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SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: Fumagalli Edoardo

 

La brigata «Sassari» nella battaglia dei «Tre monti» (Col del Rosso-Col d'Echele-Monte Valbella, 28-31 gennaio 1918)

La brigata «Sassari» nella battaglia dei «Tre monti» (Col del Rosso-Col d'Echele-Monte Valbella, 28-31 gennaio 1918)

 

 

SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-1918

 

FUMAGALLI GIUSEPPE EDOARDO

(1899-11.10.1918)

 

 

 

 

L'anno millenovecentoventi e questo di ventisette febbraio a ore nove e minuti trenta nella Casa Comunale di Cassago. Io Dalla Benetta Giuseppe segretario per delegazione scritta due gennaio millenovecentodiciotto ufficiale dello Stato Civile di Cassago avendo ricevuto dal Ministero della Guerra copia estratto dell'atto di morte che trascrivo per intero e che è del tenore seguente:

 

"Estratto dell'atto di morte del soldato Fumagalli Edoardo del 241 Reggimento Fanteria a pagina 104 N.° 102 d'ordine dell'8° Fascicolo. Il sottoscritto Fabbri Ugo Ufficiale d'Amministrazione incaricato della tenuta dei registri di Stato Civile presso il 241 Reggimento Fanteria dichiara che nel registro degli atti di morte a pagina 104 al n.° 102 d'ordine trovasi scritto quanto segue: L'anno millenovecentodiciotto ed alli undici del mese di ottobre nella località Col del Rosso mancava ai vivi alle ore 4 in età di anni diciannove il soldato Fumagalli Edoardo del 241 Fanteria 7° Compagnia Classe 1899 n.° 1489 di matricola nativo di Cassago provincia di Como figlio di Luigi e di Fumagalli Adele celibe morto in seguito a scontro che ebbe luogo colle truppe austro-ungariche sepolto nel cimitero di Cima Cischetti come risulta da verbale mod. 47 firmato dal Comandante della Compagnia Capitano Russo sig. Michele e dai testi Sergente Ramaccio G. Battista e Sergente Ventaglieri Biagio.

Il Maggiore Comandante int. Il Reggimento

Firmato B. La Viola

Per copia conforme l'Ufficiale d'Amministrazione firmato Fabbri Ugo.

 

Eseguita la trascrizione ho munito del mio visto la copia medesima e l'ho inserita nel volume degli allegati a questo registro.

L'Ufficiale dello Stato Civile delegato Dalla Benetta Giuseppe

(Atti di Morte 1916-1925 parte II serie C anno 1920)

 

 

Atto di nascita a Cassago nell'anno 1899 al n. 3

La famiglia abita nel 1899 in Via Spezieria 1

 

Fumagalli Luigi tessitore (1863-...) sp. Fumagalli Adele casalinga

 

1. FUMAGALLI GIUSEPPE EDOARDO (1899-11.10.1918)

 

 

 

BRIGATA "TERAMO"

Formata dal 241° e 242° Fanteria, viene costituita il 24 gennaio 1917.

Il 24 gennaio 1918 la "Teramo" cede il fronte alla "Catania" e si porta a riposo nella zona Fornaci - Pralungo - C. Levi - Lòsson - Madonna di Vallio e vi permane fino al 4 febbraio, quando si sposta verso Robegano. Il 29 marzo si trasferisce ad Albaredo e successivamente, il 13 aprile, nella zona di Quartisolo. Il 17 la brigata viene trasportata in autocarri sull'altopiano dei Sette Comuni ove si schiera a difesa della val Frenzela. Iniziata la battaglia del Piave, la "Teramo" dalla zona di riposo ove era scesa il 19 maggio, riceve l'ordine di portarsi a addensare l'occupazione della fascia marginale Montagna nuova - Col d'Astiago - Forcella - Costone - Conco - valle Gomarolo - pendici Montagnola.

Da queste posizioni il 18 giugno passa in prima linea rilevando la "Padova", da dove tenta piccoli colpi di mano che portano alla occupazione di posizioni avanzate nemiche. Il 29 giugno, alla "Teramo" viene affidato l'incarico di riconquistare Col del Rosso e Col d'Echele, perduti dall'inizio dell'offensiva austriaca. Nelle prime ore del mattino le colonne d'attacco muovono dalla linea di partenza a q. 1282 di M. Melago - cima Cischietto - Sasso - Case Mori, e si slanciano verso il primo obiettivo (Col del Rosso), ma il reticolato non distrutto ed il fuoco di mitragliatrici, le arresta. I tentativi per sormontare quella barriera si ripetono, ma senza adeguato successo. Si tenta di attaccare frontalmente il "boschetto" e nel contempo aggirarlo sulla destra, ma è vano ogni sforzo e alla fine le truppe sono costrette a ripiegare sulle posizioni di partenza. 

Il giorno successivo l'azione viene ripresa dopo una più intensa preparazione d'artiglieria. Vincendo la strenua resistenza austriaca viene conquistata la prima linea del "boschetto". Subito la "Teramo" si lancia nuovamente all'assalto per raggiungere la linea di cresta. Gli austriaci, annidati con mitragliatrici ben appostate, oppongono una forte resistenza alla avanzata, ma, alla fine, cedono e Col del Rosso cade in possesso italiano.

Sul Col d'Echele la lotta è più ostinata. Le fanterie avanzano, specialmente al centro, riuscendo ad aggrapparsi alla linea di cresta di Col d'Echele. Dopo efficace e violenta azione della artiglieria italiana, i fanti della "Teramo" si lanciano un'ultima volta all'assalto e con azione avvolgente da q. 1039, a destra, e da Case Caporai, a sinistra, anche Col d'Echele, verso sera viene riconquistato. La conquista ha sofferto non lievi perdite ed ha catturato circa 1000 prigionieri, 59 mitragliatrici e vario materiale. Il 6 luglio cede la linea al V gruppo alpini e scende a riposo nella zona di Fontanelle - Rubbia per passare poi in quella di Placa - Fortino. Fin verso la fine di ottobre la brigata si alterna in turni di prima linea, a presidio del fronte Col del Rosso - Col d'Echele e con adeguati periodi di riposo. Durante la battaglia di Vittorio Veneto, alla quale non ha occasione di partecipare, inizia una serie di trasferimenti i quali la portano nella zona a sud di Cittadella, S. Anna Morosigna - Sega, ove si trova alla data dell'armistizio "Badoglio".