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Percorso : HOME > Cassago > Archivio Storico > Ottocento > 1886 Pellagra1886: Pellagra
Malati di pellagra nel circondario di Lecco
1886
Malati di pellagra nei Comuni di Cassago e Oriano Brianza
Tratto da Manuale DELLA PROVINCIA DI COMO PEL 1886 ANNO XLIX
Pubblicazione della Ditta F. OSTINELLI di C. A. iniziata nel 1838 pag. 146
RIPARTO dei pellagrosi della Provincia di Como, per Mandamenti e Comuni, secondo le risultanze della statistica del 1881, e l'elenco dei curati negli anni 1884 e 1885.
COMUNI |
Esistenti in Comune statistica 1881 |
Assoggettati alla cura |
|||
maschi | femmine | totale | 1884 | 1885 | |
Missaglia | |||||
Barzago | - | - | - | 6 | 7 |
Barzanò | 14 | - | 14 | 2 | 3 |
Bulciago | 8 | 1 | 9 | - | - |
Casatenovo | 16 | 18 | 34 | - | 6 |
Cassago | 9 | 2 | 11 | - | - |
Contra | 5 | 1 | 6 | 2 | 4 |
Cremella | 4 | 1 | 5 | - | 1 |
Lomaniga | 3 | 1 | 4 | 1 | - |
Missaglia | 3 | - | 3 | - | - |
Montevecchia | 3 | - | 3 | - | - |
Monticello | 10 | - | 10 | 2 | - |
Oriano Brianza | 4 | - | 4 | - | - |
Osnago | 3 | - | 3 | - | 1 |
Perego | 22 | 16 | 38 | - | - |
Sirtori | 3 | 4 | 7 | - | 1 |
Viganò | 3 | 1 | 4 | - | - |
110 | 45 | 155 | 14 | 23 |
La pellagra è una malattia causata dalla carenza o dall'assorbimento difficoltoso o nullo di vitamine o precursori di vitamine del gruppo B. Fondamentali sono a questo riguardo la vitamina PP, meglio nota come niacina, e il triptofano, un amminoacido che è indispensabile nel metabolismo che porta alla sua sintesi. La niacina si trova in vari prodotti quali il latte, le verdure e i cereali e nei pesci si trova soprattutto in tonno, salmone, acciughe, sarde e pesce spada. La nicotammide come fonte di vitamina PP si trova specialmente nelle carni sia bianche (tacchino e vitello) che rosse. La pellagra era diffusa specialmente tra le popolazioni che utilizzavano la polenta di sorgo o di mais come alimento principale o unico nella loro dieta. Il suo decorso è caratterizzato da disturbi all'apparato digerente e al sistema nervoso, oltre alla presenza di fastidiose lesioni cutanee di tipo eritematoso, localizzate principalmente nelle parti più esposte alla luce.
In Italia la pellagra godette di una larga diffusione endemica soprattutto nelle regioni del Nord fra il Settecento e l'Ottocento. Francesco Frapolli nel 1771, per descrivere la malattia, in una sua opera utilizzò il termine "pellagra", traendo spunto dal dialetto lombardo, che, con tale parola, contrassegnava la tipica pelle ruvida generata dalla malattia, i cui sintomi sono visibili sotto forma di desquamazione delle mani e del collo, a causa di una estrema sensibilità della pelle ai raggi del sole.
Il suo quadro clinico è sintetizzato nella formula delle "tre D", cioè demenza, diarrea e dermatite, che diventa delle "quattro D" con l'aggiunta del decesso.