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1850: Gambajone

La villa a Cassago del Duca Uberto Visconti

La villa a Cassago del Duca Uberto Visconti

 

 

14 gennaio 1850

Processo verbale della ricognizione eseguita sul nuovo fabbricato presso il Gambajone

 

Archivio Visconti di Modrone, fald. L-155, Permute Case e Terreni, Cassago

 

 

 

Regno Lombardo-Veneto

 

Provincia di Como

Distretto XXV di Missaglia

Comune di Cassago

 

Lavori eseguiti dal Signor Duca Visconti in contatto del Ponte Gambajone

 

PROCESSO VERBALE della Visita di Ricognizione eseguita al Nuovo fabbricato or ora erettosi dal Signor Antonio Bardelli Agente di Cassago del Nobile Signor Duca Uberto Visconti, in contatto del Ponte sul torrente Gambajone, dividente il menzionato Comune di Cassago da quello di Bulciago.

 

Vennero alla visita eseguita questo giorno 14 gennaio 1850

Il signor Antonio Bardelli, Agente come sopra in Cassago del signor Duca Visconti, e pel di costui interesse.

Il Signor Antonio Caldirola sostituto del signor Conte Padulli Pietro, Deputato di Cassago

Il Signor Syefano Villa sostituto del Signor Ingegnere Antonio Perogalli Deputato di Cassago

Il Signor Carlo Gaffuri sostituto del Signor Conte Filippo Taverna, Deputato di Bulciago

Il Signor Francesco Brenna sostituto del Signor Giuseppe Bellani, Deputato di Bulciago.

Il signor Giuseppe Tresoldi Appaltatore della Manutenzione del Ponte Gambajone.

L'ingegnere Giacomo Beretta incaricato alla summentovata verificazione dalle sullodate deputazioni, mediante loro foglio 13 dicembre 1849.

 

Lo scopo della presente visita, si è quello di riconoscere, se la nuova fabbrica erettasi dal signor Antonio Bardelli, Agente del Signor Duca Uberto Visconti, in contatto del Ponte Gambajone, lo sii stato in conformità di quanto fu preventivamente stabilito e di cui qui appresso ne viene succintamente tessuta la storia di fatto a guida dell'odierno operato.

E' da premettersi che la Strada Comunale di Cassago a Bulciago, viene attraversata dal torrente Gambajone che ivi serve di divisione ai due menzionati territorij e su del quale, per passaggio della strada avvi corrispondente ponte in vivo, il cui piano superiore trovasi elevato di circa 7 m. sul letto del torrente medesimo, sussistendovi in continuazione, ad esso ponte, tanto prima, che dopo, un'argine sostenuto da muro in calce, su del quale poi distendesi ed in regolari piani la menzionata strada medesima.

La manutenzione dell'arco del ponte viene sostenuto a metà per parte dalle cointeressate Comuni di Bulciago e di Cassago, sostenendo ciascuna quella del successivo argine e superiore strada scorrente sul rispettivo territorio.

Nella primavera del precorso anno 1849, ideò il signor Bardelli di trarre profitto dale acque del torrente Gambajone, e quindi s'accinse alla erezione d'una fabbrica destinata per mulino da macina che appoggiar doveva con un fianco all'argine sinistro dell'imboccatura del succennato ponte, nel fondo fondo a zerbo del sullodato Signor Duca Visconti, e con altro fianco aveva a lambire il letto del ripetuto torrente Gambajone. Inscio il signor Bardelli delle disposizioni recate dalli SS. 68 e seguenti del vigente Codice di Procedura, si accinse di buona fede all'erezione della di lui indicata fabbrica, per cui la Deputazione di Bulciago per la prima e indi quella di Cassago, ambedue cointeressate, come si osservò, alla manutenzione dei lavori di fabbrica quivi già da lui intrapresi tuttoche la fabbrica si eseguisse sul fondo del Signor Duca Visconti, e come poscia stabilito, un sopralluogo.

Ebbe luogo infatti la visita in sito il giorno 9 Maggio 1849 dalle parti cointeressate, ed in quella mediante processo verbale fu stabilito la Qualità e la Quantità dei lavori che il Signor Bardelli avesse da eseguire in contatto della proprietà comunale, il metodo della loro esecuzione, il tempo della loro ultimazione, i compensi da farsi alla proprietà comunale per la promiscuità di alcuni muri ed il modo di regolare la successiva manutenzione di questa.

Non oltrepassarono che pochi giorni dacché furono stipulate le preacenate convenzioni, che venne interdetto al signor Duca Uberto Visconti l'amministrazione di propri Beni, deputato essendogli curatore l'Egregio Signor Ingegnere Salvatore Caccianino di Milano, per cui le Amministrazioni Comunali di Cassgo e di Bulciago si rivolsero a quest'ultimo onde ottenere la sanzione delle preaccennate convenzioni 9 Maggio, perciò che riflettessero l'interesse del da lui cautelato Nobile Signor Duca Uberto Visconti. Trovò il prelodato Signor Ingegnere Caccianino primieramente di modificare l'art. IV convenzioni suddette, in cui erasi stabilito che la manutenzione dei muri della Nuova fabbrica Visconti avesse ad essere in perpetuo sostenuta a tutte spese della Casa Ducale, instando Egli perché tale manutenzione avesse a sostenersi promiscuamente fra la Comunità di Cassago e la Casa Ducale, dacché ambedue queste proprietà servivano contemporaneamente essi Muri = Ed in secondo luogo chiese la facoltà di poter aprire un'apertura d'uscioalla strada sul menzionato ponte comunicasse al nuovo faccricato Visconti colla contemporanea modificazione dell'aderente parapetto, ivi cingente la strada in armonia al nuovo fabbricato. Le cointeressate deputazioni di Cassago e di Bulciago (sentito il parere del sottoscritto Ingegnere Comunale fluente dall'evasione 2 Novembre 1849) annuirono alle richieste come sopra sporte dal Curatore Signor Ingegnere Caccianino e poscia subordinato tutto il Carteggio alla Tutoria Autorità Superiore Amministrativa ebbe pur d'essa ad approvare le une e le altre mercé la rispettata ordinanza 14 novembre 1849 n. 19255/789 dell'Imperiale Regia Delegazione Provinciale di Como, che comunicata al signor Ingegnere Caccianino nella qualità come sopra di Curatore del Signor Duca Uberto Visconti, diede ordine al Signor Bardelli di tosto versare nella Cassa Comunale di Cassago la convenuta somma di compenso e che si desse sollecito compimento ai lavori della fabbrica di qui retro, già da tempo sospesi.

Versava infatti il Signor Bardelli nella Cassa Comunale di Cassago in piena tacitazione delle pretese comunali (siccome emerge dalla Bolletta N. 1 in data 8 novembre 1849 dell'esattore Comunale di Cassago Ghislanzoni-Beretta e di cui più abbasso ne verranno identificate le partite nonché le spettanze fra essi cointestati Comuni la somma di L. 255.23).

A compimento delle cose come retro convenute altro non rimanerà a conoscersi, se la Fabbrica or compiuta dal Signor Antonio Bardelli sii in conformità alle cose stabilite, per cui le cointeressate amministrazioni comunali medesime di Cassago e di Bulciago, si degnarono di affidare a me sottoscritto Ingegnere simile onorevole incarico, in dipendenza del quale prestabilitasi la giornata d'oggi, recaronsi le parti cointeressate sopra luogo e colla sorta dei precorsi suaccennati documenti, procedettesi alla visita locale, da cui scaturirono le infraenunciare risultanze.

 

 

PRESCRIZIONI

Condizioni desunte dal verbale 9 maggio 1849.

le qui assistenti Deputazioni di Cassago e di Bulciago accossentono che il signor Bardelli nella qualità come sopra di rappresentante il Signor Duca Visconti proceda nella continuazione della propria Fabbrica in base al rassegnato Tipo N.1 colle seguenti modificazioni.

Che i nuovi muri debbano essere collegati con gli esistenti che sostengono il terrapieno del Ponte Gambajone mediante solidi lastroni di sarizzo alla sommità di ogni piano, per modo che, ritagliando i nuovi muri verso la fabbrica, quelli che si innalzano abbiano ad appoggiare in parte sui nuovi muri medesimi, ed in parte sui vecchi del Ponte.

 

OSSERVAZIONI emerse all'atto della visita.

1. Vedesi eseguita la Fabbrica nei modi controindicati.

2. Asseriscono le assistenti Rappresentanze Comunali di avere tratto tratto visitate le Opere durante la loro costruzione e di essersi accertati che i nuovi muri venivano edificati regolarmente e colle contro indicate cautele, ed in oggi infatti non emergono osservazioni in contrario.

 

PRESCRIZIONI

Che la grossezza dei nuovi Muri in contatto dei vecchi del ponte al loro piede debba essere di mt. 0-60 cm.

 

OSSERVAZIONI

3. E' qui applicabile la preaccennata osservazione anche in punto al loro spessore

 

PRESCRIZIONI

Che detti Nuovi muri debbono essere solidamente eseguiti con sassi e mattoni in calce.

Che ogni sinistro inerente fosse per accadersi tanto all'edificio del Ponte Gambajone, quanto ai muri e terrapieno sostenenti la strada che vi corre, e provenienti dalle opere eseguite e da eseguirsi per l'erezione della nuova fabbrica abbia ad essere riparato lodevolmente dal Signor Duca Visconti medesimo, ed a totali sue spese, il tutto ripristinando in lodevol modo.

 

OSSERVAZIONI

4. Beni pei materiali quivi impiegati.

5. Mercé il regolare procedere del signor Bardelli nell'esecuzione di questa fabbrica, non verificandosi sinistri accidenti ne alla fabbrica stessa ne all'aderente ponte e sue parti. Ritenuto però che il compimento della fabbrica contro i muri del ponte ebbe effetto dalla metà di Novembre 1849 in avanti, e quindi anche sotto l'azione dei geli per modo che il regolare loro assestamento non può verosimilmente essere per anco avvenuto, così il Signor Bardelli a maggior garanzia dell'interesse Comunale, dichiara estensiva la sua speciale responsabilità a tutto il mese di Settembre dell'andante anno 1850, e quindi di riparare a spese del Signor Duca proprietario qualunque siasi guasto che possa emergere ad esso Ponte e sue parti, convenendo ancora che all'epoca dei collaudi autunnali del corrente anno, abbia ad essere incarico l'ingegnere collaudatore dell'Opere pubbliche qui in manutenzione di riconoscere se in dipendenza della nuova fabbrica abbia il Ponte Gambajone e sue parti sofferta qualche alterazione dipendente dalla Nuova Fabbrica Visconti, rilasciandone analoga certificazione addizionale al presente collaudo a spese dello stesso Signor Duca Visconti, ben inteso che quando risultassero tuttora dei difetti come sopra provenienti, abbiano questi a spese dello Signor Duca a essere emendati nel termine che verrà indicato dall'Ingegnere Visconti, da cui dovranno ben anche essere successivamente riconosciuti.

 

PRESCRIZIONI

Che i muri della nuova fabbrica poste verso il ponte Gambajone siino precisamente a contatto della fronte esterna delle banchine che coprono il parapetto. Che la sua alzata sopra l'orizzonte di esse banchine non sii maggiore di Mt. 3 nei fianchi, oltre l'altezza di triangolo nel mezzo del frontespizio abbia ad essere lavorata con sagome in collo ma con uno morto non maggiore di M. 1 O. 25

 

OSSERVAZIONI

6. La fronte della nuova fabbrica verso il Ponte Gambajone vedesi conformata come di contro in ogni sua parte, tranne dell'altezza de' suoi fianchi che è di Mt. 2.90 compreso il tetto essendo il vertice del frontespizio alto più dei fianchi Mt. 2,25 per che non emerge osservazione in contrario.

7. Avvennero però quivi alcune modificazioni nel Parapetto del Ponte fronteggiante essa fabbrica in consonanza delle cose richieste dal Curatore signor Ingegnere Caccianino, di cui sopra in narrativa è fatto cenno e di cui più abbasso verrà osservato al S. 18

 

PRESCRIZIONI

Che la manutenzione di essi muri a terrapieno sempre nella fronte del nuovo fabbricato abbia ad essere in perpetuo sostenuta gratis dal Duca, tranne quella del parapetto, che lo sarà del Comune di Cassago.

 

OSSERVAZIONI

8. La controscritta disposizione fu variata mercé le modificazioni introdottesi dal Signor Ingegnere Salvatore Caccianino Curatore del Duca Visconti, e di cui qui sopra venne fatto cenno, essendosi resa comune la manutenzione dei muri medesimi, siccome più abbasso verrà osservato al S. 17

 

PRESCRIZIONI

Che in corso d'opera resta in facoltà delle cointeressate Deputazioni Amministrative di visitarne sia personalmente, sia a mezzo di apposito Delegato, le Opere che si vanno eseguendo onde verificare se si raggiunga la dovuta solidità.

 

OSSERVAZIONI

9. Venne già superiormente osservato al S. 2 che le cointeressate Deputazioni visitarono le opere durante la loro costruzione, e che loro nulla emerse in contrario alla solida e regolare esecuzione delle opere stesse, il che qui ad abbondanza essi di nuovo certificano.

 

PRESCRIZIONI

Che i lavori debbano essere ultimati non più tardi della fine del mese d'Agosto prossimo venturo.

 

OSSERVAZIONI

10. Stante le cose difatto sopravvenute nell'informativa non poterono le opere essere ultimate nel controindicato tempo dacché anche la Superiore Approvazione (come sopra si vede) scaturisce solamente dalla rispettata ordinanza 14 novembre 1849 N. 19255/789 dell'Imperial Regia Delegazione Provinciale di Como, esse però furono intraprese dopo la pervenuta approvazione e furono compite nel giorno 23 Dicembre 1849.

 

PRESCRIZIONI

Che ultimati i lavori abbiano questi ad essere visitati da un Ingegnere nominato dalle cointeressate Deputazioni suddette onde riconoscere se questi sieno stati condotti colla dovuta solidità ed asenso delle convenzioni = La spesa di detto Ingegnere si ritiene a carico del Signor Duca, in una a quella che si riferisce al presente verbale.

 

OSSERVAZIONI

11. Il sottoscritto Ingegnere visitante venne incaricato alla presente visita dalle cointeressate deputazioni amministrative delle Comuni di Cassago e di Bulciago mediante rispettato loro foglio 13 Dicembre 1849. Dalle suesposte ed infraccennate cose risulta infatti la lodevole e completa esecuzione delle convenzioni stipulatesi della nova fabbrica Visconti e quindi ritiensi dal Confesso che il presente servir debba di collaudo, il quale però stante l'osservazione sopra indicata al S. 5 e quella che più abbasso verrà accennata al S. 20 si dichiara subordinato ad un secondo certificato da rilasciarsi nei modi e tempi come ivi prescritti.

In ordine alle spese del presente collaudo, e di quelle riferentesi al primitivo processo del 9 Maggio 1849 ed a quelle che potranno emergere per la preaccennata dichiarazione di collaudo da rilasciarsi nell'autunno dell'andante anno nulla trova di eccepire l'assistente Signor Antonio Bardelli, convenendo Egli che queste abbiano ad essere sostenute dal Signor Duca Visconti.

 

PRESCRIZIONI

Siccome colla nuova fabbrica venne in alcuni punti alquanto variato il letto del torrente Gambajone che ivi scorre, il che potrebbe causare qualche pretesa per parte del limitrofo possessore Signor Giovanni Battista Mauri cui appartiene l'apposito fondo in territorio di Bulciago, così le assistenti rappresentanze Comunali di Cassago e di Bulciago dichiarano di non essere responsabili delle pretese che come sopra si potrebbero inalberare al detto Signor Mauri, obbligandosi il Signor Bardelli nella suesposta qualità di tacitare esso Signor Mauri medesimo, tenendo così indenne di ogni molestia le preaccennate Comuni.

 

OSSERVAZIONI

12. Dichiarano le assistenti rappresentanze Comunali che loro non pervenne fin'ora qualsiasi lagnanza da chicchesia dipendentemente dalla nuova fabbrica Visconti e nemmeno dal Signor Mauri, cui appartiene il fondo che sta di fronte alla stessa al di la del torrente Gambajone = Il Signor Bardelli poi ripete di averne preventivamente prese con esso le volute intelligenze, rinnovando Egli qui ancora la sua gazione di tener indenne le cointeressate Comuni da ogni molestia che loro potesse essere fatta dal Signor Mauri suddetto dipendentemente dalla nuova fabbrica Visconti e relativi accessi.

 

PRESCRIZIONI

Durante la Fabbrica non potrà il Signor Bardelli occupare l'area della Strada che ivi scorre in contatto della medesima ne con materiali, ne con altri oggetti che fossero di danno ai viandanti, ed in caso di allestimento ponti, antenne, od etc. dovrà uniformarsi al disposto dei veglianti regolamenti la posizione dei lumi di notte.

 

OSSERVAZIONI

13. Tuttoché in controscritto non abbia influenza col presente collaudo perché riferentesi ad oggetti d'ordine durante la Fabbrica, pure il Signor Bardelli dichiara di non aver durante la Fabbrica stessa infrante le contro accennate precauzioni, il che viene anche certificato specialmente dalle cointeressate deputazioni assistenti alla presente visita.

 

PRESCRIZIONI

...niti della nova Fabbrica sono in appresso, tutti questi sulla fronte di ponente cioé verso la strada comunale. La lunghezza del fabbricato del principio dell'arco del ponte avviandosi verso mezzodì Mt. 8 proseguendo pel cortile Mt. 6,50 lunghezza totale Mt. 14,50

 

OSSERVAZIONI

14. Non emerge osservazione in contrario in ordine alla lunghezza dei muri della nuova fabbrica.

 

PRESCRIZIONI

Altezza dei muri a terrapieno partendo dal piano della nuova fabbrica ad arrivare al piede del parapetto del ponte che determina l'orizzonte della strada Mt. 6,45. Siccome colla suindicata fronte di ponente del nuovo fabbricato viene ad essere reso comune il muro sostenente la strada fra il Comune di Cassago ed il Duca Visconti, così per tale comproprietà si stabilisce che il prefato Signor Duca debba compensare al Comune suddetto il relativo importo che viene consensualmente stabilito in Austriache lire due per ogni metro superficiale comprensivamente all'area della Scarpa che viene upata, qual superficie desunta dalle dimensioni qui sopra indicate al N. X cioè longhezza complessiva Metri 14,50 altezza Metri 6,45 = sono metri superficiali N. 93,52 E così to complessivo che il Signor Bardelli si obbliga a versare nella Cassa Comunale di Cassago fra qui 15, dacché sarà invitato dalla stessa Deputazione di Cassago sarà di L. 187.04

Il che tutto etc.

 

OSSERVAZIONI

16. Venne già superiormente osservato in narrativa che mediante Bolletta N. 1 8 Novembre 1849 il Signor Bardelli ebbe a versare nella Cassa Comunale di Cassago la somma di L. 255.23 ivi comprendendosi anche la controaccennata di L. 187.04 siccome più abbasso verrà osservato al S. 19

 

 

Seguono le firme

 

VARIAZIONI E MODIFICAZIONI

accordate al Signor Ingegnere Salvatore Caccianino nella qualità di Curatore del Signor Duca Visconti in appendice alle suaccennate convenzioni e fluenti dal foglio di Evasione 2 Novembre 1849 del sottoscritto Ingegnere accettate dalle rappresentanze dei due Comuni interessati di Cassago e di Bulciago fatto il giorno 8 novembre 1849, e poscia omologate dall'Imperial Regia Delegazione Provinciale di Como mercé la riportata di lei ordinanza 14 detto mese N. 19255=789 consistenti come in appresso per la manutenzione di essi muri a terrapieno (di cui all'Art. IV) sempre che nella fronte della nuova fabbrica verrà in perpetuo per metà carico del Signor Duca Visconti tranne quella del parapetto che lo sarà esclusivamente dai Comuni comproprietarij nei modi di pratica.

 

OSSERVAZIONI

17. Ritiensi quivi il muro a terrapieno Comune, e quello dei parapetti a carico Comunale come di contro viene accennato, e siccome anche retro fu osservato al S. 8 delle attuali osservazioni.

 

VARIAZIONI E MODIFICAZIONI

Che sia permesso di aprire nel parapetto del ponte un vano d'accesso al Mulino Visconti in corrispondenza d'una portina da lasciarsi in contiguità del varco medesimo per la larghezza di Mt. 1,20 e da unirsi da ferramenti girevole sull'area Visconti, colla facoltà ancora di abbassare detto parapetto lateralmente al citato varco o porta a foggia di sedili per la tratta di detti Mt. 1,20 per cadauna parte.

 

OSSERVAZIONI

18. Sulla fronte della Nuova Fabbrica vedesi nel di lei mezzo aperta una portina d'ingresso nella medesima comunicante con esso Ponte, mercé i cui due gradi d'ascesa al piede della stessa non viene intaccata l'area stradale = e vedesi pure di conformità alle cose contro convenute, abbassato, lateralmente ad essa Portina il arapetto nelle vie regolari, e nelle dimensioni controindicate.

19. E siccome al S. 16 delle attuali osservazioni vedesi che la somma sborsata nella Cassa Comunale di Bulciago dal signor Bardelli in nome della Casa Visconti è di L. 255.23 così a chiarimento qui si riportano i titoli di cui proviene tale somma nonché la competenza dei singoli Comuni di Cassago e di Bulciago sulla medesima.

 

PROVENIENZA DELLA SOMMA SUDDETTA

a) Importo per la Cessione della promiscuità dei muri etc comedall'Art. IX delle Convenzioni Maggio 1849 ..... L. 187.04

b) Per le modificazioni ed aggiunte introdottesi dal Signor Ingegnere Caccianino alle precedenti condizioni siccome risulta dall'Art. II del parere posto in calce alla mia evasione 2 novembre 1849 ....... L. 50.00

c) Per metà compartecipazione assegnata alla Casa Ducale coll'Articolo IV del preaccennato parere riflettente il pagamento delle competenze dovute al sottoscritto Ingegnere dalla Comunità di Bulciago, dipendentemente del di lui Rapporto 3 Aprile 1849 ...... L. 18.19

Sommano quindi come sopra L. 255.23

 

COMPETENZE DI ESSA SOMMA

Spettano al Comune di Cassago per la ceduta proprietà dei muri del ponte in base all'Art. III del parere posto in calce alla mia evasione 2 novembre 1849 ....... L. 177.78

Spettano alla Comunità di Bulciago pel suaccennato titolo come ivi scaturiente .... L. 59.26

Per la metà della spesa di cui qui sopra è cenno alla lettera c) avendo già esso pagato l'importo .... L. 18.19

Sommano a Bulciago L. 77.45

Che poi in complesso ritornano come di retro le L. 255.23

 

20. prima di chiudere il precedente processo fece osservare il Signor Bardelli che lo scannone di vivo che trasporta parte delle acque della strada scorrente sul ponte Gambajone nel cortile della Nuova Fabbrica recano in occasione di pioggia un non lieve danno, non solo al Cortile stesso, ma ben anche all'aderente Fabbrica, e quindi chiese che queste potessero essere deviate a spesa della Casa Ducale.

Venne infatti riconosciuta la verità dell'esposta circostanza, e venne acconsentito che, per togliere simile danno potesse il Signor Bardelli nell'entrante primavera costruire a spese Ducali un acquedotto che ricevendo le acque dal colatore destro della strada le scaricasse, dopo aver attraversato tutta la carriera dell'aderente strada, nell'opposto fondo di proprietà ancora Ducale (che giace alla sinistra di chi s'avvia da Cassago a Bulciago) il tutto ne modi e fatto le prescrizioni che vengono reciprocamente date e accettate e che consistono come segue:

a) sulla destra e a Mt. 3,50 prima di giungere all'incontro della nuova fabbrica Visconti (di chi si avvia da Cassago a Bulciago) vi corrisponde la convergenza dei piani ivi confluenti scaricansi mediante foro nel parapetto, dopo cui scorrono in un canale di sarizzo lungo circa Mt. 1,80 che le trabocca nei sottoposti terreni.

Al sito di esso sfogatojo verrà eretto un acquedotto che attraverserà tutta la carriera della strada rilevante la complessiva larghezza di Mt. 5,00 fra parapetti (oltre Mt. 0,60 per parte sotto essi parapetti medesimi)  sarà questo di luce Mt. 0,60 in quadro, con spalle di sassi spaccati in calce grosse Mt. 0,40 ed alte quanto la luce dell'acquedotto, oltre Mt. 0,20 di fondazione e quanto più importi per giungere al fondo stabile, ed il suo fondo sarà selciato colla pendenza di Mt. 0,10 nel mezzo e coll'inclinazione di Mt. 0,30 da destra a sinistra pel pronto e facile invio delle acque e delle materie terre che seco traggono.

Questo verrà coperto di lastroni di sarizzo, grossi non meno di Mt. 0,12 larghi per ogni pezzo più di Mt. 0,40 e lunghi non meno di Mt. 0,90 cioé che abbiano a comprendere al meno Mt. 0,15 sulle sponde laterali che dovranno essere refilate da scarpello nelle loro unioni e suggellati in calce e dovranno trovarsi ad una profondità non minore di Mt. 0,20 di netto dalla superficie dei lambegganti collatori, ivi all'uopo da estirparsi e poscia da regolarizzarsi come di presente = Alla sboccatura di detto acquedotto verrà solidamente allestito uno fra i migliori dei due esistenti Canali di Sarizzo, onde come attualmente le acque ivi defluenti abbiano ad essere sfugate a qualche distanza dal muro che ivi sostiene la strada.

Due imboccature avrà il predescritto acquedotto l'uno per parte delle teste del medesimo. Ognuna di queste verrà costrutta erticalmente come dicesi a pozzetto nel lambeggiante muro di parapetto, sarà composta, come di pratica, da una lastra di sarizzo lunga Mt. 0,90 alta Mt. 0,50 grossa non meno di Mt. 0,15 e sporgente dal muro per Mt. 0,02 diligentemente lavorata da scarpello e cogli spigoli compiti ed interi, nella cui estremità inferiore vi si praticherà l'opportuno foro circolare col diametro di Mt. 0,60 ed al piede di questa vi sarà l'opportuna foglia d'egual sasso lunga Mt. 0,15 ed incavata ad esso.

bb. All'aprirsi dell'entrante primavera verrà dato mano all'escavazione del proposto acquedotto, che dovrà essere condotta a termine metà per volta (onde non impedire il passo a ruotanti) ed in un periodo non maggiore di tre giorni.

cc. Di ogni sinistro evento che ivi potrebbe succedere, se ne dichiara responsabile il Signor Bardelli nella qualità come retro siccome dovrà compensare i Comuni, di queste spese che all'evenienza potrebbero incontrare caso che egli procrastinasse oltre il suddetto tempo gli invocati lavori, ritenendosi come si disse ogni spesa a carico Ducale.

dd. Nell'ottobre del corrente anno verrà l'opera suddetta sottoposta a ricognizione di collaudo, a mezzo di quell'ingegnere che sarà delegato alla collaudazione delle opere comunali in manutenzione a spese Ducali, e nell'incontro medesimo che avrà effetto la Visita di ricognizione alla nuova Fabbrica e di cui sopra è fatto cenno al S. 11.

ee) Sentito anche l'appaltatore Tresoldi in ordine a tutto quanto sopra, e nella partita che lo può interessare, rispose, di nulla emergergli in contrario all'acquedotto da eseguirsi fa osservare che Egli non può assumere l'obbligo di successiva manutenzione; dacché quest'opera sarebbe un'addizione al proprio costrutto, per cui Egli crede di non essere tenuto ad assumere la gratuita sua manutenzione.

in vista quindi del preaccennato riflesso l'appaltatore Tresoldi, il Signor Bardelli obbligarsi alla gratuita manutenzione di quest'opera a tutto l'anno 1852 col quale va terminare il Vigente Contratto Tresoldi, convenendo fin d'ora la Deputazione di Cassago, che del nuovo contratto d'appalto delle strade ed altre spese pubbliche in manutenzione in esso Comune, abbia ad essere compreso anche a carico comunale il suaccennato acquedotto medesimo.

Il che tutto essendo stato unanimemente riconosciuto ed ammesso dagli intervenuti alla visita, viene certificato dalle rispettive firme.

 

i sottoscritti

Giuseppe Tresoldi Ingegnere

Bardelli Antonio S.° Visconti Duca

Caldirola Antonio per Padulli don

Villa Stefano per Peregalli Deputato

Carlo Gaffuri per Taverna Deputato

Brenna Francesco per Taverna Deputato

 

L'ingegnere visitante

firmato Giacomo Beretta

 

 

 

REGNO LOMBARDO VENETO

Provincia di Como

Distretto XXV di Missaglia

COMUNE DI CASSAGO

 

Lavori eseguiti dal Signor Duca Visconti in contatto del Ponte Gambajone

 

CONCLUSIONE DEL PROCESSO VERBALE della Visita con ricognizione eseguita il 14 Gennaio 1850 al Ponte Gambajone nel suddetto territorio di Cassago, promiscuo anche al limitrofo Comune di Bulciago ed alla Nuova Fabbrica ivi erettasi sul fondo del Nobile Duca Visconti di Modrone, in appoggio alle concessioni avute dalle due suindicate cointeressate Deputazioni di Cassago e di Bulciago, debitamente emolugate dall'Imperial Regia Delegazione Provinciale di Como colla rispettata di Lei ordinanza 14 Novembre N. 19255/789.

Dalle osservazioni esposte nel suaccennato Processo Verbale di visita  risultando pienamente evasi gli oneri assuntisi dagli Agenti per Signor Duca Visconti in ordine all'erezione della fabbrica in contatto di esso Ponte il Sottoscritto Ingegnere delegato, salvo la superiore approvazione

DICHIARA

Collaudabili le opere eseguite dagli Agenti per Signor Duca Visconti nella costruzione della propria fabbrica in contatto al Ponte Gambajone, tassativamente però a tutto quanto riflette l'interesse dei due Comuni di Cassago e di Bulciago, anche perché di essi venne già versato nella Cassa Comunale di Cassago la convenuta somma di L. 255.23 siccome risulta dal S. 16 delle Osservazioni nell'unito verbale.

 

2. Che la suddetta somma di L. 255.23 versata nella Comunale di Cassago debba essere intesa divisa fra le cointeressate Comuni (S. 19 delle osservazioni) come segue

A Cassago L. 177.78

a Bulciago L. 77.45

Che ritornano come sopra le L. 255.23

 

3. Aversi a dare al Signor Duca Visconti la facoltà di far erigere a proprie spese un acquedotto trasversale alla strada che scorre sul ponte Gambajone, ed in vicinanza della di lui nuova fabbrica, onde così togliere i danni alla fabbrica stessa causati dalle acque ivi scorrenti nei modi e termini indicati sotto S. 20 delle osservazioni nell'unito processo.

 

4. Che stante la rigida stazione in cui fu compita la nuova fabbrica Ducale in contatto dei muri del ponte Gambajone e la recente sua ultimazione, sii vincolato al precedente collaudo alla gratuita manutenzione di esse opere a tutto il mese di settembre 1850 (S. 11 delle Operazioni nell'unito Processo) per parte del Signor Duca Visconti e doversi a di lui spese ripetere col mezzo dell'Ingegnere che sarà destinato ai collaudi delle opere Comunali in manutenzione pel 1850, previa visita locale, un certificato da cui risulti che a causa delle opere ivi eseguite non abbiano sofferto detrimento alcuno i muri del ponte Gambajone, e sue adiacenze, e che il nuovo acquedotto da costruirsi come sopra all'Art. 3 sia poi stato eseguito a senso delle relative prescrizioni.

 

5. Finalmente deve stare a spese al Signor Duca Visconti le competenze Peritali, riflettenti tanto l'unito verbale di ricognizione 14 Gennajo 1850, quanto quello del successivo certificato di cui al precedente Art. 4

 

L'Ingegnere collaudatore

firmato Giacomo Beretta