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SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: Guglielmetti Cesare

 

Lapide del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale a Cassago

Lapide del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale a Cassago

 

 

SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-1918

 

GUGLIELMETTI CESARE

(21.05.1895-28.11.1918)

 

 

 

 

L'anno millenovecentoventi e questo dì ventisette febbraio ad ore nove e minuti trenta nella Casa Comunale di Cassago.

Io Dalla Benetta Giuseppe segretario per delegazione due gennaio millenovecentodiciotto approvato Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Cassago avendo ricevuto dall'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Ancona copia dell'atto di morte, ho per intero esattamente trascritto la copia della suddetta copia dell'atto di morte che è del seguente tenore:

 

"L'anno millenovecentodiciotto addì ventotto di novembre a ore quindici e minuti diciassette nella Casa Comunale

Io Giovagnoli Gaspare segretario delegato con atto tre ottobre millenovecentoquattordici debitamente approvato, ed ufficiale dello Stato Civile del Comune di Ancona, avendo ricevuto dal Direttore di questo Ospedale Militare Palombina un avviso in data di oggi relativo alla morte di cui in appresso e che munito del mio visto, inscritto nel volume degli allegati a questo registro, dà atto che alle ore tredici del ventisette corrente mese in detto stabilimento è morto Guglielmetti Cesare ex prigioniero di guerra soldato del 156° Fanteria figlio di Agostino e di Crippa Anna d'anni ventitrè.

Ignorasi la professione e lo Stato Civile, nato e domiciliato in Cassago provincia di Como.

Firmato Gaspare Giovagnoli

La presente copia è conforme all'originale e si rilascia in carta libera per uso trascrizione.

Ancona 19 febbraio 1919

Ufficiale dello Stato Civile

 

Eseguita la trascrizione ho munito del mio visto la copia medesima e l'ho inserita nel volume degli allegati a questo registro.

L'Ufficiale dello Stato Civile delegato Dalla Benetta Giuseppe

(Atti di Morte 1916-1925 parte II serie C anno 1920)

 

 

 

La sua famiglia abitava in via S. Agostino nel 1917 e in via Fiume 10 nel 1931.

Genealogia

 

Giovanni Guglielmetti (14.7.1822) dall'Ospedale di Milano sp. Zappa Maria di Carlo Antonio (30.9.1824)

 

1. Agostino Francesco (21.8.1853) sp. Crippa Anna (18.12.1864) di Pasquale e Mauri Petronilla

2. Angelo Giacomo (3.10.1850)

3. Brigida Maria (11.10.1859)

4. Regina Maddalena (12.5.1864)

 

1a. Giacomo (25.7.1888) sp. Mapelli Giuseppina (24.3.1895) di Barzanò il 28.1.1923

1b. CESARE (21.05.1895-28.11.1918)

1c. Alessandro (20.10.1899)

1d. Regina (22.4.1901)

 

1a1. Agostino (19.9.1924)

1a2. Anna (3.4.1926)

1a3. Cesarina Giovanna (23.1.1929-4.3.1929)

 

1a1.1 Maria Grazia sp. Chiera Francesco

1a1.2 Emanuela sp. Bombiero Flavio

 

 

 

 

156° reggimento di Fanteria

Con il 155° formava la brigata Alessandria costituita il 1° marzo 1915 con battaglioni del 37° e 89° Fanteria.

 

Anno 1915

La Brigata, assegnata alla 30a divisione, dopo un periodo di esercitazioni raggiunge nella prima metà di luglio il fronte isontino, doveì i due reggimenti partecipano alla II battaglia dell'Isonzo - il 155° agli ordini della 22a divisione, il 156° alle dipendenze della 21a. La gran parte dei reparti del 156° è protagonista di azioni contro la linea compresa tra quota 170 e il Monte San Michele. Fino alla messa a riposo nella seconda metà di agosto, il 156° opera per la conquista di posizioni sulla Sella San Martino, senza successo. Nel settembre gli uomini sono nuovamente operativi tra San Martino del Carso e Monte San Michele, mentre il 6 ottobre, dopo un breve periodo di riposo, sono dislocati in linea in vista di un'ulteriore offensiva sull'Isonzo. L'attacco sul fronte carsico ha inizio il 21 e tutti gli obiettivi dei reggimenti sono felicemente conquistati. Il 24 la "Alessandria" è sostituita in linea dalla "Regina". Nei tre giorni di aspro combattimento c'è stata la perdita di 1412 soldati di truppa e 66 ufficiali. Fino alla fine dell'anno, la Brigata alterna periodi in servizio attivo, dapprima nel medesimo settore della cresta San Martino del Carso - Monte San Michele, poi tra Clauiano e Santa Maria la Longa, infine sul Monte Fortin (nel Goriziano), a periodi di riposo.

Anno 1916

Nei primi mesi dell'anno, la "Alessandria" continua ad intervallare giorni in linea, sempre nel settore San Martino del Carso - Monte San Michele - Monte Fortin, e di messa a riposo. Il 15 maggio ha inizio in Trentino la Strafexpedition austriaca: il 19 la Brigata è inviata a Tavernelle, ma durante il trasferimento giunge l'ordine di proseguire sino a Ghertele, dove passa sotto il comando della 34a divisione. I due reggimenti sono da subito impegnati nel cercare di arrestare l'avanzata nemica, ma la pressione è troppo forte e i reparti ripiegano sulla linea che va dal Monte Mosciagh alla Cima Undici. Posta ad inizio giugno agli ordini del X Corpo d'Armata, dopo diversi spostamenti la Brigata, da inizio luglio, è in linea nella zona di Monfalcone. Tra il 4 e il 12 agosto gli uomini sono impegnati contro il fronte compreso tra le quota 85 e 121, che vengono infine occupate. A metà del mese di settembre l'attacco è ripreso fino a che, il 25, la "Alessandria" è sostituita e mandata a riposo prima a Scodovacca e poi a Santa Maria la Longa, sotto il comando della 28a divisione. Richiamati sul Carso, i due reggimenti sono impegnati, ai primi di novembre, in un'azione contro gli abitati di Lukatic e Versic (nei pressi di Doberdò). A fine mese la Brigata è messa a riposo fino a che, il giorno di Santo Stefano, non ritorna operativa nel medesimo settore di Doberdò del Lago.

Anno 1917

Inviata nella seconda metà di gennaio a presidio del settore compreso tra Vodil e Dolje (poco sotto Tolmino), alle dipendenze della 46a divisione, rimane là, alternando periodi operativi e di riposo, fino all'offensiva di Caporetto. In occasione dell'ultima battaglia dell'Isonzo, la "Alessandria" oppone una tenace resistenza, ma le colonne austro-ungariche provocano molte perdite tra caduti e dispersi. I superstiti sono raccolti a Nimis, quindi trasferiti a fine mese alla destra del Tagliamento. Il 14 novembre la Brigata raggiunge la zona tra Legnago-Cerea e Bovolone (nel Veronese), e qui viene sciolta quattro giorni dopo: i suoi reparti vengono assegnati alla Brigata "Venezia".