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1860: Consiglio Comunale

La monumentale porta d'entrata alla Curt de Baldai a Oriano

La monumentale porta d'entrata alla Curt de Baldai a Oriano

 

 

13 novembre 1860

Consiglio Comunale a Oriano

 

Archivio parrocchiale di Cassago, cartella 1

 

 

 

Consiglio del giorno 13 novembre 1860

1. Nomina e conferma della Giunta Municipale

2. Idem del Segretario Comunale

3. Idem dei Revisori dei Conti

4. Nomina del sorvegliante alla scuola Comunale

5. Stipendi Comunali

 

Vengono nominati Assessori Ripamonti Alessandro con voti 7 e Frigerio Zeffirino con voti 8. Ad unanimità viene confermato il Signor Giovanni Gatti segretario. Sono eletti Revisori i Signori Donghi Giuseppe con voti 9 e Giovenzana Giovanni con voti 8. Per acclamazione viene nominato sorvegliante il Sacerdote don Antonio Sironi. Il Presidente propone di licenziare in massima il cursore per servirsi nelle poche residue mansioni di quello di Cassago. Il consigliere Ripamonti asseriva che il cursore di Oriano prestasi anche come Campanaro e che i due stipendi essendo già minimi, egli avrebbe già dichiarato di non poter adempiere uno dei propri uffizii senza essere coadiuvato dallo stipendio senza altro e però rinoncerebbe.

I Consiglieri tutti dichiarano in questo senso. Epperò messi ai voti li stipendi in corso vengano tutti confermati ad unanimità. Il Consigliere Ripamonti espone che il consiglio nutre speranza di poter avere in Comune un Maestro Comunale proprio nell'avverarsi della residenza di un Cappellano in Oriano epperò propone di diffidare il Maestro Comunale per la cessazione dei suoi incombenti.

Il Sindaco osserva che non puossi sospendere l'insegnamento e fino a che realmente non sia in fatto traduta questa speranza devesi o confermre l'attuale Maestro o nominarne uno provvisorio.

Il Signor Ripamonti propone di assumere l'attuale Maestro Giovanni galli in via provvisoria e di mese in mese. Messa ai voti la proposta è accettata ad unanimità.

6. Sussidi Comunali

Da varii Consiglieri vengono proposte per essere sussidiati. Rigamonti Maddalena che si ammette all'unanimità. Mapelli Antonio, ammesso da voti 10 favorevoli contro uno. Mapelli Agostino, che si ammette unanimemente. La misura di sussidio viene dai Consiglieri Ripamonti e Frigerio proposta in centesimi 25 al giorno per la Rigamonti, che ottenne l'unanimità dei voti. Diversi consiglieri propongono sia accordato 15 centesimi ed altri 12 soldi a Mapelli Agostino e la proposta di 12 centesimi viene accolta da voti 9 contro 2.

Pel Mapelli Antonio fatta l'istessa proposta vengono pure stabiliti centesimi 12 da voti 10 contro 1.

7. Concessione del Medico Condotto da assumere il Servizio del Comune di Barzago. Il Sindaco propone di annuire colla condizione che il Medico si obblighi ad avere un cavallo a sua disposizione.

8. Rimborso di L. 441 al Comune di Cassago per la costruzione di una tombinatura in giro alla Chiesa e Piazza Parrocchiale.

La proposta è accettata ad unanimità. Il Presidente espone che quest'opera fu già dalla cessata Amministrazione autorizzata in massima sebbene l'esecuzione succedesse in via economica e che l'Ingegnere Comunale ebbe già a collaudarla non solo nell'esecuzione ma anche dietro incarico della Giunta dopo istituitane apposita perizia che ebbe a confermarne l'importo in Lire 1325 delle quali come di consuetudine in ragione di popolazione ai Comunisti d'Oriano tocca il terzo ossia L. 441. Per la facilitazione dei pagamenti il Comune di Cassago ne anticipò la somma ed il Comune di Oriano gode del favore di una posticipazione. Messa ai voti la proposta è accettata da voti 8 contro 3.

9. proposta di un mutuo gratuito alla Chiesa Parrocchiale.

Il Presidente espone la domanda dei Reverendo Parroco e Fabbricieri della Comune parrocchiale di Cassago per un sussidio di L. 2400 delle quali per sole L. 800 al Comune di Oriano, onde far fronte alle spese di costruzione di un organo, importante L. 6400 e già pagato per L. 4000. Si espone tale domanda è causata dall'improvveduta spesa di addizionati per una nuova Cantoria, una Porta a bussola, e la scala di accesso all'Organo per la quale si dovette imprendere l'ingrandimento di una Cappella aggiunse che nel giorno precedente la sua seduta il Consiglio di Cassago ebbe ad annuire per sua parte a tale spesa che d'altronde si propone di accordare a solo titolo di prestito gratuito con obbligo di rimborso in cinque anni in rate possibilmente eguali. Interrogato per voti segreti il Consiglio si ebbero voti n. 3 favorevoli e n. 8 contrari.

Interrogato il Consiglio dal Presidente se la Giunta debba essere incaricata di dare partecipazione al Reverendo Parroco e Fabbricieria semplicemente risultato negativo o se debba far isperar a tempi più lunghi e rimoti qualche concorso del Comune a questa spesa, varii Consiglieri asseriscono non aver voluto rifiutare assolutamente la proposta ma solo relativamente all'importo che erroneamente qualcuno si fraintese di tutta la somma di L. 2400 anziché di solo ottocento. Il Consiglieri Frigerio protesta non aver egli creduto di votare per un'assoluta negativa. Il Presidente spiega nuovamente i dettagli della proposta di compartecipazione cioè di sole L. 800 divisibili metà ossiene L. 400 entro il 1° semestre 1861 e le altre col 30 Luglio 1862 e dichiarando diversi de' presenti di poter solo ora votare con cognizione di causa, il Presidente onde procedere con maggior cautela ricorrendo allo scrutinio segreto domanda al Consiglio se intende rinnovare la votazione. Si ebbero n. 10 voti per il sì e n. 1 pel no.

Quindi il Presidente dettagliando la proposta la mette ai voti nei seguenti termini. Viene accordato un mutuo gratuito alla Chiesa Parrocchiale di Cassago per l'ammontare di vecchie L. 800 pari a Fr. 666.66 pagabili a metà fine giugno 1861 e metà fine Giugno 1862 ritenuto che il rimborso verrà fatto nel decorso di anni cinque decorribili dal 1° Luglio 1862 ed in eguali rate, autorizzando intanto la Giunta all'inserzione nel Presuntivo 1861 della prima metà. Eseguito lo scrutinio segreto si trovano n. 10 favorevoli ed uno contrario.

10. Provvista di Cappotti.

Si propone la cifra di L. 50 per supplire al fondo insufficiente del 1860 ed è ammessa unanimemente.

11. Pedone Postale.

Il Sindaco espone come avendo molto saviamente il Regio Ministro eretto già da mesi in Barzanò un Ufficio Postale alla distanza di circa 2 Kilometri, sarebbe assai comodo e per l'Amministrazione e pei privati il mettersi in corrispondenza con quell'Ufficio anzi che continuare la dipendenza da quello di Monticello alla lontananza di 6 Kilometri, ove un circondario piuttosto esteso non permette a quel Pedone di far tenere le corrispondenze in Comune che circa 24 ore dopo l'arrivo non sarebbero interpretate certamente le intenzioni del governo nello stabilire un Ufficio Postale in Comune viciniore quando non si cercasse di approfittare delle previdenti disposizioni emesse, esporre inoltre che i Comuni confinanti saranno anch'essi decisi a volerne vantaggiare col concorrere allo Stipendio di un Pedone che incaricato di levare la corrispondenza d'Ufficio e privato dell'Ufficio di Barzanò si obblighi alla gratuita distribuzione a domicilio in Comune incaricandosi anche di quelle corrispondenze che viceversa debbono consegnarsi all'Ufficio Postale ch'egli ritirerebbe da una cassetta apposita esposta in paese di Cassago a tutta vicinanza di questo Comune.

Messa ai voti la proposta di stabilire uno Stipendio al pedone Postale di annue L. 25 viene accettata da voti 7 contro 4.

12. Presuntivo 1861.

Lette le figurate categorie viene messo ai voti ed approvato ad unanimità.

 

Per copia conforme all'originale

Il Segretario M. Saletta