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1657: MARGHERITA CAZZANIGA INDEMONIATA GUARISCE ALLA MADONNA DEL SASSO

Cappella dell'apparizione della Vergine del Sasso nel 1657

Cappella dell'apparizione della Vergine

La chiesa santuario della Madonna del Sasso di Cagliano

Chiesetta della Madonna del Sasso

 

 

1657

Margherita Cazzaniga indemoniata di Cassago guarisce visitando la chiesa della Madonna del Sasso a Cagliano

 

Archivio Parrocchiale di Giovenzana

 

 

Fra i miracoli che vengono attestati e ricondotti all'acqua miracolosa che sgorga presso la chiesetta della Madonna del Sasso a Cagliano, ve n'è uno che interessa una donna della parrocchia di Cassago.

Nel Diario delle Grazie Ricevute della parrocchia di Giovenzana, si trova l'elenco dei fatti miracoli, che sono stati anche pubblicamente diffusi su una lapide all'entrata della chiesa.

Al numero nove si legge:

Margherita Cazzaniga della cura di Cassago, indemoniata, visitato il luogo e bevuta l'acqua con polvere del sasso dove apparve la Vergine, partì libera alla presenza di molte persone.

 

 

 

 

Il luogo dell'apparizione della Vergine a Cagliano si trova sul retro del Santuario del Sasso. L'apparizione del 1657 è affrescata all'interno di una cappella votiva che è stata costruita nel corso del XVIII secolo.

Nel 1882 venne donata alla chiesa una statua di una Madonna "da vestire" che proveniva dalla chiesa di san Zeno di Olgiate Molgora. Essa sostituì la statua della Madonna che distrutta dall'incendio scoppiato poco tempo prima nella chiesa della Madonna del Sasso, che sorge a breve distanza dal bivio tra i sentieri per il San Genesio e Campsirago. Questo santuario fu dal XVII secolo uno dei principali centri spirituali della Brianza, paragonabile per importanza al Santuario della Madonna del Bosco o al Santuario della Madonna di Bevere. Il 23 settembre 1657 la Vergine, secondo la tradizione, apparve a una vedova di Cagliano, Giovanna Fumagalli, mentre stava facendo pascolare il suo gregge di pecore presso un ruscello che scorre tra i boschi sopra il paese, a formare una valle detta valle dei sapelli. Il miracolo dell'apparizione si ripetè altre due volte, nei due giorni successivi. La Madonna lasciò la sua impronta impressa su una roccia, con il significato simbolico di invogliare i fedeli a rafforzare la propria fede radicandola nella preghiera e nel sacrificio come una casa che poggia le fondamenta nella pietra. Nel corso del XVIII secolo venne dapprima edificata una cappella affrescata e poi, per le numerose grazie ricevute, Francesco Pizzigalli nel 1707 fece erigere l'attuale edificio, rinnovato nell'Ottocento, dai frati domenicani. L'aspetto odierno è frutto dei restauri condotti dopo il 1881, anno dell'incendio della chiesa.

 

 

Lapide affissa all'entrata della chiesa della Madonna del Sasso

Lapide affissa all'entrata della chiesa della Madonna del Sasso