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Il combattimento dei galli

 

Il combattimento dei galli nel cortile

a Cassiciaco  (Cassago Brianza)

 

Agostino riflette su una zuffa di galli nel cortile della villa.

 

 

Deinde ego quoque surrexi, redditisque Deo quotidianis votis ire coeperamus in balneas (ille enim locus nobis, cum coelo tristi in agro esse minime poteramus, aptus ad disputandum et familiaris fuit) cum ecce ante fores advertimus gallos gallinaceos ineuntes pugnam nimis acrem. Libuit attendere ... ut in eisdem ipsis gallis erat videre intenta proiectius capita, inflata comas, vehementes ictus, cautissima evitationes, et in omni motu animalium rationis expertium nihil decorum, quippe alia ratione desuper omnia moderante, postremo legem ipsam victoris: superbum cantum et membra in unum quasi orbem collecta velut in fastum dominationis, signum autem victi: elatas a cervice pennulas, et in voce atque motu deforme totum et eo ipso naturae legibus nescio quomodo concinnum et pulchrum.

 

De Ordine 1, 8, 25

Mi alzai anch'io. Fatte le preghiere del mattino, ci avviammo alle terme. Il luogo, quando non potevamo scendere al prato a causa del tempo inclemente, ci parve adatto alle sedute e accogliente quand'ecco che davanti alla porta scorgemmo due galli che avevano cominciato ad azzuffarsi ferocemente. Ci piacque osservarli .. in quei galli era possibile scorgere le teste intente al colpo, le penne arruffate, il rapido assaltare, l'accorto schivare. Niente vi era di disarmonico in animali privi della ragione appunto a causa d'una ragione che da un ordine superiore tutto armonizza. Infine era possibile scorgere le intimazioni del vincitore nel canto superbo e nelle membra raccolte, per così dire, a cerchio, come in esaltazione del dominio, e gli indizi del vinto nelle penne sollevate sulla testa e nella difformità completa della voce e del passo che per ciò stesso era conformata e proporzionata, non so come, alle leggi naturali.