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1759: Canonica parrocchiale

La Casa Canonica parrocchiale

La Casa Canonica parrocchiale

 

 

31 agosto 1759

Descrizione della Casa Parrocchiale consegnata al parroco don Giuseppe Beretta

 

Archivio parrocchiale di Cassago

 

 

 

Porta grande con spale, arco e soglia di vivo, due ante fodrate e guarnite di chiodi in una delle quali avi il portello con due ase anodate serature e chiave e manetta di ferro, sei ase, sei concavi e stanga di legno con anello e cambre di ferro per chiudere e suseguentemente andito in detta porta qual finisce in un arco di cotto sostenuto lateralmente da due mezze colonne di vivo, con sue base e capitelli asicurati nel muro, soffitto d'asse di pechia portato da nove reffessi di rovere, il tetto nuovo, suolo di rizzo con guide di vivo, alla destra di detto andito avi Pozzo con due gradini e scosso di vivo, e parapetto di muro .... qual Pozzo serve anche in comune mediante divisorio muro, a Giuseppe Motta fittabile dell'Illustrissimo Signor Conte don Francesco Antonio Visconti Pirovano ed alla sinistra di detto andito portina in due ante forate, quatro ase, quatro concavi, cattenazzo alla genovese seratura e chiave e soglia di vivo, qual portina serve d'ingresso alla sala con soffitto d'asse e coperto d'asse a cassetta, due finestre verso strada con sue ferrate di tondino in cinque bastoni in piedi, e quatro al traverso con scosso di vivo, telaro d'invetriate in quatro antini con suoi vetri, due ante con fodrine quatro ase e quatro concavi per cadauna e rampino di ferro al traverso per chiudere in luogo di cattanazzo, altre due finestre verso corte con scossi di vivo, telaro d'invetriate in quatro antini per cadauna con suoi vetri, due ante con fodrine, quatro ase, quatro concavi per cadauna con rampino al traverso come sopra, camino con canna e Torino di cotto, telaro di pietra molera sagomato e soglia di vivo, suolo di tavelle ed alla parte drita di detto camino Portina in due ante con fodrine scalfatte che serve per transitare ad altro luogo terreno con quatro ase e quatro concavi e detta sala è tutta di nuovo fatta.

Corte grande in prospetto alla quale è pogiata al muro un piede di vite con due gambe sopra terra qual si dirama in alto a forma di pergola sostenuta da piccioli legni nel muro in luogo di mensolette. Alla destra entrando in detta corte un ripostiglio sotto scala con uscio in un anta in due traversi due ase e due concavi senza altro e suseguentemente apertura di portina con andito in seguito per ingresso alla scala con soffitto d'asse e reffessi a quadretti con orli rigati e suolo di tavelle in essere, in seguito a detta portina uscio in un anta in tre traversi due ase, due concavi, seratura e chiave, capello vivo e sopra mezza finestra con anta in tre traversi due asse, due concavi senz'altro, qual uscio serve per entrare in cucina con sofitto d'asse e reffessi a quadretto con orli rigatti, suolo de mattoni mediocre, finestra verso corte con scosso di vivo telaro di invetriate in quatro antini con suoi vetri buoni due ante con fodrine, quatro ase quatro concavi e cattenazzuolo a tondio largo 6.

Camino con telaro di vivo sagomato, canna e torino cotto con soglia di vivo in angolo al muro verso corte pietra d'acquarolo sostenuta da spallette di muro con sforo verso corte per scaricare l'acqua, altro uscio in un anta in tre traversi con guide, due ase, due concavi seratura a chiave con ogiolo nel muro quale uscio trasmette all'andito d'ingresso alla scala che asciende alli superiori. Scala in tre andate in numero di venitsette gradini di vivo co' suoi repiani tutta circondata di muro in cima della quale alla destra avi portina in due ante con fodrine quatro ase, quatro convaci, cattenazzo adro alla genovese, seratura e chiave e soglia di vivo, da detta portina s'entra una stanza con soffitto d'asse e reffessi in un somero, suolo di tavelle buono, finestra verso corte con telaro d'invetriata con quatro antini con suoi vetri nuovi due ante con fodrine, quatro ase, quatro concavi, con tavelle di legno. Segue altro uscio in telaro de reffessi d rovere in un anta con foderine, due ase e due concavi serature e chiave dal quale si passa ad altra stanza ivi contigua con soffitto d'asse e refessi in un somero con suolo di tavelle in essere.

Due finestre verso corte con telari invetriate in quatro antini per cadauna con suoi vetri buoni, due ante, quatro ase e quatro concavi per cadauna con tavella di legno e ritornando al ripiano in cima della scala in seramento la quale serve d'ingresso ad altra stanza superiore mediante sporto di vivo ad uso di poggiolo sostenuto da una mensola priva di cimo assicurata nel muro con parapetto di orli di legno a due ordini apogiati ad una colonnetta prive di legno assicurata con cambra di ferro impiombata, da detto poggiolo alla finestra si entra nella stanza superiore al portico con portina in due ante con fodrine, quatro ase, quatro concavi catenazzo alla genovese, seratura e chiave, soffitto d'asse in noce travetti, suolo di tavelle, portina verso strada ad uso di poggiolo con antiporta in due ante intelaiate con suoi vetri nuovi, cattenazzo alla spagnola e cattenazzuolo al piede di deto antiporta due ante intelaiate, sei parpaglioni e concaneti e sso di asse di noce, telaro d'invetriata in quatro antini con vetri nuovi e scuri con quatro parpaglioni e concanetti e tavella di legno e detta stanza è del tutto fattadi novo.

Si disciende dalla sovrascritta scala ed infine dalla medesima alla finestra uscio in un anta in telaro de refessi due ase anodate e manette di ferro per cui si entra al luogo comune con sedile di cotto coperto e sovra coperto d'asse con due ase snodate e balestrera nel muro verso corte per ricevere il lume e fuori di dito muro Cisterna coperta di lastre di vivo e ricoperta di terra in altezza per circa 26 si ritorna nella corte e seguendo alla finestra dell'andito della Porta in seguito alla sala uscio in un anta con tre traversi due ase e due cancani seratura a chiave e dal medesimo si sciende per due gradini di vivo in un luogo terreno o sia stanzino di figura triangolata longa soffitto a tetto con cantili e cottichette a coppi, suolo di terazzo finestra verso mezzogiorno con ferrata a quadretto in cinque pezzi in piedi e sei al tramonto due cancani ed oggiolo nel muro senz'altro di contro alla medesima portina che comunica alla sovrascritta sala.

Rivoltando alla parte di mezzogiorno portico in quatro campi con archi e pilastri di cotto, soffitto a tetto con suoi dovuti legnami de bastardotti, cansili, e cottichetta coperto de coppi, suolo da rottami ed in seguito a detto portico avi stanza con uscio in un anta con guida  due ase due concavi, serratura e chiave con oggiolo nel muro e soglia di vivo, soffitto d'asse mediocre sostenuto da quatro bastardotti, suolo di tavella, finestra verso strada in due ante con fodrine a quatro ase e quatro convaci con tavella di legno senz'altro in angolo alla drita apertura che serve di camino con canno e torino di cotto; fuori di detta stanza avi vicino dalla porta di ponente vi si trova scala che disciende alla cantina con parapetto di muro coperto di lastra di vivo, in dieciotto gradini pure di vivo, uscio in due ante in tre traversi, quatro ase, quatro cancani catenazzo quadro a machietta, seratura e chiave soffitto in volto di cotto, suolo di serazzo, finestra verso corte con ferrata a tondino di quatro bastoni in piedi e due al traverso. Tutti li soprascritti edificij sono coperti di tetto con suoi dovuti legnami e coppi il tutto in ottimo essere, essendo statta detta casa di fresco rimodernata ed abilitata a spese dell'Illustrissimo signor Conte don Francesco Antonio Visconti Pirovano de la qual casa e corte così come sora descritta le fa coherenza a levante la nuova chiesa mediante strada a mezzogiorno, ponente e tramontana lo stesso sucenato signor Conte Visconti, che quanto è in fede.

Cassago questo giorno 31 agosto 1759.

 

Antonio Castigione

 

Io Prete Giuseppe Beretta Curato de Cassago affermo come sopra

Io Antonio Calio Delegato di deta Comunità

Io Aquilino Riboldo Delegato come sopra

Io Giuseppe Caccia cancelliere

 

 

(postilla)

Similiter una copia simile alla sudetta si è consegnata con tutto cio che spiega di Sopra al Successore Paroco dopo del Sudetto il molto Reverendo Signor Don Francesco Ruscone questo giorno 23 Gennaio 1761 e per fede

Io Prete Francesco Ruscone Curato di Cassago

Io Antonio Calio Delegato di deta Comunità

Io Aquilino Riboldo Delegato afermo come Sopra.

 

(postilla)

Io Giuseppe Caccia Sindico di Sudetta Comunità afirmo inoltre al nostro Parroco il Molto Reverendo Signor Don Francesco Ruscone oltre alla già consegnata e ricevuta casa come sopra al presente se gli consegna in abelimento come siegue, cioè un Curletto di legno sopra il Puozzo, con pollisi e Cerchi di ferro, e le sue quatro maniche per cavar lagua, un Uscio di legno novo con tre traversi e orli lavorati attorno, con l'ogiolo, e due asse, due cancani di ferro, Sopra l'andito che và alla scala di Sopra ed anche alla Cucina, con due tellai di legno vetriati, cioe uno Alla finestra che da il Chiaro alla Scala per andare di Sopra alle Camere verso corte al sudetto piano in un antina con quadretti di vetro numero 16. L'altra alla finestra in Cucina verso Corte Sopra luscio di detta Cucina in un anta grande con quadretti di vetro numero 24:

Io Prete Francesco Ruscone Curato di Cassago

1761 = gli 20 setembre Cassago