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1759: CONVOCATO DEL 25 APRILE

La tomba del Conte don Francesco Antonio Visconti Pirovano nella nuova chiesa parrocchiale

La tomba del Conte don Francesco Antonio Visconti Pirovano nella nuova chiesa parrocchiale

 

 

19 agosto 1759

CONVOCATO della Comunità di Cassago

 

Archivio parrocchiale di Cassago, cartella n. 3, Libro dell'Ordinazioni della Comunità di Cassago Pieve di Missaglia per affari spettanti a detta Comunità

 

 

 

Cassago 1756 il 19 Agosto alla mattina

Essendosi ad istanza, ed ordine de Signori estimati e Delegati di questa Comunità di Cassago fatto esporre la Cedola invitatoria alla Pubblica Piazza e Luoghi soliti invitando detti Estimati, e tutti i li Cappi di Casa personalisti componenti detta Comunità per che intervenissero in questo giorno al dito Convocato per trattare delli affari infrascritti, ed essendo statti antecedentemente resi notiziosi, ed avisati per mezzo del Console di deta Comunità qual si è portato nelle respetive case aciò in questo giorno intervenghino doppo il replicato suono di campane d'Oriano osservate le solite formalità ed à tenore delli Ordini Magistrali e della solita pratica.

Convocati e Congregati li qui sotto notatti Signori Estimati Capi di Casa personalisti quali sono venuti in detto Convocato con l?assistenza di mé sottoscritto Canceliere delegato quali sono più di due perti delle tré Componenti detta Comuniutà, e a riserva delli absenti, infermi ed inabili ad intervenire, e sono li seguenti.

Notta de tutti li Signori estimati della Comunità di Cassago Illustrissimi Signori

 

n. 1 Signor Conte Don Francesco Antonio Visconti Pirovano

n. 2 Signor Don GianBattista Costa e per Esso Messer Antonio Tagliabò come da biglietto di procura

n. 3 signor Segretario Don GiamBattista Stampa e per Esso Messer Antonio Caglio come da Biglietto di Procura

n. 4 Reverende Monache di S. Pietro di Cremella, e per Esse il Reverendo Signor Don Giuseppe Bossi in nome del reverendo don Giacomo Procuratore

n. 5 Signor Don Francesco nava in nome anche de suoi Signori Fratelli

n. 6 Signor Don Fisico Gaetano Masnago

n. 7 La Veneranda Scuola di Cassago e per Essa il signor Conte Francesco Antonio Visconti Priore

n. 8 Reverendo Signor Isidoro Caccia per il Beneficio zappa

n. 9 Signor Carl'Antonio Caccia e suo Fratello

n. 10 Signora Paola Fumagalla e per essa Francesco Mapello

n. 11 Messer Antonio Caglio

n. 12 Messer Giuseppe Radaello e per Esso il signor Antonio Castiglione

n. 13 Messer Pietro Antonio Canfalonieri

n. 14 Lucca Villa

n. 15 Benedetto Fumagallo

n. 16 Giacomo e Francesco Caglio

n. 17 Giovanni Caglio

n. 18 Pietro Antonio Mambretti console

n. 19 Signor Don Fisico Masnaga

n. 20 Messer Domenico Sangalli

n. 21 Carlo Giovanni Sangalli

n. 22 Messer Antonio Caglio

n. 23 Pietro Antonio Confaloniero

n. 24 Aquilino Riboldi

n. 25 Signor Carl'Antonio Caccia

n. 26 Eugenio Radaello

n. 27 Giuseppe Motta

n. 28 Andrea Caccia

n. 29 Rocco Rouello

n. 30 Benedetto Fumagallo

n. 31 Gaspare Caccianiga

n. 32 Giuseppe Ghezzi

n. 33 Giovanni Colzano

n. 34 Francesco Camisasca

n. 35 Rocco Ferrario

n. 36 Giovanni Penati

n. 37 Tomaso Ghezzi

n. 38 Giovanni Battista Caccia

n. 39 Giuseppe Colombo

n. 40 Francesco Mapello

n. 41 Giovanni Nava

n. 42 Giacomo Caglio

n. 43 Giovanni Caglio

n. 44 Cesare Confaloniere

n. 45 Luca Villa

 

Oriano

n. 46 Giuseppe Pirouano

n. 47 Francesco Motta

n. 48 Antonio Rovello

n. 49 Paolo Radaello

n. 50 Domenico Rigamonti

n. 51 Gerolamo Mauro

n. 52 Giovanni Consono

n. 53 Giuseppe detto il Barzago

n. 54 Giuseppe detto il Straco

n. 55 Antonio Caglio

 

Zizanò

n. 56 Giovanni Pirovano

n. 57 Giovanni Battista Viganò

n. 58 Carlo Valli

n. 59 Francesco Viganò

 

Tremonzino

n. 60 Antonio Fumagallo dito il Papa

 

Campi asciuti

n. 61 Messer Antonio Tagliabò

 

Cassina della Costaiola

n. 62 Alessandro Colzano

 

Cassina della Ca

n. 63 Paolo Fumagallo

 

Si è proposto, e determinato come siegue cioé

Rifertosi come da signori Delegatti Antonio Castiglione e Giovanni Girola a Tenore di Convocato del giorno 25 Aprile prossimo scorso, e come da autorità confertali siano passati alla stipulazione di scritura di Convenzione con il Signor Segretario Stampa fattasi in autentica forma sotto il giorno 27 maggio prossimo scorso rogata dal signor Dottore e Causidico Collegiato Lodovico Bossi Notaio di Milano in tutto, e per tutto resta spiegato nel mentovato antecedente convocato, ed inoltre à tenore di detta autorità confertali, resta convenuto col detto signor Segretario Stampa, che la cinta di Muro dividente la Piazza di questa Comunità si farà dalli stessi componenti della stessa Comunità in soglievo della Fabrica della Chiesa restando obbligato detto signor Segretario pagare alla detta Opera Pia lire duecento si dice L. 200 cioè L. 100 al principio del Travaglio di detta Cinta ed altre L. 100 in saldo di detta opera finita che sarà e con li patti come ampiamente sono espressi in detta scrittura quale si è letta nel presente Convocato.

E' statto aprovato in tutto, e per tutto ed ordinato doversi eseguire tenendosi detta Scritura di Convenzione cole scriture di detta Comunità, datte le grazie a detti Signori Delegati. Propostosi che a tenore del deliberato nel mentovato antecedente Convocato per l'affitto del pascolo per anni trenta da minciarsi a Sancto Martino prossimo fatto al incanto nel detto giorno del sucenato Convocato per annue lire sessanta si dice L. 60 deliberato, ed acetato da Giuseppe Motta siasi ottenuto sucessivamente dal Senato Eccellentissimo l'aprovazione ò sia dispensa derogatoria per il detto affitto longo, così che altro non rimanga che di passare all'Instrumento d'investitura per il mentovato affitto del Pascolo che però sij necessario vengano dellegati persone in nome di questa Comunità ad intervenire alla Stippulazione dell'Instrumento, inteligenza che il provento di detto fondo durante detta Locazzione, servir debba a favore di detta Fabrica in scarico. Ed è statto approvato il di già operato, e restano delegati li Signori Antonio castiglione e Gioanni Girola in solidum ad intervenire alla detta tippulazione dell'Instrumento, conferendoli ogni più ampia autorità a sudetti dellegati per detto affare, e con avertenza che si passi in consegna del canceliere di detta Communità Copia autentica di detto Istrumento per farne le opportune annotazioni, e restano supplicati di procurarne dal Senato Eccellentissimo o dal Serenissimo Amministratore una Grida a favore di detta Communità per che niuno ardisca pregiudicare detto fondo, in oltre constando a sudeti Signori Delegati che qualcuno si fosse usurpato di qualche parte di detto fondo, restano supplicati servirsi de mezzi opportuni per la reintegrazione come sarà di raggione a favore di detta Communità e suo fittabile.

Rifertosi che siasi ottenuta altra Dispensa dal Senato Eccellentissimo ò sia aprovazione della Convenzione seguita tra questa Comunità e l'Illustrissimo Signor Conte Don Francesco Visconti Pirovano per il Cambio, e per la facoltà di formare la Tribuna a Comodo di detto Signor Conte e suoi, sì per la demolizione, e surogazione de fondi, come più amplamente resta espressato in detta dispensa et al tenore del ncordato fra le parti costandone da Istrumento già stipulato dal Signor Dottor Rusca Notaio e Cancelliere archiepiscopale per cui resta acordato e concessa la facoltà della Chiesa vecchia, dichiarando per fondo laico, e surogato per fondo ecclesiastico il sito presentaneo della Nuova Chiesa, Piazza e Casa Parochiale così restando da deputarsi per li opportuni Castiglione e Gioanni Girola quali faranno detti racorsi, con procurarne il Trasporto ad esenzione per quello risguardo la Chiesa, così ad ogni richiesta di detto Signor Conte Visconti possino intervenire e ratificare per istromento la Dispensa sudetta ottenutasi facendo tutto ciò converà per l'ultimazione di detto affare.

Rifertosi che essendosi riconosciuto indispensabile nel antecedente Convocato la necessità di dover Terminare la Chiesa Parochiale prima che sopravenga l'invernata, aciò il popolo poscia aver il comodo di portarsi alli Divini Ufficij lo che ciò non si poteva effettuare senza cercare ed ottenere da qualche soventore l'imprestito di qualche somma, mediante l'annuo interesse da corrispondersi sino alla restituzione del Capitale per cui fu ordinato di prendersi ad imprestito per la somma di lire mille e duecento sotto l'annuo interesse di lire 4 per cento a favore del soventore con cauzioni opportune e necessarie come si sarebe stimato convenire, con che si dovessero ammassare le Elemosine, ed altro per servirsene di quelle doppo finita detta fabrica per la restituzione del Capitale, restando però obbligata la detta Communità tanto per li interessi, quanto per il Capitale, ed incaricarli li Delegati per ricorere al Senato Eccellentissimo e per ottenere la Dispensa. Per ciò fattesi sucesivo riflesso non poetrsi in verun conto trovarsi soventore che voglia passare a tale contratto senza che li Estimati Possessori Censiti in detta Communità validamente prometino e si obbligano cadauno interessato à proporzione d'estimo alla Contribuzione tanto delli Interessi quanto del Capitale Restituzione ancor che li uni estimati per una parte, et per l'altra li Personalisti della Communità acosentiti colletarsi cole elemosine che possino racogliersi a beneficio di detta Chiesa Parochiale perciò non potendosi passare all'opportuno Istrumento di tale obbligazione senza la formale Dispensa del Senato Eccellentissimo. Quindi essendosi questa riportata sotto il giorno 8 agosto corrente ed esibitasi.

Si è detterminato nel presente Convocato e da ciascuno Possessore Censiti, Estimati intervenuti, non che da respettivi Procuratori, ed agenti in nome di quelli Signori Estimatori absenti per loro parte, sicome pure da Personalisti unanimemente doversi assumere nella più valida forma l'obligo di corispondere da Signori Estimati gli annui interessi, e restituzione del Capitale sudeto al qual effetto restano dellegati in solidum gli signori Antonio Castiglione e Gioanni Girola ad intervenire al Istrumento, ed obbligarsi in nome di questa Communità, con avertenza che debasi fare la premonizione d'un anno per la restituzione, e si procuri la dilazione più longa che sarà possibile da ottenersi dal Soventore per deta Restituzione, così convenendo in detto Instrumento con le solite clausole, formalità e rinoncie, e con espressa riserva che per loro indennità, solievo, o rinnovazione debano primieramente assegnarsi le Elemosine che si racoglieranno a beneficio de deta Chiesa Parochiale per convertirli secondo la sua Capacità al pagamento delli annui interessi, ed estinzione del Capitale ciò che però mai debba o possa intendersi alegabile per ritardare al soventore il dovuto pagamento poiché le di lui azioni, e raggioni dovrano sempre rimanere verso il Corpo di questa Communità di già obbligata a ciò sino all'Effettivo saldo del pagamento, qual denaro da diti Signori Delegati doppo che avrano esato si compiacerano farlo passare al Tesoriere che verà eletto sucesivamente.

fattosi presente che doppo si sarà esato il denaro da Signori Delegati sudetti in Milano sij necessario Deputarsi una persona in luogo che voglia assumersi la Carica di Tesoriere ricevendo anche l'Elemosine, provento del Pascolo ed altro con farne le sovenzioni, o siano pagamenti per la detta Fabrica col maggior vantaggio possibile della  medesima, sopra di che videlicet.

Resta perciò delegato il Signor Dottore Fisico Gaetano Masnaga altro de Signori Estimati quale si compiacerà assumere tal carica di Tesoriere tanto per l'esazione quanto per li pagamenti che occorerano farsi confidando che userà tutte le più possibili diligenze, ad assistenza per deta Opera, ed avendo lo stesso accettato.

Rifertosi che siasi estimato necessario dal Signor Conte Visconti Priore e Procuratore di deta chiesa il far compilare li Conti tanto dell'Entrata, quanto dell'Uscita che sono dell'anno a tutto questo giorno retro amministrata da Domenico Sangallo per cui si vadi travagliando dal Signor Ragionato Vergani e però che si desidera dal detto Signor Conte Priore che vengono deputate persone a riconoscere detti conti, con farne quella liberazione e tutto ciò che converà.

Si sono rese le grazie al dito Signor Conte, e restano Delegatti il Reverendo Signor Giuseppe Bossi, ed il Signor Don Francesco Nava quali riconosceranno deti conti, e con ogni altra autorità farano deta liberazione a tutto ciò stimeranno convenire essere di raggione.

Rifertosi che la Casa Parochiale resta quasi perfezionata per cui si passarono le chiavi al Signor Vicario Foraneo a fin che si possi passare la consegna al Reverendo Signor Curato, e fattasi presente che essendosi fatte le spese dal Signor Conte Visconti, oltre il carricatosi nel Convenuto cioè auendo pagato il soglievo di questa Comunità tutte le spese delle Scritture, Istrumenti, Spese di Dispensa per ratifica di Cambio, affitto di pascolo, ed altra per il Capitale di lire 1200, visita d'ingegnere, Disegni per la fabrica, e per l'Archivio dell'Arcivescovato, Compilazione de Conti al Signor Ragionato, Giornale de Maestri, e Manuali per la scala del vivo, Tellari con vetri a due finestre, ed Uscio d'una stanza vicino alla scala, oltre altre spese che montano circa lire tre cento dicesi L. 300 quali si dovevano essere a carico della Chiesa, e così pagatesi dal Signor Conte in soglievo della medesima, per lo che volendo detto Signor Conte sempre più utilizzare detta Chiesa intende farne come ne fà un generoso Donativo per qualunque suo credito possi auere per le sudete spese da questo giorno retro fatte: Rispetto poi alla Calcina, Sabia, e n. 13 traueti di rovere di ragione di detta Chiesa goduti nella ristaurazione della Casa Parrocchiale, sopra di ciò si propone che la Communità o Chiesa deputino persone per farsi riconoscere la quantità, a valore mancante mentre dal medesimo Signor Conte ne farà la restituzione.

Si sono date le grazie al detto Signor Conte Visconti del generoso suo Donativo, ed un animemente si sono protestati non volersi che si facia deputazione alcuna ma in tutto si rimette alla prudenza dello stesso Cancegliere per li cappi da restituirsi in qualonque maniera esso stimerà fattosi presente in detto convocato da Messere Pietro Antonio Confalonieri d'avere certo credito di lire 40, in una partita verso Lorenzo Minonzio di Garbagnate ed altro di lire 27 verso Giovanni Corti del Maglio e però ne ò fatta la cessione alla detta Comunità per la Chiesa sudeta, supplicando di procedere Giuridicamente contro de debitori qual'ora fossero renitenti.

Si è dalla Comunità accettata detta donazione, e delegati li mentovati Signori Antonio Castiglione e Gioanni Girola a procedere anche in via giuridica. Finalmente propostosi che necessario sarebe l'ostentare un sistema da tenersi in avenire da Manuali per il Travaglio di deta Fabrica a fin che si possi speditamente coprirsi prima dell'invernata prossima e non ritardare l'opera de Muratori perciò è stato ordinato che si formi il Ruolo de personali giornalieri, e Cavvadori quali a ruota si sono obbligati per torno concorrere al detto Travaglio a proporzione de personali, e per darli a diti Uomini la reffezione invece di socorerli pane , ò vino, si passeranno in contanti quella tenua ricognizione da già dellegati Antonio Caglio ed Aquilino Riboldi Fabricieri, ed in oltre si sono offerti soministrare altre giornate a titolo di maggior beneficio della ruota a sono Da Giuseppe Motta giornate n.° 30

Dà Antonio Sangallo di BUlciago n° 19

da Antonio caglio giornate n° 30

da Giuseppe Antonio Pirovano d'Oriano giornate n° 3

Da Antonio Fumagallo dito il Papa giornate n° 6

e da Giovanni Pirovano di Zizanò giornate n° 10, si dice n° dieci.

Le quali cose tutte, e ciascuna d'esse in tutto e per tutto ne modi come sopra restano dal dito Convocato promesse, come prometono d'averle rate e ferme, e di non  contravenire remossa ogni e qualunque accezione, e sotto reffezione videlicet e in fede.

 

Giuseppe Caccia Cancelliere