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1711: Vassalli

Il seicentesco Palazzo Vassalli a Cremella

Il seicentesco Palazzo Vassalli a Cremella

 

 

19 settembre 1711

Carta di sposalizio fra Don Pietro Vassalli e Donna Michela Verasteguì

 

Archivio Visconti-Modrone, Fald. M-6, Lettere di mons. Filippo Pirovano Auditor di Rota, 1636-1639

 

 

 

Nel nome di Dio Amen

Sappiano quanti vedranno e leggeranno questa carta di Sposalixij ò sia Capitoli Matrimoniali, come per ragione del matrimonio, che mediante la Volontà di Nostro Iddio Giesu Christo, e per il suo Santo Serviggio, e della sua Benedettissima Madre Santa Maria sempre Vergine, si è trattato, e conchiuso tra il signor Don Pietro Vassalli Cavagliere della Guardia del Corpo della reale Maestà del Ré Nostro Signore don Carlo terzo, che Dio guardi, figlio legitimo, e naturale di don Francesco Vasalli, e di donna Cattarina Vassalli e Galliccioli Jugali defonti naturali rispetto al detto don Francesco della Città di Milano, e detta Donna Cattarina Vassalli, e Galliccioli di Bergomo Stato di Venezia per una parte e la Signora Donna Michela talariaga, e Verastaghi vedova lasciata del fù Sig. Don Pietro Talariaga Cavagliere dell'Ordine di Santiago abitante prima nella città di Madrid e nel giorno della sua Morte nella città d'Igualda Vescovado de Vique principato di Cattalogna, figlia legittima, e naturale del Signor Don Giuseppe Derastagur Cittadino della Città di Victoria della Provincia di Alana regno di Castiglia, e della Sigonra Donna maria Casilda Verastegur, y Ladaruxi Jugali defonti per l'altra parte, Per causa di qual matrimonio ambe le dette Parti hanno fatti firmati e giurati li Capitoli e Patti Seguenti.

Primieramente la detta Signora Donna Michela Talariaga e Derastegur constituisce in dote per Matrimonio, e per Capitale riconosciuto al detto Signor Don Pietro vassalli mediante la Divina Grazia suo futuro Sposo, in una parte millecento trentanove Doppioni d'oro di Spagna con differenti Gioie d'oro, Argento, Diamanti, Perle, e altre pietre preziose in detta somma, e quantità stimate, ed appreziate, difusamente menzionate, et espressate nell'Istrumento ed Atto di stima, e valutazione di commune consenso delle dette Parti fatta da Raffaele estense orefice, e Tomaso Ramy Gioelliere Cirradini di Barcellona stimatori, e Periti dalle dette Parti per l'effetto sudetto del presente giorno ed avanti rogato dal Notaro infrascritto.

Tutte le quali Gioie, Perle, e Pietre pretiose il presente giorno d'oggi offerisce consegnarli per reale ed effettiva consegna in presenza del Norato, e Testimonij infrascritti = E di un'altra parte constituisce in dote inestimatamente per patto così convenuto e concordato, tutto quello che le appartiene, e potrà cavare dell'Eredità, e Beni del detto Signor don Pietro Talariaga suo primo Marito per causa di quelli mille doppioni, che dalli detti suoi Genitori gli furono dati in dote, quando contrasse il Matrimonio con detto signor Don Pietro talariga suo primo Marito, e che ella constituì in dote à questo nel tempo del contratto di detto Matrimonio, la qual constitutione fà con conditione, che tutto quello che detto Signor Don Pietro Vassalli riscuoterà, Le faccia il Confesso di pagamento, e parimenti conditione, che li figlioli del primo matrimonio abbiano in detta dote di detti mille doppioni la parte ò portione, che gli spetterà secondo le Leggi di Castiglia, dopo della morte della detta Signora Constituente, Volendo che detto Don Pietro Vassalli suo futuro Sposo, riceva, riscuota, e possieda la detta sua Dote, e Li utili della medema faccia suoi proprij durante frà essi il presente matrimonio, per li carichi, che per ragione di quello deve portare e sostenere.

E detto matrimonio finito, ed estinto ed in qualunque tempo ò occasione, che abbia luogo la restituzione di dote di detta Signora Donna Michaela Talariga e Derastaguì e suoi successori abbiano e riescano salva, e sicura la proprietà di detta sua Dote senza contradizione del detto Sig. Don Pietro Vassalli, e de suoi successori, ed altresì fà e firma detta Constitutione dotale, con cessione e mandato di tutte le ragioni, e azioni, constitutione di Procuratore come in cosa sua propria, clausola di notificazione ed intima, ed altre più utili, e necessarie solite per sè in simiglianti: Promettendo e giurando corporalmente, e solemnemente à Nostro Signor Iddio Giesù Christo e alli quattro suoi Santi Evangelij aver per ferma e valida la presente Constitutione dotale, e contro d'essa non fare, ne venire per nissuna causa ò ragione, Rinunciando à qualonque Leggi ò diritti, che in uesto contradicano.

Di più il detto Signor Don Pietro Vassalli per la presente carta e capitolo roga, che accetta la detta Scrittura, e carta di Constitutione dotale à questa antecedente e come in quella si contiene in dote e matrimonio, e per Capitale riconosciuto della detta Signora S. Donna Michela Talariaga e Derasteguì mediante la Divina Grazia sua futura sposa e per la presente, e per patto così tra dette Parti convenuto, e concordato, roga, che dà e constituisce in aumento di dote alla detta Signora Donna Michela Talariaga sua futura Sposa trè mille reali da otto, Qual aumento di dote le fa con la conditione, che se detta Signora Donna Michela Talariaga e verasteguì sua Sposa morisse senza figlioli legittimi, e naturali, e del presente Matrimonio procreati (Lo che Dio non permeta) in detto caso possa disporre e fa sua libera volontà di tutti li detti trè mille reali da otto, se però morisse con tali figlioli legittimi, e naturali e del detto presente matrimonio procreati abbia da disporre in favore di quelli secondo le Leggi Municipali dello Stato di Milano, La qual Dote ed Aumento di Dote le salva e assicura, e consegna sopra tutti li suoi beni, e regioni, e mobili, ed immobili presenti, e futuri, Promettendole restituir detta Dote nella conformità che consterà averla ricevuta, e soddisfarla detto Aumento di Dote (salva la conditione detta di sopra) in ogni caso, tempo, ed occasione, che abbia luogo la restituzione di detta Dote, e pagamento dell'Aumento, senza dilatione ne scusa alcuna, con la restituzione di tutte le spese, e danni, che per Ragione di quanto sopra la detta Signora Donna Michela Talariaga e derasteguì sua futura sposa, e li suoi patiranno, ò spenderanno, Obbligando per tutto ciò li suoi Beni, e ragioni mobili, ed immobili presenti, e futuri, con tutte le rinoncie, e sommissioni necessarie dovute, ed appartenenti e con solenne Giuramenti diffusamente.

Le detti parti lodarono, approvarono, e ratificarono li precedenti Capitoli, e ciascuno d'essi, come ne medemi si contiene ed acconsentirono che di essi, e ciascuno di essi, e come meglio conviene alle Parti, si cavino qualunque Copie Autentiche liberamente, e senza Ordine di Giudice, ne citazione della Parte, E così dette Parti lo rogano avanti Giuseppe LLboet Notaro reale Cittadino di Barcellona in luogo e come sostituto dell'infrascritto Notaro nella presente Eccellentissima Città di Barcellona il giorno diecinove del Mese di settembre dell'Anno millesettecento undici,sendo presenti per Testimonij per le sudette cose chiamati e rogati l'Illustrissimo Abbate Don Gio: Battista Finali residente in Barcellona, che afferma conoscere li detti contraenti, e Francesco Gari negoziante Cittadino di Barcellona.

Mobili Cpsì lo approva il Notaro infrascritto:

Sottoscritto col suo tabellionato avanti = Segnale di me Giacomo Villanquer per Autoritate Apostolica, e reale Notaro publico e Notaro Collegiato della presente Eccellentissima Città di Barcellona, che la presente Scrittura publicamente ricevuta questo giorno mese ed anno detti di sopra, ho segnato Testimonio di Verità.

nel Nome di Dio Amen = Sappiano quanti vedranno e Leggeranno questa Carta di Pagamento, come don Pietro Vassalli Cavaglier della Guardia del Corpo della reale Maestà del Re Nostro Signore Don Carlo Terzo (che Dio guardi) confessa, e rogo, che hò avuto, e riceuto dalla Signora Donna Michela Vassalli, e Verasteguì avanti Talarriaga mia Sposa per parola di presente, e per il matrimonio e capitale riconosciuto della detta Signora Donna Michela mille cento, e trenta nove doppioni d'oro di Spagna, che in una parte con differenti Gioie, o cose d'oro, argento, perle, Diamanti, ed altre Pietre preziose in detta somma, e quantità stimate, ed appreziate diffusamente menzionate nell'Istrumento, ad Atto della stima di commune consentimento delle parti fatto da Raffaele Estene Orefice e Tommaso Ramis Gioielliere Cittadini di Barcellona Stimatori dalle dette parti nominati, e per l'effetto sudetto il giorno d'oggi, ed avanti di questo ricevuti in presente dal Notaro infrascritto, che tra le altre cose mi ha constituito, come consta in altro delli Capitoli matrimoniali tra detta Signora Donna Michela Vassalli, e Verasteguì avanti Talariaga e me sudetta rogante firmati, e giurati in potere del Notaro infrascritto il giorno presente, ed avanti di questo = Il modo della consegna di dette gioie, cose d'oro, Argento, Perle, diamanti ed altre Pietre pretiose, e che quelle hà avuto, e ricevuto per reale, ed effettiva consegna, che mi ha fatto in presenza del sostituto del Notaro e Testimonij nominati d'abbasso.

Ed in fede di ciò dico, che rogo la presente Carta di pagamento avanti di Giuseppe Llobet Notaro reale Cittadino di Barcellona come sostituto del Notaro infrascritto nell'Eccellentissima Città di Barcellona alli diecinove del Mese di Settembre dell'Anno della nascita di Nostro Signore Iddio Giesù Christo millesettecento undici, essendo presenti per Testimonij per questa cose chiamati e rogati l'Illustrissimo Abbate Dottor Don Gioanni Battista Finali residente in Barcellona, qual afferma conoscere detti contraenti e Francesco Pari negoziante Cittadino di Barcellona.

Sottoscritto col suo Tabellionato avanti = Sex quale di me Giacomo Villariquer per Autorità Apostolica, e Reale Notaro pubblico Reale Collegiato della presente Eccellentissima Città di Barcellona, che presente pubblica Scrittura in mio potere ricevuta il giorno, mese, ed anno sudeti hò segnata e chiusa in Testimonio di Verità.

 

 

Pietro Vassalli

Il nobile Pietro Vassalli possedeva vari terreni a Cassago per un totale di 45 pertiche, secondo quando descritto nel Catasto Teresiano del 1721-1724. Nel 1732 diventò feudatario di Cremella. La nobile famiglia Vassalli, già insediata a Cremella nell'omonimo Palazzo, acquistò nel 1788 la struttura del monastero ed i terreni annessi. A inizio Ottocento i Vassalli vendettero le proprietà alla famiglia Kramer, industriali nel settore delle manifatture di cotone che nell'area dell'ex monastero insediarono un nuovo cotonificio. Palazzo Vassalli era la casa del possidente principale del paese quando nel monastero vi era ancora la presenza di monache. La sua struttura si fa risalire al 1600 e presenta elementi decorativi in pietra lavorata di valore architettonico.