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don Giacomo Lizzoli: saluto di don Giacomo

Il parroco don Giacomo Lizzoli

Il parroco don Giacomo Lizzoli

 

 

Il SALUTO DI DON GIACOMO

di don Giacomo Lizzoli

 

 

Carissimi,

all'inizio del mio ministero sacerdotale in mezzo a voi come nuovo parroco, vi rivolgo innanzitutto un cordiale e fraterno saluto. Ancora non vi conosco e ci vorrà del tempo per conoscere ciascuno di voi in modo personale, ma questo non mi impedisce di dirvi con sincerità che già vi voglio bene.

Sono venuto tra voi non per mia iniziativa, ma mandato dal Signore attraverso la scelta fatta dal nostro Arcivescovo. Sono venuto tra voi, non con personali progetti o per cercare i miei interessi, ma per mettere al vostro servizio le mie modeste capacità e aiutarvi a conoscere sempre meglio le intenzioni che il Signore ha su di noi ed aprirci con grande disponibilità ai suoi doni, i quali costituiscono il nostro vero bene. Io vengo a voi nel nome del Signore e voi nel nome del Signore accoglietemi. Sono infatti uno di voi e come voi umanamente fragile e povero; ma incaricato di portarvi e di ricercare insieme le ricchezze di Dio.

Abbiate quindi la bontà di guardarmi con gli occhi della fede: sarete aiutati a superare l'ostacolo dei miei limiti umani, i quali, anzichè meravigliarvi, saranno per voi occasione per una caritatevole preghiera.

Da parte mia farò di tutto per volervi sempre bene nel Signore e coprire così il più possibile le vostre vere esigenze, quelle legate profondamente alla vostra vocazione cristiana, affinché nella vostra vita personale, nelle vostre famiglie e nella nostra comunità parrocchiale il Signore sa sempre più una presenza vera ed amica.

Ringrazio il Signore per tutto l'incalcolabile bene compiuto dai miei predecessori, in particolare don Tarcisio.

A don Giancarlo, alle Suore, ai Padri Guanelliani e a quanti nella comunità parrocchiale già danno una generosa e specifica collaborazione, la mia più cordiale riconoscenza, unita alla certezza di poter contare sempre sulla loro disponibilità a lavorare per far crescere fra noi e in noi il Regno di Dio.

A tutti voi, buoni Cassaghesi, specialmente ai giovani, vorrei subito dire: amiamo la Chiesa, viviamola così com'è, con i suoi limiti umani e storici (da purificare e superare ... ). Teniamo presente anche il criterio associativo, che non soffoca, ma rinforza l'iniziativa dei singoli e libera la Chiesa sessa dai pericoli del personalismo fragile e dello spontaneismo volubile. A coloro che sono stati chiamati a guidare Cassago come società civile e in particolare al signor Sindaco, il mio rispettoso saluto con l'augurio che si riesca sempre a mettere al primo posto il bene dell'intera comunità.

Su tutti noi, sui nostri impegni, sulle nostre responsabilità, soprattutto su chi tra noi è provato dalla sofferenza fisica e morale, invoco la benedizione del Signore come forza e incoraggiamento a perseverare nella Sua sequela.

Alla Madonna, specialmente venerata a Cassago nel S. Rosario (giorno in cui sono nato), affido il mio ministero sacerdotale in mezzo a voi: in ogni circostanza della vita saprà farci sentire la sua divina e materna presenza.

Amen.