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1804: Le campane

Vecchie campane

Vecchie campane

 

 

24 aprile 1804

Le campane e l'Organo sono cedute definitivamente alla Chiesa

 

Archivio parrocchiale di Cassago, cartella 4

 

 

 

Si premette come il Cittadino Giuseppe Perogalli di Cassago abbia nell'ottobre 1798 ceduto al cittadino Francesco Nava il contratto da esso fatto col Cittadino Lorenzo Sormani dell'organo e delle campane della Chiesa del soppresso convento della Misericordia (Missaglia) mediante lo sborso fattogli di lire 2 mila per confesso 8 ottobre suddetto.

Parimenti si premette, come il Cittadino Francesco Nava acquirente a nome di persona da dichiararsi abbia ceduto l'uso del detto organo e delle campane alla Chiesa Parrocchiale di Cassago con promessa di rilasciarne anche il dominio; ogni qualvolta gli fussero pagate dalla stessa Chiesa le dette lire 2 mila riterando frattanto in via di pegno in deposito nella casa parrocchiale le due vecchie campane come consta dalla scrittura 4 novembre sudetto anno.

Così pure si premette come lo stesso Cittadino Nava abbia dichiarato sotto il 9 ottobre sudetto d'avere stipulato il detto contratto per commissione del fu Marchese Giuseppe Visconti Modrone ed eseguito il pagamento con denari del medesimo, ed abbia pure dichiarato sotto il 19 febbraio 1799 d'avere ricevuto dalla Chiesa a conto lire 500, e d'averle tosto passate al suo commettente.

Finalmente si premette, come per la morte del medesimo seguita il 5 ottobre 1800 sia subentrato nelel di lui ragioni qual erede universale il suo fratello Cittadino Carlo Visconti Modroni, il quale informato del desiderio del Parroco e dei Fabbricieri della Chiesa di combinare le massime per consolidare il pieno dominio nella medesima tanto dell'organo quanto delle campane si dichiarò pienamente disposto a convenire negli appuntamenti consiliati dal predetto Cittadino Nava dietro pie intenzioni dal medesimo manifestate per favorire la Chiesa.

Quindi è che lo stesso Cittadino Carlo Visconti di Modrone, e per esso il suo Procuratore Generale Cittadino Angelo Maria Cagnola per una parte ed il Cittadino Sacerdote Antonio Ongania Parroco di Cassago ed Antonio Mapello Priore e Giuseppe Antonio Riboldi Tesoriere della Chiesa Parrocchiale per l'altra parte, Hanno convenuto e convengono quanto segue.

Primo. il Cittadino Carlo Visconti Modrone cede alla Chiesa Parrocchiale suddetta e per essa ai detti Cittadino Parroco e Fabbricieri che accettano la detta cessione, il pieno ed assoluto dominio tanto dell'organo e delle campane come sopra acquistate, quanto delle due vecchie campane tenute fin'ora in deposito per cauzione dello sborso fatto come sopra per l'acquisto dell'organo e delle nuove campane.

Secondo. Il Medesimo Cittadino Visconti Modrone rinuncia parimenti al diritto di conseguire le restanti lire 1500, di cui sarebbe tuttavia creditore, con promessa di non più oltre pretendere dalla detta Chiesa in tutto nè in parte la detta residua somma, salvo solo il correspettivo seguente

Terzo. Per correspettivo dell'ora ridetta libera cessione del dominio dell'organo e delle campane, della liberazione del vincolo apposto alle campane vecchie, e della rinuncia al diritto d'ogni futuro pagamento i detti Cittadino Parroco e Fabbricieri consentono che il detto Cittadino Visconti Modrone sia sciolto dall'obbligo di pagare l'attassato suo debito dipendentemente dal fitto del prato di ragione della Chiesa Parrocchiale regolato in annue lire 34 come dal registro del 129 ed abbia lo stesso prato a libero godimento sino al San Martino del 1813 senza obbligo di corrispondere alcun fitto.

Quarto. Non si intende compresa in questo corrispettivo la Casa situata in Tremoncino e parimenti rilasciata in affitto dalla detta Chiesa Parrocchiale alla Casa Visconti Modrone per annue lire 34.14 di cui alla medesima si dovranno pagare gli attrassati, ed i fitti futuri, sino a che ne durerà a di lei favore il godimento.

Quinto. Tutti i detti appuntamenti si riterranno fra loro corrisposti e mancandosi per parte della Chiesa parrocchiale l'operanza di alcuno di essi, si riterranno come non fatte le cessioni e rinoncia del Cittadino Visconti Modrone, e ritorneranno in vigore i diritti portati dalla scrittura sucitata del 4 novembre 1798.

 

I predetti Cittadino Parroco e Fabbricieri con sentimento di riconoscenza verso il detto Cittadino Visconti Modrone trovano il contratto presente molto utile per la Chiesa parrocchiale, obbligano perciò i di lei beni presenti e futuri, per la sua piena esecuzione, e così lo stesso Cittadino Visconti Modrone e per essa il Cittadino Cagnola suo Procuratore Generale promette di inviolabilità. Osservando sott'obbligo delle persone e beni presenti e futuri Messo suo principale e per fede videlicet.

Milano 24 aprile 1804

Anno III del Regno Impero.

Angelo Maria Cagnola priore come sopra

Francesco Nava per Arbitro collaudo quanto sopra.