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1668: Giovanna Pirovano

Segno del tabellionato del Notaio Gio: Paolo Giuseppe Comoto

Segno del tabellionato del Notaio Gio: Paolo Giuseppe Comoto

 

 

1668

Costituzione della dote di Giovanna Pirovano

 

Archivio Visconti di Modrone, fald. I-30, Contraenti Matrimoni, Pirovano Giovanna - Antonio Modroni

 

 

 

1668.21. Agosto

 

Modrone

Doti Attive

 

Dato in dote fatto dal signor Pietro Giacomo Maurizio Comotto come Procuratore della Signora Marchesa Giovanna Pirovama vedova del fù Signor Marchese Antonio Modrone di scudi 6000 delli dodici che avanza per Dote dagli Eredi del detto Signor Marchese Antonio e Donazione degli altri 6000, ed insieme di altri 6000 estradotali al Signor Marchese di Bernej suo futuro Marito, quale assegna a detta Signora Marchesa per titolo di aumento l'usufrutti di scudi m/10 d'oro, ed in caso che premorisse la stessa si dichiara di dover stare alla Disposizione dello Statuto, e consuetudine di Torino Rpogato ed espletato dal sig. Paolo Giuseppe Antonio Comotto Notaro di Torino

 

Copia autentica

 

In nome del Signore nostro Giesù Cristo sia corrente l'Anno doppio della sua natività mille sei cento sessantotto la sesta Indizione, et alli venti uno del mese d'Agosto in Torino et nella Casa dell'Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Conte e Primo Presidente dell'Eccellentissima Camera Nomio parochia de Santi Steffano et Gregorio giuridicialmente avanti l'Illustrissimo Signor Conte Ottavio Nomio Giudice Ordinario della presente Città, e suo mandamento per Sua Altezza reale et alla presenza di M. Claudio Porchieron M. Anthoine de Clauerlanges et M. Ill. tre Gio. Batta Chere Segn. Ordin. Mar Tertimonij idonei, richiesti, astanti, et alla minuta Sottoposti Conciosia cosa che l'Illustrissima Signora Marchesa Gioanna Vedova relasata dal fù Illustrissimo Signor marchese Antonio Modrone della Cittò di Milano figlia del fù Illustrissimo signor Marchese Gio. Batta Perouano Cavaglier dell'Ordine di S. Giacomo e Spatta et Questore Illustrissimo Magistrato Ordinario di detta Città e Stato di Milano habbia Constituito in suo Procuratore Spesiale il Molto Illustre Signor Avocato Pietro Giacomo Mauritio Comoto Cittadino della presente città a puoter far donatione all'Illustrissimo et Reverendissimo Signor Marchese di Bernello Carlo Amedeo Rossiglion Cavaglier dell'Ordine della Santissima Annontiata e Capitano delli Signori gentilhuomini Archieri guardie della persona di Sua Altezza reale di Savoia della somma di scudi dodecimilla d'oro à l'iure sei Imperiali cadauno in riguardo et a contemplatione di detto Matrimonio et affinché quello segua come essa Sommamente desidera con Cavaglier di tal marca et à farli Constitutione in dote d'altri Sei mille scudi d'oro simili con li patti e conditioni de quali in detto Instrumento di procura in datta delli Ondeci Agosto prossime scorso rogato dal Nodaro Gio. Batta meda della qual nelli spediti si putrà hauer relatione In virtù della qual Procura ecco che personalmente Constituto detto Signor Avocato Pietro Giacomo Mauritio Comoto qual come Procuratore sudetto et in virtù dell'autorità confertali dalla detta Illustrissima Domina Signora marchesa Gioanna Modrona Pirouana, qual à nome di detta Signora Marchesa suoi heredi e successori la per le cause de quali nella sovranità enuntiativa dato donato ceduto transferto e rimesso come in virtù del presente Instrumento donna cede transferisce e rimette al predeto Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Marchese di bernezzo presente stippulante et accettante la somma di scudi dodeci mille d'oro di lire sei imperiali per cadauno cioe scudi sei milla simili in conto et deduttione di uno di dodeci milla che gli sono dovuti dalli heredi del predetto Signor Marchese Modrone suo I° Marito come per instrumento dotale delli 23 Aprile 1650 et altro alli 28 novembre 1643 rogato dal nodaro Pozzo a qual bisognando s'hauera relatione et altri Scudi sei milla di tanti estradotali et altre successioni tanto differte che siano per diferirgli per qualsivoglia contatto tra vivi che ultima volontà aquistata et acquistando per essa in qualsivoglia modo ad hauer tener godere posseder per detto marchese de bernezzo per se e suoi successivi heredi et successivamente constituendoli Signore e Padrone come in cosa propria Constituendosi in tanto detto Signor Avocato Comotto in qualità di Procuratore predetto di quella tener e possederà nome di detto Signor Marchese promettendo di non haverne fatto alcun contratto ne distratto alla presente donatione pregiudiciale e della debita e legitima evictione in ampla valida forma di ragione Decliarando però che detta Signora Marchesa non sarà tenuta all'evictione in quanto alli Scudi sei milla donati sopra gl'estradotali acquisiti successioni tanto diferte che defferende cedendo solamente le ragioni tali quali e promettendo di non hauerne fatto meno voler fare deve alcun contratto cessione rinuntia ò quitanza alla presente donaztione progiudiciale et che vivendo il caso adirà dette successioni heredità et accettara ogni lascitta, che li puotene venir fatta tanto per contratto tra vivi che ultima volontà nel resto tali quali sono in oltre detto Signor Avocato Comotto in virtù della Procura predetta a nome e titolo a Causa di doto al predetto Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Marchese di Bernezzo stipulante et accettante per se suoi predetti altri scudi d'oro sei milla da l'iure sei imperiali per cadauno per residuo delle doti, dovutegli dal predetto fu Signor Marchese Antonio Modrone e suoi heredi con più tutte le ragioni et attioni reali personali miste et hippotecarie servite nella Cosa e di quella persequtoria beneffitio nostro possessorio et ogni remedio e benefitio che gli competiscono in virtù di detti Instrumenti dotali sovra designati e siano per competerli in avenire in modo che detto Signor Marchese avanti la presente donatione e dotatione promettendo detto Signor marchese la restitutione di detta dote in ogni caso et evento di restitutione di detta dote in che Dio non voglia presente et accettatione detto Avocato Comoto sudetto in oltre detto Marchese per se e suoi predetti la fatto e fa dono reciproco, et augmento ob nuptiale qualsi die per le nozze in caso che detto Signor Marchese venga premorire alla predetta Signora Marchesa supradicta et accettante detto Avocato Comotto Procuratore sudetto dell'usufrutto di scudi dieci milla d'oro a lire sei Imperiali per cadauno sua vita naturale durante annualiter a ragione di quatro per cento da pagarsi alla medesima suoi heredi Universali con autorità alla predetta Signora Marchesa di puoterli prendere di sua propria autorità senza essere tenuta ottener licenza da alcun Giudice o Magistrato e senza incorso d'alcuna pena sopra gl'effetti più liquidi e sbrigati tanto feudali che allodiali del predetto Domino Marchese Donante Salvo quanto a diritti feudali il beneplacito delli suoi Diretti quando fia sped. et in quanto al guadagno dotali in Caso che detta Signora Marchesa venisse a premorire a detto Signor Marchese in tal caso detto Avocato procuratore predetto dichiara di voler stare alla dispositione del statuto e Consuetudine della presente Città dove è il domicilio di detto Signor Marchese e deve seguir la restitutione di detta dote quale dote e donatione di detto avocato Comoto come procuratore predetto e detto Marchese medesimo mediante uno giuramento prestato tocatosi a quanto a detto Marchese l'ordine e quanto a detto Camoto toccato le scritte nele mani et a delatione di detto Giudice annunciano esser vere e non esser furti ne simulate ne in frode d'alcuna ma esser fatte con totale sincerità e con totale buona fede essersi devenuto alla presente donatione e Constitutione di dote affinchè detto matrimonio segua, mentre senza le cose sudette non era per seguire meno essere seguito alcun patto ne falso ne segreto e ho in avenire siano per revocarli dicte donationi e Constitutioni di Doti et retrodarsi et retrocedersi fra essi Signori Marchese e Marchesa alcuna parte di dette ragioni e beni donati e ceduti Promettendo detto Marchese, et detto Avocato Comoto come Procuratore di detta Signora Marchesa il tutto attender et inviolabilmente osservare sotto obligo et hippoteca de luoro beni quanto a detto Signor Marchese proprij e quanto a detto Comoto di detta Signora Marchesa Modrone presenti e d'avenire et hippotecati per osservanza del Contenuto nel presente publico Instrumento

Renuntiando detto Comoto procuratore sudetto alla C. Jul. de fondo dotali non alienando e ambi alla legge generaliter et li si unquam cod. de Revocatione donationibus de quali ne sono stati pienamente informati e Certurati da detto V. Giudice statuti e consuetudini et ogn'altra depositione legale e decretale alli quali donatiomi come eccedenti scudi cinque cento d'oro abondantemente d. Illustrissimo d. Giudice ha interposto il suo e del mio officio autorità e giudicial ... doppo fatto le debite monitioni della forza di simil contrasto come altri si promette detto V. Avocato Comoto che detta Signora Marchesa retificherà la presente dote e donatione in tutti suoi punti passi e del che richiesto Jo Modaro ... ne ho ricevuto un publico Instrumento a dettame di Jaccio bisognando et cessato il diritto spettante all'Insin. ne alla minuta del quale detto Illustrissimo V. Giudice parsi contra con li Illustrissimi Testij si sono Soscritti come sgue

Ottavio Nomio Giudice

Pietro Giacomo Mauritio Comoto Procuratore della Domina Marchesa

Rossiglion Claudio Porchiero Anthone de Chauerlanges testimonio

Gio. Batta Scherer.

 

Instromento benché scritto d'altrui mano l'ho ricevuto Io Paulo Giuseppe Antonio Comoto publico Real Nodaro della presente Città et quello ho fatto estrhaer dal mio original protocollo col Collationato concorda hauendolo uniformato al libro 8° et à fog. 350: come per quittanza delli 21.Agosto 1668 sottoscritta Bernardi per di Novaretti appare in fedemi sono qui manualiter e tabellionato Io sottoscritto.

 

Comoto Nodaro

 

Michael Bayamus Dei et Apostolicae Sedis gratia Archiepiscopus Caminarsis Vriudisij notum facimu, ac attestamus scuprascriptum Dominus Paulus Comotus, qui suprascriptum instrumentum recepit, ac manualiter ac taballionatus subsignavit fuisse, et esse Notarium publicum, legale et fidei dignum, eiusque suis publicis semper adlibitam fuisse, et in dictis adliberi fide sui iudici et entia.

In quorum fide.

datum Januarij die nona mensis Junij 1684