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La chiesa parrocchiale di Cassago
1874-1882
Carteggio per l'assegnazione al coadiutore di 200 lire per Messe ordinate da Casa Visconti
Archivio parrocchiale di Cassago, cartella 1
Milano li 18 maggio 1874
Molto reverendo Sacerdote Gioletta Antonio
Parroco di Cassago
Prese in considerazione le circostanze espresse nel foglio della Signoria Vostra del 23 scorso Aprile, il sottoscritto nella sua qualità di Patrono temporario dell'Opera Pia Visconti di Modrone, Le assegna pel corrente anno N, 200 Messe sulle arretrate, con facoltà di chiederne la dispensa alla Superiore Autorità Ecclesiastica, onde l'ammontare di esse possa essere impiegato per sopperire all'insufficienza di mezzi di cui è provvista la coadiutoria di codesta Parrocchia.
Le pratiche per la dispensa dovranno però essere fatte a tutto di Lei carico ottenuta la quale, dovrà inviarne il certificato a questa Amministrazione che farà luogo al pagamento dell'assegno nella cifra di L. 200.
Con distinta stima si assegna
Il Patrono
Milano, li 18 Luglio 1874
Molto reverendo Signor Gioletta Antonio
Parroco di Cassago
Quando la Signoria Vostra Reverendissima non abbia occasione di venire a Milano a ritirare in persona le 200 Lire dovutele per altrettante Messe dispensate favorisca spedire al sottoscritto la ricevuta per tale somma; che a volta di corriere Le sarà spedito il assegno.
Riverendola
devotissimo
Antonio Bodio
Milano, li 19 Maggio 1875
Molto Reverendo Sacerdote Gioletta Antonio
Parroco di Cassago
A pronta evasione del foglio della Signoria Vostra Reverendissima in data 8 Maggio corrente ed a ragione delle ristrettezze in cui versa tutt'ora codesta Chiesa Parrocchiale, di cui alla succitata lettera, il sottoscritto di buon grado accorda anche pel corrente anno un assegno di N. 200 Messe sulle arretrate con facoltà di chiederne dispensa alla Reverenda Curia Arcivescovile mediante pratiche però a tutto carico della Signoria Vostra.
Con distinta stima si rassegna
Il Patrono
Cassago li 25 Maggio 1875
Eccellenza!
Già da più anni l'Eccellentissima e Munificentissima Casa Ducale Visconti di Modrone di Milano, suole venire in soccorso della Povera Chiesa Parrocchiale di Cassago, accordando N. 200 Messe sulle arretrate con facoltà di domandare alla Superiorità Ecclesiastica la dispensa, e ciò sempre in vista delle ristrettezze (ognora crescenti per le molto sensibili diminuzioni dei redditi) in cui versa codesta Chiesa Parrocchiale, e del grave bisogno di provvedere ad un conveniente appannaggio del Coadjutore, reso necessario dalla numerosa popolazione. Anche in quest'anno Sua Eccellenza il Signor Duca don Raimondo Visconti di Modrone, con lettera in data 19 Maggio corrente, nell'intendimento di continuare questa pia opera benefica a favore della Parrocchia di Cassago, della quale è il primo proprietario, mi avvertiva che, avendo preso in considerazione la mia supplica, mi assegnò N. 200 Messe sulle arretrate, con facoltà di chiederne dispensa = . = Per cui il sottoscritto Parroco, fiducioso di essere graziato come lo fu l'anno scorso passato e come lo furono i suoi predecessori negli anni altri, si rivolge umilmente a Vostra Eccellenza implorando la dispensa delle suddette 200 Messe.
Che della grazia
Di Vostra Eccellenza Reverendissima
Devotissimo Obbligatissimo e Rispettosissimo figlio
Prete Gioletta Antonio parroco di Cassago
Die 26 Maji 1875 in Curia Archiepiscopali mediolani
De supradictis Missis 200 incompletis, quod nos relaxamus, et facultate nobis tradita indulgemus in favorem dictae Ecclesiae elemosynam Missarum 180 centum octoginta, reservata celebratione quam perimum facenda missarum viginti 20 in suffragium colectionum =
Prete Franciscus Ma. Rossi Vicarius Generalis
6989
Milano 22 Maggio 1876
Molto Reverendo Signore
Per dar corso alla di lei istanza è necessario che Ella indichi lo stato attivo e passivo di codesta Chiesa, ed i bisogni ai quali intenderebbe di sopperire coll'elemosina delle 200 Messe a lei assegnate. Queste notizie sono tanto più necessarie in quanto che si ripete quasi ogni anno la domanda di dispensa di Messe, che non hanno né sede né relazione con Cassago.
Con ogni stima e rispetto mi professo
Devotissimo Obbligato Servitore
Negri provinciale
P. S. Non vi sono giacenze di messa della Parrocchia?
Molto Reverendo Signore
Cassago li 27 Maggio 1876
Ho ricevuto una sua lettera in data 22 Maggio 1876 e mi faccio dovere di rispondere. Vostra Signora M. R. mi dice che per dar corso alla mia istanza fa d'uopo che io indichi lo stato attivo e passivo della mia Chiesa ed i bisogni per sopperire ai quali io cerco la dispensa = In poche parole risponderò che sono tre anni che sono Parroco a Cassago: rovistando l'archivio, ho trovato che tutti gli anni la Veneranda Curia concede la dispensa delle 200 Messe arretrate disposte per venire in soccorso al Coadiutore al quale senza la sudetta somma non rimarrebbe che andarsene, e così privare la mia numerosa popolazione di una seconda Messa ed il Parroco di un così necessario ajuto = Io quast'anno nella domanda fui breve credendo che a Vostra Signoria Reverendissima fosse noto
1° che la Parrocchia di Cassago è la più miserabile e povera di tutta la Pieve di Missaglia. Gli Arcivescovi Gaisruck e Romilli ne soccorrevano il Parroco con quattro marenghi all'anno = così mi consta dai documenti in Archivio.
2° che l'Eccellentissima Casa Visconti, proprietaria di un terzo del paese viene in Soccorso di questa Povera Chiesa di Cassago ogni anno con messe arretrate, ed appunto perché conosce gli urgenti bisogni.
3° che negli anni passati nelle mie domande, e in quella dei parroci miei antecessori furono sempre ripetute le stesse cose = Noti che la Chiesa di Cassago è fabbricata sulla proprietà Visconti che una parte superiore della Chiesa è proprietà Visconti, e che fu sempre intenzione di Casa Visconti di venir in soccorso della mia Chiesa con messe arretrate, e quindi con denari tratti da questi fondi, e non che di proveder ai suoi poveri con denari alla mano =
D'altronde se negli anni passati, in vista dei bisogni di questa Chiesa, veniva concessa la dispensa, tanto più si è resa necessaria adesso, che Fabbriceria e Parroco sono dissanguati da tasse e sopratasse e diminuite in modo sensibile le offerte.
Non dubita quindi il sottoscritto che Vostra Signoria Molto Reverenda vorrà dare anche quest'anno il suo voto favorevole, e per questo ne anticipa i ringraziamenti mentre con tutta stima e massima considerazione si dichiara
Devotissimo Servo
Prete Gioletta Antonio
Milano li 6 Marzo 1882
Molto Reverendo Sacerdote Gioletta Antonio
Parroco di Cassago
A riscontro del pregiato foglio della Signoria Vostra in data 2 andante mese, chiedente un assegno di Messe per sopperire in parte agli scarsi di cui è provvista la Coadiutoria di questa Parrocchia, il Sottoscritto, nella sua qualità di Patrono temporaneo dell'Opera Pia suintestata, Le partecipa che, anche per corrente anno 1882, accorda un assegno di N. 250 Messe sulle arretrate, autorizzando a chiederne dispensa alla Superiore Autorità Ecclesiastica, mediante pratiche a di Lei carico, onde averne una parte per sopperire agli esposti bisogni.
Con distinta Stima si rassegna
Il Patrono
Raimondo Visconti
Attentis expositis auctoritate Apostolica qua fingimur, concedimus ad effectum de quo in precibus, petitam absolutionem super infrascriptis missis biscentum quinquaginta, exceptis tamen Missis trigintaquinque quam primum Nostrae Curiae tradendis cum elemosina libellae pro singulis, ut iuxta testamentorum mentem celebrentur.
Datum die 11 Martii 1882
Signatae Aloysium Maestri pro Vicario Generale
146
Milano 20 Aprile 1882
Si dichiara che il Molto Reverendo Parroco di Cassago ha versato alla Cassa di questa Curia Arcivescovile Italiane lire trentacinque (L. 35.00) per la celebrazione di altrettante Messe riservate per dispensa di Messe Visconti Modrone,
11 Marzo 1882
Curia Arcivecovile di Milano