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Dante Olivieri: CASSAGO E CASCIAGO

 Sant'Agostino dottore della Chiesa

Sant'Agostino dottore della Chiesa

 

 

 

CASSAGO E CASCIAGO

di Dante Olivieri

 

in Dizionario di Toponomastica Lombarda, 1961. La prima edizione è del 1931.

 

 

 

Cassago

Il latino ecclesiastico lo vorrebbe identificare col Cassiciaco di S. Agostino (v. Casciago). Questa equivalenza fu bensì contrastata da Salvioni Carlo secondo il quale, partendo da Cassiciaco, in Lombardia si sarebbe dovuto avere un Cassisciago o anche un *Carzago; ma tale necessità non pare esista di fatto. Anche senza ricorrere alla extrema ratio di dover accettare la tesi del De Vit e dell'Holder che al Cassiciacum del testo delle Confessioni vada sostituita la forma Cassiacum (vedere in contrario Pauli Wissowa III 1899; Tres. Ling. Lat., Perin, Onom.) sembra ammissibile, anche in Lombardia, l'evoluzione da Cassiciacum a Cassago (vedi anche Germain Morin, Où en est la question de Cassiacum?, Milano, Scuola cattolica del 15 gennaio 1927). Tale evoluzione può dirsi in tutto analoga a quella di Verciano di Capànuori (vedi Pieri, Toponomastica Arno) da Versiciacum.

 

 

Casciago

Cas'ciago, dialettale Cas'ciagh=Castiaco incerta: Archivio di Stato di Milano, creduta già dell'anno 959, ma forse della metà del secolo XI, confronta Castiasca dell'anno 1069 (Castiasca dell'anno 1076), a designare forse il territorio di Cas'ciago; Cascliago e Casiago dell'anno 1192, in Manaresi; loco Casiago, Casgiago del secolo XII. Tutto concorre (Salvioni: Della villa in Lombardia dove avrebbe soggiornato S. Agostino, in Lomb. Rendiconti Accademia Lincei, VIII, 1879, et It. Dialett. III, 1927, 295) a far risalire questo nome a Castiago da Castigliago (confronta il francese Chatilly); onde il suo etimo sarà aggettivo Castilliacus, probabilmente da un nome personale *Castilius (su Castius). La questione fu fuorviata da Manzoni (lettera dell' 11 luglio 1843 al signor Poujoulat: autore questi di una Storia di S. Agostino, Parigi 1845). Tale opinione fu accettata dal Cossa e anche dal glottologo Giovanni Flechia.

Monsignor Luigi Biraghi la rifiutò (S. Agostino a Cassago Brianza in l'Amico Cattolico, XI, 1859) e identificò Cassago con Cassiciacum (vedi anche Tristano Calco: Mediolanensis Historia, 1490 e Bombognini: Antiq. documen. milanesi, 1828. Vedi anche: Meda Filippo, La controversia sul "rus Cassiciacum", Miscellanea Agostiniana, 1931; Massimo Rota: La villeggiatura di S. Agostino a Cassiciaco, Varese, 1928 ecc.; Beretta Rinaldo, Dov'era Cassiciaco, Carate Brianza, 1928).

E' questo uno dei casi per cui le questioni linguistiche bastano da sole a concludere una questione storica: concluderla, almeno in senso negativo per Cas'ciago: poiché ragioni fonetiche "insormontabili" impediscono di ammettere che Cassiciacum metta capo in un dialettale Cas'ciago, la cui derivazione da noi indicata può dirsi poi sicura. Non hanno valore le obiezioni opposte a questa conclusione da Carlo Massimo Rota, il quale era troppo sfornito di conoscenze linguistiche per pronunciarsi in questa materia.