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I problemi di salute di Agostino

 

I problemi di salute di Agostino

a Cassiciaco  (Cassago Brianza)

 

Agostino manifesta problemi di salute a Milano e si rifugia a Cassiciaco per trovare sollievo ai dolori di petto.

 

 

Quin etiam quod ipsa aestate litterario labori nimio pulmo meus cedere coeperat et difficulter trahere suspiria doloribus que pectoris testari se saucium vocemque clariorem productioremve recusare, primo perturbaverat me, quia magisterii illius sarcinam paene iam necessitate deponere cogebat aut, si curari et convalescere potuissem, certe intermittere. Sed ubi plena voluntas vacandi et videndi, quoniam tu es Dominus, oborta mihi est atqua firmata - nosti, Deus meus - etiam gaudere coepi, quod haec quoque suberat non mendax excusatio, quae offensionem hominum temperaret, qui propter liberos suos me liberum esse numquam volebant. Plenus igitur tali gaudio tolerabam illud inter vallum temporis, donec decurreret - nescio utrum vel viginti dies erant - sed tamen fortiter tolerabantur, quia recesserat cupiditas, quae mecum solebat ferre grave negotium, et ego premendus remanseram, nisi patientia succederet.

 

Confessioni 9, 2, 4

Ma c'era di più. Durante quella medesima estate i miei polmoni avevano cominciato a cedere sotto il peso dell'eccessivo lavoro scolastico. Respiravo a stento e la lesione si manifestava con dolori al petto, che mi impedivano di parlare in modo abbastanza chiaro e abbastanza a lungo. Dapprima mi aveva contrariato la necessità, in cui presto mi sarei trovato, di deporre il fardello dell'insegnamento, o quanto meno, se era possibile una cura e la guarigione, di lasciarlo per qualche tempo. Ma quando si sviluppò e si consolidò in me la piena volontà di attendere liberamente a considerare che tu sei il Signore, allora, come ti è noto, Dio mio, divenne addirittura una gioia per me l'intervento di una scusa  non falsa, capace di mitigare il malumore di chi a vantaggio della libertà. Pervaso da questa gioia, sopportai con pazienza il tempo che ci separava dalle vacanze, una ventina di giorni al più; una pazienza che tuttavia mi costava fatica, perchè si era dileguata la cupidigia che di solito mi aiutava a sostenere il gravoso peso della scuola. ne sarei anzi rimasto schiacciato, se non fosse succeduta la tolleranza.

 

 

 

 

Quae meipsum capere moliebantur quotidie ista cantantem, nisi me pectoris dolor ventosam professionem abicere et in philosophiae gremium confugere coepisset.

 

Contra Acad. 1, 1, 3

Essi stavano macchinando di accalappiare anche me, benchè esaltassi ogni giorno questi valori, se il dolore di petto non mi avesse costretto ad abbandonare la trionfa passione e a rifugiarmi in grembo alla filosofia.

 

 

 

 

Nam cum stomachi dolor scholam me deserere coegisset, qui iam, ut scis, etiam sine ulla tali necessitate in philosophiam confugere moliebar, statim me contuli ad villam familiarissimi nostri Verecundi.

 

De Ordine  1, 2, 5

Il dolor di petto mi ha fatto abbandonare l'insegnamento, sebbene già, anche senza tale evenienza, stessi tentando di rifugiarmi nella filosofia. Mi condussi subito nella villa del nostro buon amico Verecondo.

 

 

 

 

 

Renuntiavi peractis vindemialibus, ut scholasticis suis Mediolanenses venditorem verborum alium providerent, quod et tibi ego servire delegissem te illi professioni prae difficultate spirandi ac dolore pectoris non sufficerem.

 

Confessioni 9, 5, 13

Al termine delle vacanze vendemmiali avvertii i Milanesi di provvedersi un altro spacciatore di parole per i loro studenti, poichè io avevo scelto di passare al tuo servizio e non ero più in grado di esercitare quella professione per la difficoltà di respirare e il male di petto.