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I millepiedi

 

L'episodio dei millepiedi

a Cassiciaco  (Cassago Brianza)

 

Agostino riflette sul comportamento di alcuni vermiciattoli.

 

 

Cum enim nuper in agro essemus Liguriae, nostri illi adulescentes qui tunc mecum erant studiorum suorum gratia, animadverterunt humi iacentes in opaco loco reptantem bestiolam multipedem, longum dico quemdam vermiculum: vulgo notus est, hoc tamen quod dicam numquam in eo expertus eram. Verso namque stilo quem forte habebat, unus illorum animal medium percussit: tum ambae partes corporis ab illo vulnere in contraria discesserunt, tanta pedum celeritatem, ac nihili imbecilliore nisu, quam si duo huiuscemodi animantia forent. Quo miraculo exterriti, causaeque curiosi, ad nos, ubi simul ego et Alypius considebamus, alacriter viventia frusta illa detulerunt. Ne que nos parum commoti, ea currere in tabula quaquaversum poterant cernebamus: atque unum ipsorum stilo tactum contorquebat se ad doloris locum, nihil sentiente alio, ac suos alibi motus peragente. Quid plura? Tentavimus, quatenus id valeret; atque vermiculum, immo iam vermiculos in multas partes concidimus: ita omnes movebantur, ut nisi a nobis illud factum non esset, et comparerent vulnera recentia, totidem illos separatim natos, ac sibi quemque vixisse crederemus.

 

De Quantitate Animae 31, 62

Qualche tempo dopo ci siamo trovati nella campagna della Liguria. I nostri giovani, che allora abitavano con me per i loro studi, mentre erano sdraiati a terra all'ombra, notarono un animaletto con molti piedi che strisciava, una specie di lungo vermiciattolo. E' abbastanza comune ma non avevano mai fatto, nei suoi confronti, l'esperienza che sto per dire. Uno di loro, adoperando di traverso lo stilo, che per caso portava con sè, lo colpì nel mezzo. Le due parti del corpo, separate dal colpo, mossero in direzione opposta con tanta celerità dei piedi e col medesimo impulso che se fossero due animali della stessa specie. Stupiti dall'insolito fenomeno e curiosi di saperne la ragione, si affrettarono a portare i due tronconi vivi a noi, a me e ad Alipio, che eravamo seduti vicini. Noi, non meno stupiti, li osservammo correre sulla tavola in ogni direzione possibile. Uno di loro, toccato con lo stilo, si contorceva nel punto dolorante e l'altro non sentiva nulla e continuava a muoversi altrove. Aggiungo che volemmo verificare fino a qual punto il fenomeno si verificasse. Tagliammo il vermiciattolo, anzi i vermiciattoli, in molte parti. Tutte si muovevano. Che se il fenomeno non fosse stato provocato da noi e non si notassero le amputazioni fatte allora, avremmo creduto che fossero nati separati e che ciascuno avesse vita indipendente.