Percorso : HOME > Cassago > Archivio Storico > Ottocento > 1894 Comi

1894: Baldassarre Comi

Vita familiare di inizio Novecento

Vita familiare di inizio Novecento

 

 

1894

Lettera di scuse del parroco Antonio Gioletta al Duca Guido per il comportamento del coadiutore don Baldassarre Comi

 

Archivio Parrocchiale di Cassago Brianza

 

 

 

"Eccellenza !

Abbiategrasso li 20 Ottobre 1894

Sono dolentissimo che l'imprudente D. Baldassare si sia preso l'abominevole incarico di farmi scapitare nell'onore, e nella stima presso Vostra Eccellenza (che sempre ho amato e rispettato) e di disturbarlo col mettere in campo l'affare dell'incameramento della Messa cotidiana lasciata dal fu Duca Carlo Visconti. Io ho fatto di tutto per salvare un tal Legato: sono andato all'Intendenza di Finanza di Como, due volte a Brivio, e due volte in Curia. Ho portato il Certificato di rendita in Curia, e l'Avvocato Generale Monsignor Bobbiesi, ed il suo aggiunto Monsignor Rossi, letta l'intestazione, si meravigliarono come mai il Fisco mi avesse lasciato finora un tal Certificato, mentre il Legato aveva tutti e tre i requisiti per essere soppresso tanti anni prima, cioé dal 1867, e mi dissero di far subito la consegna se io voleva schivare pel di più qualche multa (la quale per verità non si fece aspettare) ed allora, ritornato a Cassago, combinai coll'ottimo Sig. Angelo Porro una gita a Brivio per tentar l'ultimo colpo. Ma avendo sentito dalla bocca dello stesso Ricevitore del Registro che aveva di già spiccato ordine al Pretore ed ai Carabinieri di Missaglia di portarsi a Cassago a ritirare il Certificato di Rendita, perché noi tardammo troppo a far la consegne, noi due, a scampo di una visita disgustosa di Carabinieri, abbiamo ceduto alla forza, e facemmo la consegna dicendo = Dura lex sed lex = Poi domandammo al Sig. Ricevitore se bastava la firma di un sol Fabbriciere, e ci rispose di sì, ed allora si é steso l'atto di consegna, e lo firmammo, anche per risparmiare le spese di un altro viaggio, sempre costoso. = Ma ecco che dopo pochi giorni ricevo un altro avviso dal Ricevitore con queste precise parole = Per effetto del Legato di Messe istituito dal fu Duca Carlo Visconti di Modrone in codesta Parrocchia, l'amministrazione ha dichiarato che codesta Fabbriceria é debitrice a tutto il 9 novembre 1893, giorno anteriore alla presa di possesso della somma di L.3053.28 per arretrati tassa 30% = A tale dichiarazione, o dirò meglio intimazione mi spaventai: corro a Como, corro a Brivio, scrivo e riscrivo e finalmente la multa venne condonata. Vede adunque illustrissimo ed amatissimo sig. Duca che noi abbiamo agito con coscienza, e nella via più regolare, e se io ho detto niente a V. Eccellenza si fu perché credeva imprudente il disturbarlo per una disgrazia che non ammetteva rimedio, ma se in questo ho mancato, eccomi qua a domandarle umilmente perdono."

A questo punto don Gioletta non si trattiene più e tratta apertamente la questione don Baldassare senza peli sulla lingua, anche perché non è più parroco di Cassago e non ha più motivi per tacere:

"Or mi permetta una digressione. Io ho mai parlato male di D. Baldassarre (e ne avrei avuto tanto da dire) ma ora, a mia difesa, che pur troppo troverà naturale, debbo dire a V. Eccellenza di non fidarsi di un tal individuo, che ora si é fatto capopolo per sollevare quei poveri ignoranti di contadini. Cassago fu sempre quieto e tranquillo, ed ora é tutto sottosopra e perché chi deve mettere pace, promuove guerra, ed a dirla chiara e tonda, perché il predetto p. Baldassare ha fatto lega coi primi nemici di Casa Visconti e di me perché fedele alla Eccellentissima Casa Visconti. Io però non tema, perché so come ho agito, e tutti i Parroci dei dintorni, la Curia Arcivescovile il R. Subeconomo, ed il Prevosto, Vicario Foraneo di Missaglia possono parlar forte in mia difesa, perché conoscono benissimo me ed il Coadjutore Comi = Ma intanto l'assicura che grandissimo si é il dispiacere che provo a veder che un mio beneficato, qual é D. Baldassare, da ingrato, si sia fatto mio feroce persecutore, ed ingiusto accusatore.

Ah Eccellenza!

ritenga pure che il Signore ha risparmiato a Cremella ed a Cassago una grande disgrazia coll'impedire che p. Baldassare venisse nominato Parroco: la Curia lo conosce bene e basta. Mi perdoni, Eccellenza, se l'ha disturbato: di nuovo lo ringrazio per le tante gentilezze usatemi, e pel tanto bene fatto all'ex-mia parrocchia di Cassago, che non avrei mai abbandonato se avessi avuto un coadjutore diverso, e stia pur certo che la mia gratitudine non cesserà che colla mia morte. Con tutto il rispetto e la massima considerazione mi dichiaro di V. Eccellenza Devotissimo ed Ass. Servitore.

Prete Gioletta Antonio

P. S. Cordiali saluti alla degnissima Sig. ra Duchessa, di cui nelle mie preghiere non mi dimenticherò mai."