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1811: Cazzaniga

Prati della campagna cassaghese

Prati della campagna cassaghese

 

 

12 marzo 1811

Eliseo Cazzaniga vende un prato a Giuseppe Penati

 

Archivio parrocchiale di cassago, cartella n. 1

 

 

 

N. 289. Regno d'Italia

Napoleone per la grazia di Dio, e per le Costituzioni IMperatore de' Francesi, e Re d'Italia a tutti i presenti, e futuri salute

L'anno milleottocento undici il giorno dodici Marzo

1811.12.Marzo. Regnando l'Augustissimi Imperatore, e Re Napoleone Primo Avanti di me Notajo, e dei Testimonj infrascritti personalmente constituito Eliseo figlio del fu Fulvio Cazzaniga domiciliato in Cassago Comune concentrata con Barzanò Cantone VII Distretto IV Dipartimento del Lario

Vende spontaneamente e Liberamente

A Giuseppe Antonio Penati figlio del fu Giovanni Battista domiciliato in Cassago sopradetto,

Un pezzo di terra a prato situato nello stesso territorio di Cassago in quella Mappa metà del n. 116 e così pertiche 1.16 scudi 15. pertiche una, tavole sedici coll'estimo di scudi quindici, essendo l'altra porzione dello stesso prato dell'eguale perticato, e scutato di proprietà di Carlo Cazzaniga fratello del Venditore ed al qual pezzo compreso nella presente vendita fanno coerenza: da una parte strada: da due beni Masnaga: e per ultimo Carlo Cazzaniga.

Parimenti di tutte le ragioni allo stesso pezzo di terra appartenenti, il quale è pervenuto al Venditore nelle Divisioni fatte cogli altri suoi Fratelli, risultante dall'Atto pubblico 23.Aprile.1809 ventitre Aprile milleottocentonove ne' rogiti di me Notajo infrascritto.

E colla consegna della copia autentica del suddetto atto delle divisioni si è eseguita la formale tradizione del pezzo di terra venduto colle causole abdicative, e traslative del dominio, e del possesso, e del constituto possessorio, e con obbligo del Venditore di garantire il Compratore dalla evizione si di tutto, che di parte del fondo venduto a termini dell'art. 1626 e successivi del Codice Napoleone.

Per il prezzo così convenuto di lire 550 Italiane diconsi lire cinquecentocinquanta, così calcolato nella ragione convenuta di lire 330.09.6 lire trecento trenta, Centesimo nove, e sei millesimi per cadauna pertica.

Le quali il predetto Eliseo Cazzaniga confessa di ricevere qui presenzialmente dallo stesso Compratore Giuseppe Antonio Penatti il buoni denari si sua piena sodisfazione ed a totale saldo dello stesso prezzo, per cui ne fa al medesimo corrispondente quietanza e Liberazione.

Il godimento del fondo venduto incomincierà a favore del Compratore da questo giorno innanzi, essendosi nel prezzo avuto riguardo agli interessi, che dal principio dell'anno rurale sarebbero decorsi sul medesimo, e per cui furono conteggiati nello stesso prezzo.

Sarà obbligo del Compratore di fare nel termine prescritto dalle Leggi eseguire il trasporto in propria testa nelle tavole censuarie del fondo come sopra acquistato, e di pagare tutti li corrispondenti carichi dal principio dell'andante anno innanzi.

Siccome il prezzo del fondo venduto fu raguagliato in ragione di perticato, perciò sarà facultativo agli Contraenti di farne rilevare la misura nel termine di mesi due prosimi avvenire, spirato il quale si riterrà ipso jure estinta questa convenzione, e risultando la misura maggiore, o minore dell'indicato, e contemplato perticato censuario dovranno le Parti stesse farsi il reciproco compenso con lo stesso raguaglio di sopra espresso, ed eseguito nel conteggio del prezzo. Dichiara il Venditore, che sopra il fondo non ha contratta alcuna ipoteca ne legale, ne convenzionale sottoponendosi in caso diverso alla pena dello stellionato. Le spese del presente atto saranno a carico del Compratore.

Per l'osservanza delle premesse cose le sottoscritte Parti si sono personalmente obbligate a termini dell'articolo 2029 del Codice Civile, ed essendo le medesime da me Notajo conosciute a di loro richiesta ho esteso il presente atto, del quale ne fui rogato.

Letto, e rogato nella sala superiore della Casa di Campagna di ragione di me Notajo infrascritto situata alla Visconta Comune di Cazzano Cantone II Distretto III Dipartimento d'Olona presenti per testimoni Ercole Fumagalli, ed Antonio fratelli Fumagalli figlj del fu Giovanni Battista domiciliati entrambi in Cavriano del medesimo Distretto, noti, ed idonei a termini delle Leggi, e dei Regolamenti.

Sottoscritti Eliseo Cazzaniga, Giuseppe Antonio Penati, Giovanni Ercole Fumagalli, Antonio Fumagalli testimonio, col solito segno del Tabellionato carlo Antonio Visconti del fu Domine Pietro Francesco notajo residente in Besana.

N. 217 4. Aprile. 1811

 

Li 11 detto. Registrazione alla Sezione 1 foglio 13 e pagatesi per diritto fisso Lire tre e Centesimi ottantaquattro, e per Diritto proporzionale Lire undici e Centesimi venti, che in tutto sono L. 15.4 come da Bolletta n. 30 di detto giorno.

Comandiamo ed ordiniamo a qualunque de' nostri uscieri richiesti di dare esecuzione al presente atto, a tutti i nostri comandanti ed ufficiali della forza pubblica di prendere mano forte, venendone legalmente richiesti, ed ai nostri Regi Procuratori presso le Corti, ed i Tribunali di coadjuvare l'esecuzione.

In fede di che io Notajo sottoscritto ho apposto il segno del mio Tabellionato a questa copia autentica di prima edizione trascritta da altrui mano, e rilasciata a Giuseppe Antonio Penati questo giorno nove di maggio milleottocentoundici 9.maggio 1811.

Io Carlo Antonio Visconti del fu domine Pietro Francesco Notajo residente in Besana.