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1644: ALESSANDRO MASNAGA A MADONNA DEL BOSCO

La chiesa-santuario di Madonna del Bosco

La chiesa-santuario di Madonna del Bosco

 

1644

Alessandro Masnaga vive come eremita a Madonna del Bosco

 

da Giovanni Dozio, Notizie di Brivio e sua Pieve, Milano 1858, pp. 111-112

 

 

Sotto l'episcopato del cardinale Cesare Monti si incominciò a erigere il Santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago: iniziato verso il 1640 nel novembre del 1644 era praticamente finito, così che due anni dopo si iniziò ad ufficiarlo dopo che il 9 maggio 1646 il prevosto di Brivio l'aveva benedetto.

 

 

 

In quel periodo "un Alessandro Masnaga, gentiluomo milanese d'anni presso i 60, abitante a Cassago, pieve di Missaglia, deliberato di finire i suoi giorni in servigio della nuova chiesa di S. Maria del Bosco, dimandò ed ottenne dall'arcivescovo Monti di vivere a modo di eremita; egli diè principio a spianare coll'aiuto di gente divota, quel boscoso dorso di monte dissodando il terreno, allivellando un ampio viale e formando un bell'orto. Era un curioso spettacolo il vedere costui che, vestito di bianco con una veste lunga e mantello e con cingolo rosso e con sessant'anni sulle spalle adoperava zappa e vanga in que' lavori e col suo esempio animava i villani a proseguirli alacremente."

 

 

Il Santuario della "Madonna del Bosco" o della "Madonna del Riccio" come anticamente si chiamava per uno dei primi segni avuti, ossia la maturazione delle castagne nel mese di maggio, si trova a Imbersago lungo la vallata dell'Adda. La devozione mariana, vivissima ancora oggi, ricorda un episodio miracoloso che si verificò il 9 maggio del 1617. Già dal 1615, tuttavia, le dicerie popolari asserivano che sulla cima di tre maestosi castagni appariva un essere misterioso, una specie di grande Signora in mezzo a luci e al suono di armoniose melodie. Il segno prodigioso fu interpretato come il desiderio della Madonna di essere venerata in quel bosco. Ben iniziarono i pellegrinaggi dei contadini alla cosiddetta "Valletta del Lupo", il luogo dove si era verificata l'apparizione. I pellegrini dapprima appoggiarono una Croce ai castagni miracolosi, poi affissero un quadro dove era effigiata l'apparizione di Maria sul castagno dal quale pendeva un riccio maturo. La Vergine operò ben presto miracoli a chi La invocava tanto che le memorie seicentesche sono ricche di fatti miracolosi attribuiti alla Madonna del Bosco. Famosissima è la liberazione di un bimbo dalle fauci di un lupo. La mamma, accortasi del grande pericolo del figlio, ottenne la grazia del figlio salvato invocando la SS. Vergine. A ringraziamento dei favori ricevuti la gente fece erigere sul luogo dell'Apparizione una piccola Cappella, "lo Scurolo", che conserva un affresco del Barabino, dove è raffigurata la Vergine col Bambino seduta con maestà e grazia su una nube luminosa che appare tra i castagni. Nella parte sottostante è stato rappresentato il miracolo del bimbo azzannato dal lupo. Dopo aver innalzato la Cappelletta, la aumentata affluenza di pellegrini rese necessaria la costruzione di una chiesa nel bosco. Nonostante le molteplici difficoltà ambientali il 9 maggio del 1646 la chiesa fu portata a termine e venne solennemente benedetta. Una lunga scala, detta Scala Santa, con i suoi 349 gradini, porta dal fondovalle al piano del Santuario.