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Resti delle fortificazioni dell'area del castello medioevale di Cassago
30 maggio 1416
Instrumentum protestationis et confessionis
Milano, Biblioteca Trivulziana, Pergamene Belgioioso, Cart. 297, n. 15
1416 maggio 30, sabato IX, Barzanore nella pieve di Missaglia, presso la canonica.
Confessione di Raynerio de Schachabarotiis fu Gratiolo, di Milano Porta Orientale, parrocchia di S. Maria alla Passerella, procuratore di Giovanni de Schachabarotiis, priore del monastero di S. Giacomo di Pontida nella diocesi di Bergamo, fatta ad istanza di Antonino detto Bolagino de Sapis fu Petro detto Bolagio, abitante a Casagum nella pieve di Missaglia, che agisce a nome proprio e dei suoi fratelli Cristoforo e Petrino, anch'essi di Cassago, di aver ricevuto dal detto Antonino 7 moggi di frumento, segale, miglio e panico in parti uguali, 5 staia ed 1 mina di vino "in musto", soldi 10 terzoli, un cappone, una gallina e 4 uova, a pieno saldo dell'affitto livellario di un anno dovuto alla scadenza di san Martino dell'anno 1413, cui era obbligato il sudetto Petrolo in perpetuo nei confronti del detto monastero per un sedime con edifici, camere, solai, portico, aia, corte, cascine ed altri diritti e pertinenze sito nella piazza di Cassago e per 13 appezzamenti di terra siti nel medesimo luogo nelle località dette "ad Planam", "in Videxello", in "Claxurio", ad "Spessam", "in Pindigo", "ad Pradellum", in "Pratomarzio", in "Prato Bevallo", "in Novaledo", in "Prato Grasso", in "Videxio", nonché la quarta parte "pro indiviso" di un appezzamento di bosco in località detta "ad Planam" e per un 2ortalis" sito sempre in Cassago.
Notaio Martino de Bonanomine fu Entonio, notaio di Lecco.
Sottoscrive Antonio de Bonanomine di Martino, notaio di Lecco.