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La villa di Verecondo

 

La villa di Verecondo

a Cassiciaco  (Cassago Brianza)

 

Agostino accenna ad alcuni particolari della villa di campagna di Verecondo.

 

 

Gratias tibi, Deus noster ! Tui sumus. Indicant hortationes et consolationes: fidelis promissor reddis Verecundo pro rure illo eius Cassiciaco, ubi ab aestu saeculi requievimus in te, amoenitatem sempiterne virentis paradisui tui quoniam dimisisti ei peccata super terram in monte incaseato, in monte tuo, monte uberi. Angebatur ergo tunc ipse, Nebridius autem conlaetabatur ... Sic ergo eramus. Verecundum consolantes tristem salva amicitia de tali conversione nostra et exhortantes ad fidem gradus sui, vitae scilicet coniugalis, Nebridium autem opperientes, quando sequeretur.

 

Confessioni 9, 3, 5-6

 

Grazie a te, Dio nostro ! Noi siamo tuoi, lo attestano le tue esortazioni e poi le tue consolazioni: fedele alle promesse, rendi a Verecondo, in cambio della sua campagna a Cassiciaco, ove riposammo in te dalla bufera del mondo, l'amenità in eterno verdeggiante del tuo paradiso, poichè gli hai rimesso i suoi peccati sulla terra, sulla montagna pingue, la tua montagna, la montagna ubertosa. Egli era dunque angosciato in quei giorni; Nebridio invece condivideva la nostra esultanza... Questa era dunque la nostra condizione: da un lato consolavamo Verecondo, rattristato, senza danno per l'amicizia, di quella nostra conversione, esortandolo all'osservanza fedele dei doveri del suo stato, ossia della vita coniugale; dall'altro aspettavamo Nebridio, quando ci avrebbe seguito.

 

 

 

 

I bagni della villa

 

 

 

Itaque in hoc ipso aedificio singula bene considerantes non possumus non offendi quod unum ostium videmus in latere, alterum prope in medio nec tamen in medio collocatum. Quippe in rebus fabbricatis, nulla cogente necessitate, iniqua dimensio partium facere ipsi aspectui velut quemdam videtur iniuriam. Quod autem intus tres fenestrae, una in medio, duae a lateribus, paribus intervallis solio lumen infundunt, quam nos delectat diligentius intuentes quamque in se animam rapit, manifesta res est nec multis verbis vobis aperienda. Unde ipsi architecti iam suo verbo rationem istam vocant et partes discorditer collocatas dicunt non habere rationem.

 

De Ordine 2, 11, 34

Allo scopo esaminiamo bene in questo edificio i particolari. Non possiamo non essere contrariati nel vedere una porta da un lato e l'altra posta vicino al centro, ma non proprio al centro della facciata. Infatti nelle strutture architettoniche, se non ve n'è necessità, la sproporzione delle masse sembra quasi contrariare la vista. Invece il fatto che tre finestre, una in mezzo e due ai lati, diffondono a spazi eguali luce nella stanza, se osserviamo bene, ci piace e attira a sè l'attenzione. Ed è cosa evidente che non deve essere esposta a voi con molte parole. Pertanto gli stessi architetti con termine tecnico definiscono ragione la proporzione e affermano che le masse disposte asimmetricamente non hanno una ragione.

 

 

 

 

  

 

 

Il colore delle pareti della villa di Verecondo

 

 

 

Non enim ut sit iste paries, paries hoc colore fit, quem in eo videmus, cum etiam si quo casu nigrescat aut albescat, vel aliquem alium mutet colorem nihilominus tamen maneat paries ac dicatur.

 

Soliloquia  2, 12, 22

Difatti la parete non perchè sia parete è tinteggiata con questo colore che in essa vediamo. Anche se diventa nera o bianca o abbia qualsiasi altro colore rimane e viene denominata parete.

 

 

  

 

 

Il termina villa nell'epistolario agostiniano

 

 

 

Ad aliquam villam nos convenire debere non magnam, ubi nullius nostrum esset ecclesia, quam tamen villam communiter possident homines et nostra communionis et ipsius, sicuti est villa Titiana.

 

Lettera 44, 6, 14

Sarà bene radunarci in un villaggio non grande, dove non ci sia alcuna chiesa dei fedeli di nessuna delle due confessioni, ma sia di proprietà dei nostri come dei loro, come sarebbe il villaggio di Tiziano.