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Le latrine della villa
a Cassiciaco (Cassago Brianza)
Agostino riflette su una zuffa di galli nel cortile della villa.
Cum audio Licentium succinentem illud Propheticum laete atque garrule: Deus virtutum, converte nos, et ostende faciem tuam, et salvi erimus. Quod pridie post coenam cum ad requisita naturae foras exisset, paulo clarius cecinit, quam ut mater nostra ferre posset, quod illo loco talia continuo repetita canerentur. Nihil enim aliud dicebat, quoniam ipsum cantilenae modum nuper hauserat et amabat, ut fit, melos inusitatum. Obiurgavit eum religiosissima, ut scis, femina, ob hoc ipsum quod inconveniens locus cantico esset.
De Ordine 1, 8, 22 |
All'improvviso odo Licenzio cantare a voce lieta e spiegata il versetto del salmista: O Dio della fortezza, volgici a Te, mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il giorno prima, dopo cena, essendo uscito fuori per un bisogno naturale, l'aveva cantato a voce molto alta. Mia madre non tollerava che in quel luogo si cantassero, e ripetute volte, tali parole. Egli ripeteva sempre le stesse poichè aveva appreso da poco la modulazione e si dilettava, com'è costume, di una melodia nuova. La donna molto pia, come sai, lo rimproverò perchè il luogo era sconveniente a quel canto.
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