763) e Mesnjak.

Il 25 agosto, poichè alle operazioni intraprese i giorni precedenti viene dato nuovo impulso, i reggimenti 275° e 276° col comando di brigata hanno il compito di assecondare l'azione della "Ferrara" che in tal giorno, fortemente impegnata in aspra lotta, è destinata a vincere le tenaci resistenze che il nemico, annidato nei villaggi di Mesnjak, Testen e Hoje, continua ad opporre su quel tratto di fronte. A sera gli obbiettivi di Hoje (q. 763) e Mesnjak sono raggiunti e la lotta illanguidisce mentre le truppe iniziano alacremente i lavori di rafforzamento.

Il 274°, invece, concorre con il 48° fanteria ad un rastrellamento che porta alla scoperta nelle case di Mesnjak di numerose mitragliatrici nemiche. Sino al momento in cui viene ritirato dalla prima linea, il 28 agosto, il 274° è impegnato prima nei pressi dell'abitato di Mesnjak, e poi in direzione di Dolgi Laz (vicino Tolmino). Gli altri due reggimenti rimangono operativi nel settore degli abitati di Testen ed Hoje, procedendo dapprima verso Dolgi Laz e poi contro Na-Selu ed il Vetrnik.

Il 31, infine, l'intera Brigata è rilevata in linea dalla "Puglie" ed inviata per ricostituirsi tra Loga e Bodrez. I nove giorni di impiego sulla fronte della Bainsizza costarono alla "Belluno" la perdita di più di 2300 uomini della truppa e di 107 ufficiali. La gran parte dei suoi reparti tornano in linea nel settembre, sulle posizioni conquistate durante il mese precedente (i restanti uomini sono agli ordini della 64a divisione sul tratto quota 774 - quota 778).

Al lancio dell'offensiva austro-tedesca sull'Isonzo, nell'ottobre, i tre reggimenti resistono valorosamente per tutta la giornata del 24: ridotti gravemente di numero, i comandi ottengono di arretrare la linea del fronte di un centinaio di metri, portandola sui costoni di Robi e di Breg. Il giorno successivo la Brigata riceve l'ordine di ripiegare dietro la linea Na Raunik-Roccione: la ritirata è molto lenta, per via delle asperità del terreno. Giunti tra gli abitati di Cerneglons vecchio e nuovo, gli uomini resistono sino al 28, quando cominciano la marcia verso il Tagliamento. Il 30 oltrepassano il fiume al ponte di Pinzano, ed il 1° novembre giungono ad Arzene (nel Pordenonese). Raccoltasi ad Isola Rizza, nel Veronese, la Brigata "Belluno" è qui disciolta il 16 novembre.