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Decianus

Il bollo in planta pedis di un certo Decianus

Il bollo in planta pedis DECIANUS

 

Decianus

 

 

Il frammento di tazza fu scoperto in località Pieguzza a Cassago in occasione degli scavi della prima vasca di età romana.

Fu studiato dal prof. Davide Pace, che giunse a questa conclusioni, trasmesse a Pasqualino Cattaneo:

"l'oggetto è a fondo piano di diametro 6,5 cm con parete dritta, pertinente con ogni probabilità a una tazza. Sul fondo interno in planta pedis si nota un bollo DIICIAs, che va quasi sicuramente letto come DECIANUS, non attestato altrove e forse rapportabile a una fornace locale.

La coppia di aste verticali II ha infatti la funzione di E. Tale uso ebbe origini arcaiche, tuttavia l'abitudine del segno gemino II per esprimere E si protrasse anche in età imperiale.

Documentato già nelle iscrizioni falische, il gemino II corsivo, sia dipinto che graffito, è copiosamente testimoniato a Pompei, Ercolano, Stabia e nelle Catacombe di Roma, ma non è raro trovarlo in altri luoghi anche molto lontani quali la Dacia. Va sottolineato che la E rappresentata da II è particolarmente diffusa nelle iscrizioni graffite dei sepolcri protoimperiali dell'alto Verbano. Il segno s in alto a destra della scritta DIICIA ha il valore di nus per cui tutto il bollo va interpretato DECIANUS.

Il reperto è attribuibile al I-II secolo d.C."