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1856: Architettura straniera

Il frontespizio del Giornale dell'ingegnere-architetto e agronomo

Il frontespizio del Giornale dell'ingegnere-architetto e agronomo

 

 

1856

Architettura oltremontana a Cassago

 

dal Giornale dell'ingegnere-architetto ed agronomo, anno III, Milano 1856, pag. 212

 

 

 

Abbiamo già fra i nostri costruttori di fabbriche taluno che approfittando dell'imbarazzo in cui giace inceppata l'architettura, ha introdotte tali mode oltramontane di edificare, con forme e con gusto, a vero dire, incompatibili col cielo italiano e colle nostre tradizioni artistiche. Nella Brianza la Capanna Svizzera contiene un casino di villa; ma quelle esterne parti della capanna fanno sentire la ridicola contraddizione che risulta per la brillante natura del paese.

Vi sono altresì nella Brianza riprodotti tipi di villeggiatura all'inglese nelle terre di Tossera, di Cassago, di Vedano, ed altre nei paesi dell'ameno lago di Como, e sui colli di Varese colla pretesa di stile moresco, normanno, anglo-sassone, sassone puro, e di gotico massiccio e leggiero; già s'intende con tutte le smorfie e le caricature coerenti alla materiale imitazione, che ripete senza nulla intendere né sentire; lavori questi d'animo meschino; stentature che imbrattano di spurie e straniere architetture le nostre contrade; mania in fine che senza meno fu provocata dalla infingarda pedanteria scolastica.

Dall'esporre i torti d'una scuola stazionaria qual è quella del classicismo, non consegue di certo la necessità di dichiararci apostoli dell'opposta scuola, la quale venne ora anche nella nostra Accademia di Brera iniziata sotto gli auspicj dell'eclettismo! Mentre sprezziamo le strettoie della prima, le nostre braccia non sono aperte per accogliere le esagerazioni della seconda. L'esame seguente sui disegni d'architettura dell'esposizione del 4855 servirà viemeglio a chiarire il nostro assunto.