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1756: CONVOCATO DEL 28 APRILE

La tomba del Conte don Francesco Antonio Visconti Pirovano nella nuova chiesa parrocchiale

La tomba del Conte don Francesco Antonio Visconti Pirovano

 

 

28 Aprile 1756

CONVOCATO della Comunità di Cassago

 

Archivio parrocchiale di Cassago, cartella n. 3

 

 

 

Cassago 1756 circa 28 aprile alle ore 23

Essendosi a istanza del Console e Sindaco e delegati di questa Comunità fatto esporre alla Pubblica Piazza sotto il giorno 26 corrente un avviso invitatorio a tutti i Capi di Casa per che intervenissero in questo giorno, per trattare sopra l'affare che qui sotto si descriverà, e come dalla stessa cedola invitatoria, ed essendo stati nel giorno 27 resi notiziosi, ed avvisati tutti i suddetti Capi di Casa per come sopra col mezzo del Console stesso portatosi nelle rispettive case, finalmente dopo triplicato suono di campana fatto in questo giorno come il solito per detta Convocazione e così: Convocati e congregati tutti i qui sotto descritti, quali sono intervenuti sopra la pubblica Piazza secondo le consuetudini e con l'assistenza di me sottoscritto Cancelliere delegato Francesco Antonio Balsamo quali sono i seguenti:

 

1. (Cassago) Domenico Sangallo

2. Giuseppe Motta

3. Andrea Caccia

4. Giuseppe Mapello console

5. Antonio Caglio Sindaco

6. Aquilino Riboldi

7. Giovanni Antonio Caccia

8. Rocco Rovello

9. Gervasio Brambilla

10. Filippo Cazzaniga

11. Giovanni Nava

12. Ambrogio Viganò

13. messer Pietro Antonio Confalonieri

14. Gasparo Cazzaniga

15. Antonio Maria Radaello

16. Giuseppe Ratti

17. Giuseppe Camesasca

18. Luca Villa

19. Pietro Caccia

20. Tomaso Ghezzi

21. Francesco Ratti

22. messer Giovanni Caglio

23. messer Giacomo Caglio

24. Giovanni Colzani

25. Cesare Antonio Confalonieri

26. Francesco Mapello

27. Mauro Giusano

28. Gerolamo Cazzaniga

29. (Zizzanorre) messer Giovanni Pirovano

30. Giovanni Battista Viganò

31. Carlo Valli

32. (Oriano) Antonio Rovelli

33. Motta detto il scianchino

34. Giuseppe Antonio Gallo

35. Giuseppe Pirovano

36. Paolo Redaello

37. Domenico Rigamonti

38. Giovanni Consonni

39. (Tremoncino) Benedetto Fumagallo

40. Benedetto Fumagallo q. Pietro

41. Paolo Radaello

42. Francesco Dongo

43. Pietro Antonio Mambretto

44. Bernardo Filigura

45. (La Chà) Paolo Fumagallo

46. (La Costaiola) Paolo Penati

47. (La Costa) Clemente Redaello

48. (Campi Asciutti) Alessandro Colzani

49. Carlo Antonio Pozzoli

50. Antonio Tagliabue Ortolano

 

Quali sono e passano il numero di due terzi di età maggiori. Propostosi da Antonio Caglio come dopo longo serio discorso per lo spazio d'un anno e più sij riuscito mediante l'intercessione di diverse persone pie e confidenti quali hanno trattato con l'Illustrissimo signor Conte don francesco Antonio Visconti Pirovano per una parte e con gli Officiali di questa Parrocchiale per l'altra, per la conciliazione della Nuova Fabbrica d'una Chiesa tanto necessaria, con annessa sua casa Parrocchiale mediante Cambio che più diffusamente resta descritto e delineato anche per disegno, quindi fà d'uopo esaminare e stabilire ciò che più convenga per l'esecuzione della medesima proponendosi il seguente progetto.

Che il Signor Conte suddetto si offre a dare a cottesta Chiesa Parrocchiale e Comunità il sito di sua propria ragione lavorato dal Baldino di circa pertiche 7 per formare detta nuova Chiesa, Cappelle e Sagrestia e i suoi comodi, e di più la Casa detta della Torre per l'abitazione del Signor Curato, riservata però in parte da separarsi e ciò a titolo di cambio con la riserva di passare alla Stipulazione di detta convenzione ogni qualvolta piaccia a cottesti communali, e venga fatta delegazione con ampia autorità in due dei medesimi per trattare e concludere con il suddetto Conte in valida forma, e con tutti quei patti che resteranno convenuti che la Comunità o sieno i componenti della medesima dovranno a titolo di cambio come sopra cedere e dare in propria ragione al detto Signor Conte tutto il sito della Chiesa presente e Casa Parrocchiale, Ortajolo e Piazza con le reciproche ragioni il tutto demolito a spese di detta Comunità nel termine d'anni quattro prossimi futuri lasciandosi dal detto Signor Conte per la sua equità tutti i materiali, ferramenti e legnami di detta Chiesa e casa vecchia per la costruzione della nuova chiesa, ben inteso però che il sito demolito debba essere spurgato di qualunque rottame, terra e altro a spese della medesima Comunità dovendosi lasciare intatto il solo sito della sala con suoi superiori e scala e cantina che presentemente serve al signor Curato per comodo a dominio dello stesso Signor Conte in maniera tale che questi non si possano demolire se non con speciale licenza del Signor Conte suddeto e come più ampiamente si spiegherà nella scrittura che in seguito si dovrà fare fra le parti suddette quando si sia corso al menzionato scambio, che però è stato unanimemente approvato ed accordato che si faccia detto cambio, concedendo la facoltà ampia e generale ai signori Antonio Caglio e messer Aquilino Riboldi i quali possano cedere, obbligarsi e fare tutto ciò che convenga presso detto Signor Conte per l'esecuzione di detto contratto, incaricando pure i medesimi delegati a dare le grazie al predetto Signor Conte d'una sì pia opera, come altre si possano detti delegati concedere al detto Signor Conte la facoltà di poter ricorrere in nome anche di questa Comunità per qualunque dispensa dal Senato eccellentissimo ed anche della Curia Archiepiscopale se così convenisse e piacesse al detto Signor Conte e tutto ciò a spese di detta Comunità.

Propostasi dal suddetto Antonio Caglio che per l'esecuzione di detta Fabbrica converrà ricorrere alla Curia Archiepiscopale di Milano esibendo il disegno di già fatto dal signor Ingegnere Collegiato di Milano Gian Carlo Besana per detta Chiesa ed esponendo ricorso per l'approvazione di detta costruzione cosicchè faccia dopo vi sij persona, o persone che facciano tutti quei passi necessari ed opportuni. Per ciò sono stati e vengono delegati i signori Antonio Castiglione e il signor Giovanni Girola, i quali con il loro zelo possano fare tutto ciò che convenga per utile anche con l'assistenza del su accennato signor Conte Visconti come Procuratore o sia Protettore di detta Chiesa. Propostosi dal suddetto Caglio, Console e Sindaco come per maggior utile di detta chiesa credersi convenire di passare alla alienazione dei pochi fondi di detta Comunità e Chiesa in parte già dispensati procurandone il maggior utile. Perciò restano delegati il reverendo signor Giacomo Bossi e messer Giovanni Pirovano e Antonio Tagliabue, quali procureranno il più possibile vantaggio, e convenendo passeranno alla alienazione come sopra, conferendo al compratore o compratori ogni ragione e stato con qualunque approvazione o dispensa successiva da riportarsi, quali delegati gli si conferisce ogni autorità come sopra. Propostosi finalmente da suddetto Console e Sindaco che prima della costruzione di detta nuova fabbrica sij spediente e ben giusto darne parte ai signori compratori ed Estimati della Comunità sperando non solo che gradiranno la detta pia opera, ma altresì useranno della loro particolare Carità atteso una tanto necessaria costruzione.

Restano delegati i reverendi signor Parroco pro tempora, il reverendo signor Isidoro Caccia e messer Giovan Battista Viganò, e il signor Antonio Caglio i quali mediante un memoriale di ricorso che faranno stendere si passi presentando agli Estimati, procurando i medesimi delegati di esigere a titolo di Carità qualunque elemosina o di denari o di generi, ponendosi altresì nella Chiesa una cassetta per raccogliere le elemosine per detta nuova Chiesa e fabbrica e animando tutti gli Operaj, Massari e Pigionanti perchè concorrino al detto travaglio per procurarne il permesso dal signor Curato di poter travagliare anche nei giorni festivi per la maggior speditezza, atteso la grande necessità, non potendosi quasi più officiare nella presente Chiesa pregando i menzionati delegati della loro continua assistenza e che possano nelle occorrenze subdelegare altri soggetti capaci in loro compagnia, non mancando di raccomandare specialmente alla carità e pietà del signor Curato, del quale si spera mediante la sua assistenza felice esito.

Io sottoscritto qui presente al Convocato suddetto pubblicato nella pubblica Piazza di Cassago con l'intervento della maggior parte degli Uomini componenti la Comunità di Cassago.

Francesco Antonio Balsamo

Cancelliere Delegato