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La vita quotidiana nella villa di Verecondo
a Cassiciaco (Cassago Brianza)
Agostino trascorre una vita di otium nella villa dell'amico Verecondo.
Tum ego, cum iam stilum nox impediret, et quasi de integro magnum quiddam disserendum viderem oboriri, in alium diem distuli: nam disputare coeperamus sole iam in occasum declinante, diesque pene totus cum in rebus rusticis ordinandis, tum in recensione primi libri Virgilii peractus fuit. Deinde mox ut illuxit (ita enim res pridie constitutae ut largum esset otium) statim peragendum negotium susceptum est.
Contra Acad. 1, 5, 15-16 |
Ormai l'oscurità impediva il lavoro dello stilo. Ed io stavo riflettendo che emergeva un argomento assai importante, che doveva essere trattato a fondo. Rimandai quindi ad un altro giorno tanto più che avevamo incominciato a disputare nel tardo pomeriggio poichè avevamo trascorso quasi tutta la giornata a sorvegliare i lavori di campagna e a recensire il primo libro di Virgilio. L'indomani, appena fu giorno, ebbe subito inizio la disputa. Il giorno avanti naturalmente, erano state disposte le faccende in maniera che rimanesse un largo spazio di tempo.
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Postridie autem quamvis non minus blandus tranquillusque dies illuxisset, vix tamen domesticis negotiis evoluti sumus. Nam magnam eius partem in epistolarum maxime scriptione consumpseramus. Et cum iam duae horae vix reliquae forent, ad pratum processimus. Nam invitabat coeli nimia serenitas, placuitque, ut ne ipsum quidem quod restiterat tempus, perire pateremur. Itaque cum ad arborem solitam ventum esse, et mansissemus loco.
Contra Acad. 2, 11, 25 C |
L'indomani sorse un sole non meno sereno e tranquillo. Ma potemmo con difficoltà sbrigare le faccende domestiche. Difatti passammo gran parte del tempo nello scrivere lettere. Ed essendone rimaste appena due ore, ci portammo sul prato. Ci invitava la pura serenità del cielo. Ci parve quindi opportuno di non lasciar trascorrere inutilmente quel po' di tempo che restava. Arrivammo sotto il solito albero e ci fermammo.
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Convertam me ad ea quae villa et ager ministrat: onerant me potius maiora quam praeparant. Nam cum otiosus diu cogitassem in isto rure, quonam modo possit isthuc probabile aut veri simile actus nostros ab errore defendere, primo visum est mihi, ut solet videri cum ista vendebam, belle tectum et munitum.
Contra Acad. 3, 15, 33-34 |
Mi volgerò agli argomenti che mi forniscono la villa e la campagna. Libero da occupazioni, ho meditato a lungo, in questa campagna, come possa il probabile ossia il verosimile difendere le nostre azioni dall'errore. Dapprima la tesi, come quando vendevo chiacchiere, mi sembrò buona e inattaccabile.
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Cum post illum sermonem quem secundus liber continet, alio die condissemus in balneis, nam erat tristior quam ut ad pratum liberet descendere ... Sed quaeso vos, nonne miserati nos estis, cum pridie ita cubitum issemus, ut ad dilatam quaestionem, et prorsus ad nihil aliud surgeretur, quod tanta de re familiari necessario peragenda exstiterunt, ut his penitus occupati, vix duas extremas diei horas in nosmetipsos respirare possemus ?
Contra Acad. 3, 1, 1- 3, 2, 2 |
Dopo la discussione riferita nel secondo libro, l'indomani ci adunammo nelle terme poichè il tempo era troppo triste per poter scendere nel prato... E me, scusate, non mi avete un po' commiserato ? Ieri siamo andati a letto con l'intenzione che non ci si levasse per altro che per la disputa differita. Ma vi furono tante faccende, riguardanti la casa, che si sono dovute inderogabilmente sbrigare. Occupati in esse, abbiamo potuto attendere a noi soltanto le due ultime ore del giorno.
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Hic postquam sermonis finem me fecisse aspexerunt, quamquam iam erat nox, et aliquid etiam lucerna illata scriptum erat, tamen illi adolescentes intentissime exspectabant, utrum Alypius vel alio die se responsurum esse promitteret.
Contra Acad. 3, 20, 44 |
I miei giovani uditori a questo punto si accorsero che avevo terminato di parlare. Era già notte e qualche parte del discorso era stata trascritta al lume della lucerna. Attendevano tuttavia, con lo sguardo fisso, se Alipio intendeva rispondere, magari in un altro giorno.
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Ita nos pueri apud mediterraneos nati atque nutriti, vel in parvo calice aqua visa, iam imaginari maria poteramus; cum sapor fragorum et cornorum, antequam in Italia gustaremus, nullo modo veniret in mentem.
Epistola a Nebridio 7, 3, 6 |
Così noi da fanciulli, pur nati e allevati nell'entroterra, vedendo l'acqua anche solo in un piccolo bicchiere potevamo già immaginarci il mare; mentre il sapore delle fragole e delle corniole in nessun modo ci sarebbe venuto in mente prima che le gustassimo in Italia.
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Exorto sole clarissimo invitavit coeli nitor et quantum in illis locis hieme poterat blanda temperies in pratum descendere, quo saepius te familiarius utebatur. Nobiscum erat etiam mater nostra.
De Ordine 2, 1, 1 |
S'era levato un sole splendente. La serenità del cielo e la mite temperatura, quale poteva darsi d'inverno in quei luoghi, ci invitò a scendere nel prato. Lo facevamo assai spesso quasi per abitudine. C'era anche mia madre.
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Tertius autem dies disputationis nostrae matutinus, nubes quae nos cogebant in balneas, dissipavit tempusque pomeridianum candidissimum reddidit. Placuit ergo in pratuli propinqua descendere atque omnibus nobis ubi commodum visum est considentibus.
De Beata Vita 4, 23 |
Al terzo giorno della nostra disputa, di mattino, si dissipò la nebbia che ci costringeva ad adunarci nella sala delle terme e si ebbe un limpido pomeriggio. Ci fece piacere quindi scendere nel prato vicino. Ci sedemmo ciascuno nel luogo che sembrò più comodo.
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