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1724: Pirovano eredità

Il palazzo Pirovano dopo le ristrutturazioni del Settecento e Ottocento

Il palazzo Pirovano dopo le ristrutturazioni del Settecento e Ottocento

 

 

1724

Linee ereditarie della nobile famiglia Pirovano

 

Archivio Visconti di Modrone

 

 

 

Gio:Batta nel suo testamento istituisce heredi universali Francesco e Filippo suoi figlij con il vincolo di fideicomisso apostavi la clausola Socciniana e la clausole volgarmente pupillarmente et per fideicomisso. Prima sostituzione a favore de maschi et discendenti legitimi de detti figlij colla reciproca de linea a linea senza primogenitura. Seconda sostituzione a favore de discendenti legittimati in dispetto a favore de naturali in modo che tutta l'heredità pervenghi in un solo con ordine di primogenitura cioè in caso de legittimati et naturali.

Terza sostituzione a favore delli figlioli maschi delle femmine discendenti dal ultimo gravato nella eredità legittimo o legittimato o naturale con ordine sempre di primogenitura.

Quarta sostituzione a favore delli figlioli maschi delle femmine discendenti dal ultimo gravato nella eredità legittimo o legittimato o naturale con ordine sempre di primogenitura.

Quinta sostituzione verba textus e dopo finita la linea di dette femmine discendenti da detti miei figlij pervenghi detta mia eredità ne figlioli maschi legitimi et come sopra della Contessa Giovanna Pirovani Modrona maritata nel signor Conte Antonio Modrone et successivamente ne suoi discendenti maschi legitimi et come sopra sino in infinito con ordine di Primogenitura in modo che tutta la mia eredità pervenghi nel primogenito con obligo di farsi nominare della Parentela de Pirovani sino in perpetuo et in mancamento del Primogenito nel secondogenito per ordine di primogenitura et successivamente de grado in grado sino in infinito.

Morì nel 1650 Gio:Batta Testatore, nel anno 1663 morì Francesco figlio intestato et senza figlij, morì nel 1658 Carlo Nipote senza figli, morì Filippo senza figli et ultimo della linea con Testamento a favore di Teresa con fideicomisso a favore de soi figlij nel 1673. Giovanna era vedova d'anni 50: incapace verisimilmente a produrre figli maschi la sua figlia Teresa aveva anni 12 et non si maritò nel signor Conte Nicolò Visconti che l'anno 1684. Donna Teresa produsse alla luce più maschi cioè li viventi.

Hora nasce la disputa: Carlo secondogenito pretende l'heredità di Giovanni avo di Teresa sua Madre come di ragione primogeniale ad esclusione di Alessandro primogenito per essere in sacris essendo per giudicio del Testatore esclusi di qualunque li ecclesiastici et ad esclusione di Filippo per essere ultimogenito, però Filippo l'impugna adducendo esser caduto il fideicomisso disposto da Giovanni per la non esistenza de figlioli maschi di Giovanna sua figlia chiamati, si cerca pro dei veritate la solutione delle seguenti dubitationi.”

La questione ereditaria fu il maggiore problema che afflisse gli eredi Pirovano. Moltissimi documenti ne parlano e ricostruiscono gli episodi principali, le controversie, gli esposti, le liti, le genealogie e anche gli accordi. Si parte sempre dal 1581 con fedecommesso di Francesco Pirovano, le cui clausole, che secondo la mentalità di quel secolo privilegiavano la linea maschile, furono all'origine di tutte le controversie che nacquero quando mancarono i primogeniti non furono figli maschi.

“Nelle osservazioni fatte sopra la sussistenza del fedecomesso del S. Gian Francesco Pirouano del 1581 come di altro in strumento 1551 assegnatosi all'heredità di mons. Filippo Auditore di Rota la sua rata parte in f. 6000, e da altri riflessi risultanti da altre congetture,e recapiti dimostranti che il sudeto fidecommesso sussisteva che non si pone indubio però ne figlioli maschi,e loro descendenti, ma non già questo continua nelli discendenti di quelle femmine che non sono espresse del di lui Testamento 1581 che ne sia il vero dopo essere stato dal Sig. Marchese Filippo Pirouano e successivamente dalla Sig.ra Donna Teresa madre de SS. ri Conti Fratelli Visconti pretesa il rilascio di questa parte de beni che possedevano le SS.re sorelle Pirouane delli Sig. ri Conti Anguissola e Marchesi Busca e mentre le sodete parti contendevano frà loro, Compare il Sig.Capitano Marc'Antoni Pirouano descendente in linea masculina del Signor Gio:Batta Pirouano figlio del Sig. Gaspare uno de figli del Sig. Gian Francesco per mezo del Sig. Dottore Branchaleone pretendendo li due Fedecommessi del detto Gian Francesco, e di Gaspare, dalli detentori de beni sodeti, con che ogni una delle sodeti parti dovettero pensare a casi loro finche fù fatto compromesso nel Sig. Avocato Trenta nel quale sentenziò che li SS.ri Conti Anguissola, e Busca pagassero al soddeto Capitaneo Pirouano, L. 30000 per causa del Fedecomesso del Sig. Gaspare Avo delle dette sorelle, dichiarando che sopra il fidecommesso non veniva la diposizione del detto Gian Francesco con che non indice prova per la sussistenza del medesimo fedecomesso e proseguendo la Transazione trovasi fissato per massima due terze parti della sostanza di Gian Francesco alli eredi della Sig.ra Contessa Teresa Modrona Visconti et alli Sig. Conti e marchesi Anguissola e Busca l'altra terza parte, e ciò ad effetto per qualunque evento della suscitata petizione del detto Sig. Capitaneo Pirouano sapesse regolarsi e finalmente le lire 46000 pagate dalli eredi della detta Donna Contessa sono particolarmente a contemplazione delle L. 15672:5 dovuti al Sig. Gaspare per parte de beni di Cassago con l'interessi al 5 per cento i664 in avanti, e per certe pretensioni sopra beni di Cassino, per L.4000 imprestate al Sig. Marchese Gio. con l'interessi di molti anni in ragione di L.4 per Cento più per L. 1161:6:9 per cessione fatta contro Pietro Paolo Rognone, più L. 778 in una parte, et in altra L. 1800. Certi Vignarchi e bandite dalli atti altresi apare la pretensione delli 2 fideicomissi ciò si risponderà con forti ragioni, ma con il mezzo della transazione del 1724 rogata dal Sig. Dottore Gio. Franceeco Stellari adi 11 Marzo mediante il suddeto pagamento furono terminate tutte le sudete controversie.

Nelle due rinunzie fatte dal Sig. Capitaneo Marco Antonio Pirovano e dopo del tenente Pirovano suo Figlio con l'intendimento del unico figlio del medemo con dispensa del Eccellentissimo Senato, et aprouazione apare la rinuntia del sodeto Capitaneo per Instrumento del 1691 adi 12 marzo rogato dal Sig. Dottore Giuseppe Gattoni, che essendosi consultato con suoi SS.ri Avocatti Confidenti pro veritate gli habiano detto, che non li Competeva alcuna ragione contro il fedecomesso del Sig. Gian Francesco rinunziando alla Petizione fatta sucessivamente il Sig. Tenente dopo la morte del suo Sig. Padre ripropose la petizione, é pretensione contro li heredi della sudeta Sig. ra Contessa e mediante una cartolina che in monete del Banco di S.to Ambrogio é di L.10300 che in monete corrente, e poco più della metà che il Sig. Conte Nicolò Padre de SS.ri Conti fratelli Visconti gli haueva dato per sostentare in parte due figli del suddeto Sig. Tenente cioé un maschio, et una femina con una condizione che non si potesse esigere li frutti se non da detti figlij, e stretissima proibizione del alienazione, e finalmente riservatosi il dichiarare in qual causa dovesse cedere, con considerando detti Conti Fratelli Visconti che con acconsentire alla premura del sodeto Sig. Tenente per alienare detta Cartella non gli faceva alcun benche minimo Pregiudizio hanno aderito, e con questo esso Sig. Tenente con suo Figlio, e dispensa ha fatto ampla rinuncia alla sodata Pretensione del Fidecommesso del Sig. Gian Francesco come apare diffusamente dal Instrumento 1733 adi 2 ottobre rogato dal signor Dottore Carlo Raimondi Bolla.”

Una ulteriore accuratissima cronologia delle transazioni dell'eredità Pirovano risale al 1724 circa quando sembrano concludersi le dispute con il ritorno dell'asse ereditario ai discendenti del marchese e questore Gio:Batta.

“Somario cronologico della cosa contenuta nella Transatione 1724 rogata da Gio:Francesco Stellari li 11 marzo detto anno con l'avertenza che li foglij citati non corrispondono all'esemplare del signor Conte Carlo.

1581.6.settembre: Particola del Testamento di Gio:Francesco Pirovano Seniore rogato da Gio:Batta Carinatto e Gerolamo Burigozzo.

1595.1.Julij: Divisione dell'eredità del sudeto Gio:Francesco fatta dalli cinque suoi figlij per scrittura manugrafaria.

1608.3.settembre: Ratificatione della sudetta divisione per In strumento rogato da Gerolamo Burigozzo.

1618.12.Maggio: Per la morte ab intestato dal cavaglier Giulio Dominico Pirovano altro de Fratelli seguì la divisione della di lui eredità per In strumento rogato dal detto Burigozzo.

1618.7.Marzo: Testamento del signor Bartolomeo Pirovano altro de Fratelli rogato da Gio:Antonio Licino.

1630.26.Luglio: Codicillo del sudeto Bartolomeo rogato da Giuseppe Rovelasca.

1631.26.Luglio: Per la morte del detto Bartolomeo altro Fratello, seguì la divisione della di lui eredità per in strumento rogato da Vincenzo Castiglione.

1632.10.Luglio: Vendita fatta da Gaspare Pirovano al fratello Questore Gio: della sua portione d'acqua che si estraeva dalla Roggio Benzina per il Bocchello del Pobbione nel prezzo di n. 4 per oncia rilevanti in tutto L. 10625 per in strumento di detto Vincenzo Castiglione.

Di poi morì Gasparo altro Fratello lasciando eredi il Capitan Gio:Batta bandito capitalmente, Lodovico Canonico Ordinario et il dottor Collegiato Carlo, con sostitutione per testamento rogato da Matheo Croce li 20 settembre 1625.

1640.9.Agosto: Testamento di Filippo Auditor di Rota altro Fratello lasciando erede Filippo Juniore Nipote per testamento rogato da Marco Busca Romano.

Di poi morì il Questore Gio:Pirovano, lasciando l'Abate Francesco, il marchese Filippo e Gioanna maritata nel Marchese Antonio Modrone, non pagati li debiti verso li eredi di Gasparo, alionde si sa esser morto li 4 agosto 1651.

1658.24.Settembre: Testamento del signor Carlo Pirovano nel quale erano colate le portioni del Capitan Gio:Bapta e del Canonico Ordinario Lodovico suoi fratelli lasciando eredi Costanza Anguissola e Margarita Busca figlie rogato da Dominico de Lazaris.

1659.20.Marzo: Per la morte del detto signor Carlo Pirovano l'Abate Francesco Pirovano figlio del Questore Gio: ex persona propria mosse querimonia alle sorelle Piovana cioè Anguissola e Busca per l'eredità si procedente dall'Avo Gio:Francesco Seniore, come da Gaspare loro Avo per i Testamenti o enunciati in virtù di che dimisero dal loro credito L. 10799 e L. 6732 per beni alienati dalla Primogenitura Triulza oltre due altri redditi per In strumento di Transatione delli Signori Avocati Stampa e Parasaco rogato da Carlo Bernascone.

1663: morì l'abate Francesco Pirovano e successe il marchese Filippo di lui fratello cum benefitio legis, alonde si sa che morì l'anno 1663 e che il Marchese Filippo era a Roma in Prelatura.

1666.8.Febbraio: Petizione delle sorelle Piovana Busca et Anguissola coram Senatu verso il signor Marchese Filippo Pirovano nella navatina della quale vi è la descitione delle portioni toccate a Giulio Domenico, a Bartolomeo, ed a Filippo Auditor di Rota, come a fol. 13, nella dimanda poi fra le altre cose pretensioni vi è quella di conseguire la metà del fideicomisso dell'Auditor di Rota saltem a die interpellationis 18 dicembre 1643. Et altra di conseguire li interessi sopra le L. 15000 residuate nel Laudo Stampa e Parajacco, et altra di L. 4000 sovenuta da Carlo Pirovano al Marchese Filippo per In strumento del 17 luglio 1654 rogato da Vincenzo Castiglione.

1666.8.Febbraio: Eccezione del Marchese Filippo Pirovano contro le sorelle Pirovano in cui ab exemplo del convenuto col Marchese Francesco Pirovano nel Laudo Stampa e Parajacco pretende anch'esso L. 10295 oltre li due redditi, altro di L. … et altro di L. …. E risponde a tutte le altre pretensioni delle sorelle, et infine per modo di reconventione pretende tutta la sostanza pervenuta alle sorelle Pirovane in virtù del testamento del Gio: Francesco e Gasparo Padre e Filio Pirovani.

Si fa mentione che a Costanza successe il conte Carlo Anguissola, a Margarita successe Ludovico e Carlo Busca ed al Marchese Filippo Pirovano successe la contessa Teresa Modrone Visconti.

1691: Comparse il Capitano Marco Antonio Pirovano abbatico del Capitan Gio:Batta bandito figlio di Marcello, quale con il sentimento delli Avvocati rinunciò alla pretensione del Fideicomisso di Gio:Francesco Pirovano Seniore e trasferì nella Contessa Teresa Modrone Visconti qualunque sua ragione, si quare per In strumento del 12 marzo 1691 rogato da Giuseppe Gattone.

1691.27.Settembre: Laudo del signor Avvocato Trenta tra il sudetto Capitano Pirovano e li consorti Busca ed Anguissola, in cui fu dichiarato lire 35000 dovute da detti consorti al detto Capitano Pirovano, con che il medesimo trasferisse in detti consorti la ragione di ripetere dalla Contessa Teresa Modrona Visconti le L. 10790 pervenute al Marchese Francesco dal Fideicomisso di Gio:Francesco e Gasparo per laudo Stampa e Parasacco 1659.

1720.29.Genaro: Sentenza del Senato riferente il signor senatore subrogato al senatore Coxa doversi stare alla Transatione del 1691, atteso l'impugnatione del detto Laudo fatto per parte del fu detto capitano Pirovano e dalla Contessa Teresa Modrona Visconti unita a detto Capitano Pirovano nella impugnatione del Laudo e Transatione.

1723.13.Settembre: Transatione tra li Signori Conte Nicolò e Figlij Visconti attesa la morte della Contessa Teresa e li Signori Consorti Busca ed Anguissola, per opera del signor Avocato Fiscale Giuseppe Antonio Parini, in cui fu stabilito due de le 3 parti della sostanza del signor Gio:Francesco Pirovano Seniore ritenuti anche li due redditi altro di L. 10666:13:4 sopra la farina del Sale ed altro di L. 1360 sopra il dazio della mercanzia con che detti Signori Visconti debbono pagare ne tempi assegnati 46000 L. quali detti Consorti Busca ed Anguissola di L. 10799:15 quali detti consorti Busca ed Anguissola dovevano pagare in somma maggiore al signor Gio:Batta Pirovano figlio del Capitano Marc'Antonio in virtù della Transatione 1691 come per In strumento 29 luglio 1722 rogato dalli Notari Lima e Posca. S'averte che a fol. 37 per equivoco è stato messo parole Contessa Teresa Modroni Visconti Nipota et Eredi del fu signor Marchese Gio:Questore Pirovano.

1724.11.Marzo: nella disposizione di detto In strumento si ratifica de verbo ad verbum la transatione seguita tra li signori Conti Nicolò e figlij Visconti e li Consorti Busca et Anguissola fatta gli 13 settembre 1723 per opera del detto signor Avocato Fiscale Parini.

E si avverte corretto l'equivoco che la Contessa Teresa Modroni Visconti sia Nipote et erede del marchese Gio:Batta erede del Marchese Filippo Pirovano figlio del detto Marchese Questore Gio: per In strumento rogato dai signori Giuseppe Lima et Gio:Francesco Stellati detto giorno et anno