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Percorso : HOME > Cassago > Archivio Storico > Settecento > 17051705: Stato della parrocchia di Cassago
Una pagina con le annotazioni del Parroco Annibale Nava
STATO DELLA CURA DI CASSAGO
18 settembre 1705
Archivio parrocchiale di Cassago, IV° Registro dei battesimi, morti e matrimoni
Stato di questa Cura di Casagho nella Pieve di Misaglia Diocesi di Milano per governo alli Reverendissimi Successori Signori Curati da me presente posseduta come segue videlicet
Entrata della Cura à me conferta Annibale Nava sino l'anno 1670 il di 3 Aprile à questa parte dal fù di buona memoria Eminentissimo Cardinal Litta, qual entrata fù da me trovata divisa in tre Comunità cioè la Comunità di Casagho, di Oriano et di Cizanò membri della medema Parochiale di Casagho che in tutto consiste in lire duecento quaranta de quali lire 240 divise come sopra si pagano come di sotto.
La Comunità di Casagho paga annualmente al Curato parte à Pasqua di Resurretione et l'altra à S. Martino di cadun'anno sopra le anime di communione per esser stata la Cura sudetta anticamente mercenaria per eletione de Popoli et di presente per il corso di molti anni et diversi predecessori resta devoluta all'Ordinario nostro di Milano, come si vede dalle mie Note tenute dalla Canceleria Archiepiscopale di Milano, quell'entrata di Casagho sudetto fù da me Curato presente trovata, che si pagha per unica Buonum dall'Esatore di detta Comunità pro tempore, alli termini come sopra, come per istrumento solito di detta Comunità con l'Esatore sudetto et pagha ogni anno lire centosetanta tre soldi quindeci dico lire 173:15-
La Comunità di Oriano, Membro come sopra fù trovata l'entrata sul principio di mio possesso di detta Cura che pagava lire cinquanta per cadun'anno, metà à Pasqua l'altra à S. Martino, come sopra, con il governo d'una lista che si trova in filza delle scriture di questa Chiesa poste in quarnerio in Sacrestia, con il continuo pagamento come sopra ogn'anno: mà doppo alcuni anni trascorsi insorsero quei di quella Comunità al contrastarmi, in modo, che mi necessitano à far un longo litigio contro detta Comunità, aducendo quella decretto della S. Memoria di S. Carlo Borromeo che da quelli esibito al Reverendissimo Vicario Generale di Milano Andrea de Pilastri qual decretto conteneva che detta Comunità pagasse ogni anno lire sessanta al Curato con li suoi convicini con agravio al Curato pro tempore di celebrare ogni mese in giorno di dominica per comododi detta Comunità, all'Oratorio di detto Oriano, che poi di tutto fù fatto arbitro dal sudetto Vicario Generale de Pilastri Monsignor Carlo Francesco Ceva al hora Ordinario della Metropolitana di Milano, morto poi vescovo di Tortona quale doppio obligò me Curato presente alla stipulatione per instrumento rogato dal fù Reverendo Cesare Lomazi Curato di Torevila, come si vedrà posto nel Archivio Archiepiscopale, così ordinato dal sudetto Vicario, alias, Andrea de Pilastri.
Doppo ciò tutto invece di pagare le lire sudette sesanta li huomini di detto Oriano provorno che lire sedeci che si pagano come di sotto al Curato ogn'anno dalla Comunità di Cizano, che essa Comunità era al tempo del sudetto decreto unita alla Comunità di detto Oriano, come si vede da una fede fatta dalli huomini di detto Cizanò à favore di detto Oriano, esebita alla banca della detta Canceleria Archiepiscopale, che si trova di presente presso di me, si che io pouero Curato presente hormai stanco et con poca entrata non hò potuto più contrastarli e ciò lo pongo quivi à memoria delli più fortunati successori, si che resta à me solamente il carico della messa d'ogni messe la cavata di dette due Comunità in lire sole cinquanta ogn'anno come sopra dico L. - 50:-:-
Che l'Oratorio di detto Oriano resta sotto al Dominio del Curato di Casagho per decreti de predecessori Eminentissimi Cardinali con obligo che si paghi ogn'anno à S. Martino lire cinque al Curato di Casagho pro tempore per ricognitione di detto dominio del Curato sudeto come si trova in filza come sopra et dette lire 5 si pagano sopra del Sagrato di detto Oratorio, fatto quello in coltura che di presente si trova afitato à solito publico incanto all'Illustrissimo Signor Conte March Antonio Origo di Toricella sempre pagati à me Curato dal sudetto ogn'anno L. - 5:-:-
Che in detto Oratorio non possi celebrarvi verun Sacerdote senza il consenso del Curato di Casagho, come infatti per che ne fù inobediente obligò il Superiore sospendere detto Oratorio come si vede in filza delle nominate Scriture.
Che la Comunità di Cizanò pagha ogn'anno da se stessa mettà à Pasqua di Resuretione et l'altra à S. Martino lire 16:-:-
Lire 239:15:-
Che in questa Chiesa Parrocchiale vi si trovano diversi legati come segue
Legato del quondam Bernardino Zappa di messa quotidiana, eccetto il venerdì all'Altare della B. V. del Carmine, come si vede dal di lui Testamento, come sta reposto in detta filza
Legato del quondam Santino Origone d'una messa la setimana all'Altare Maggiore come si vede dal di lui Testamento posto in un sachetto in Sacrestia come sopra
Legato del quondam Presbitero Matheo Brambilla d'un officio annuo di messe otto in perpetuo posto sopra de beni posti nel loco del Rosel al quale satisfa di presente Gio: Battista Corno possessore di detti beni.
Legato annuo in perpetuo di doi officij di messe otto per caduno del quondam Pietro Zappa sopra de beni di Treoncino di presente posseduti dalli Signori Fratelli Ber.. di Corte Nova, come dal di lui testamento in filza come sopra.
Legato del quondam Marchion Zappa di messe sette annue in perpetuo sopra de beni detti il S. Salvatore posti nel teritorio di Treoncino, non trouandosi però nelle scriture della Chiesa il suo testamento, nulladimeno di presente posseduti detti beni dall'Illustrissimo Signor Conte Nicolò Maria Visconti satisfa à detto legato, come anco, ad altro lasciato dal detto Zappa di stara quatro formento convertito in pane da distribuire ogn'anno alli habitanti in detta Comunità di Casagho solamente a quali legati satisfa dico prontissimamente il nominato Illustrissimo Signor Conte.
Che si trovano in questa Sacrestia Calici sopra adorati con sue patene una de quali si stima d'argento sopradorato, calici numero tre con sue borse nelli diversi colori corporali pianede di tutti li colori tutti frusti, rotti eccetto una novella di bontà et due di color nero da morti, de quali due, una nuova et un'altra di spolino bianca posta in una scatola donate per mera liberalità et pietà dalla Illustrissima Signora Contessa D. Teresa Modrona Visconti per uso di questa Chiesa.
Camisi numer quatro de quali uno horifico con pizo alla mano donato dalla sudetta Illustrissima Signora Contessa e più vi si trovano altri mobili diversi frusti, come sarebe palli di colore diversi et altre cose appartenenti al servitio de Divini Officij, et due pisside sopra adorate et tutto ciò è posto quivi il presente Curato con intentione d'esser compatito da chi li sucederà in questa Cura per me fatale, pregandoli da Dio sempre più magior quiete alli medemi racomandando alla pieta de medemi che da Dio otengono à questo debole Curato l'eterna quiete all'Anima mia fratanto le mie ossa riposano nel sepolcro fatti in polvere.
Ita est ego P. Annibal Nava Rector Parochiae huius
(Nota asul margine sinistro della prima pagina: circa il pagamento l'anno si considera da S. Martino all'altro S. Martino; e non già da Genaro a dicembre; onde alli undici novembre giorno di S. Martino vescovo termina l'anno ed il giorno decimosecondo comincia l'anno nuovo circa l'annua entrata, così essere senza nessun dubbio ho ritrovato Io P. Pietro Antonio Bianchi Curato di Cassago che sono venuto a questa Cura l'anno 1766)