1890

Tessitura del cotone a Cassago

 

Ugo Tombesi, L'INDUSTRIA COTONIERA ITALIANA ALLA FINE DEL SECOLO XIX (studio economico-sociale) Seconda edizione PESARO GUALTIERO FEDERICI, EDITORE, 1901

 

 

 

L'industria cotoniera italiana non ha in tutte le sue manifestazioni gli stessi caratteri, perchè accanto al grande stabilimento con 3.000 e più operai, in cui si esercita la filatura e la tessitura, abbiamo ancora la piccola fabbrica oscura, polverosa che s'innalza in mezzo ad una valle remota; accanto al telaio meccanico, che à raggiunto una velocità vertiginosa, sopravvive il telaio a mano nell'umile stamberga dell'agricoltore. Se negli altri paesi - come dicemmo - la grande industria assorbì completamente la piccola, da noi, invece, per ragioni sopra tutto topografiche ed economiche, le antiquate forme di produzione hanno ancora la loro ragion d'essere. La filatura del cotone è quasi tutta accentrata in grandi opifici, ma la tessitura si esercita in stabilimenti molto disformi, e nelle nostre campagne è ancor radicata la tessitura casalinga.

Quest'ultimo tipo d'industria è molto diffuso per le stoffe rozze (rigatini, fustagni ecc.), le quali si lavorano con metodi primitivi su telai a mano. L'imbianchimento si pratica generalmente con procedimenti assai semplici, e per la tintura si ricorre alle tintorie più prossime, come avviene nell'Italia centrale, quando non si acquistano filati già tinti per tessuti di cotone o misti. In alcune provincie dell'Italia settentrionale, la tintura viene talora praticata in famiglia, nel qual caso si fa uso di erbe fresche raccolte nei prati del luogo o di sostanze coloranti acquistate in paese (Veneto). Tale industria è molto diffusa nelle regioni lontane dai centri di produzione, in cui le condizioni dei contadini sono depresse. Il telaio casalingo per uso domestico è di notevole economia per la famiglia, perchè ad esso sono adibite le donne nei periodi in cui i lavori campestri vengono interrotti, però non è raro il caso di sentire battere il telaio anche nelle ore di notte.

 

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Nella Provincia di Como vi sono ancora 511 telai.

Aserio 1;

Alzate con Verzago 1;

Arosio 24;

Brenna 5;

Carcano 4;

Costa Masnaga 15;

fabbrica Durini 8;

Inverigo 30;

Lambrugo 30;

Mariano Comense 7;

Nibionno 50;

Orsenigo 1 ;

Rogeno 8 ;

Romano Brianza 50 ;

Villa Romano 8 ;

Barzago 40;

Barzanò 20;

Bosisio 1;

Bulciago 50;

Cassago 90;

Cremella 32;

Dolsago 1;

Sirtori 25;

Villa Vergano 1;

Tradate 1;

Velate 4

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