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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > William AlexanderWilliam Alexander: Confessions of Augustine
La copertina del volume V di Theological Eclectic
THE CONFESSIONS OF AUGUSTINE
di William Alexander
pubblicato nel vol. V di settembre e ottobre 1867 a New York
Local tradition identifies Cassiciacum with Cassago, a village about eight leagues north-east of Milan. The oldest authority for this is however, a note in a parish registry, stating, memoria proditum esse, that Augustine had sojourned in the place. Manzoni gives strong etymological reasons against the substitution of ago for iacum, Besides this, the view from Cassago is common-place, and by no means agrees with Augustine’s indications. On the contrary, Casciago, another Lombard town, in the opinion of Manzoni and Cossa presents no etymological objection.
“It is situated ou a prominence at the foot of a group of hills. On its western horizon is Monte Rosa, and the line of the Alps to their junction with the Apennines, To the south-east, a vast opening in which sight is lost; to the east and north-east, the mountains of Bergamasqui and of the lake of Como; within this magnificent frame-work, a part of the Lago Maggiore, four other small lakes nearer ; further off, the entire plain, like the hills, sowed with villas, towns and villages, several of which at least must have existed in the time of Augustine.” Another circumstance is mentioned of much importance in deciding the question.
A Casciago there is a little torrent which is frequently dry, but which has enough water in autumn to justify the silicibus irruens of Augustine, and which in one place is pent up between two rocks, so as to admit of being described as angustiis canalis intertrusa. There is also a small valley falling off into a slope, and covered with a meadow, which agrees exactly with the words, ad pratum descendere, in pratuli propinqua descendere. But at Cassago there is no running water at any season.
See Manzoni’s letter to M. Poujoulat upon the locality of Cassiciacum.
La tradizione locale identifica Cassiciacum con Cassago, paese a circa otto leghe a nord-est di Milano. La più antica autorità in tal senso è però una nota in un registro parrocchiale, in cui si afferma, memoria proditum esse, che Agostino aveva soggiornato nel luogo. Manzoni adduce forti ragioni etimologiche contro la sostituzione di ago con iacum. D'altronde, il punto di vista di Cassago è banale, e non concorda affatto con le indicazioni di Agostino. Al contrario, Casciago, altro paese lombardo, secondo Manzoni e Cossa non presenta alcuna obiezione etimologica.
«Si trova in un rilievo ai piedi di un gruppo di colline. Sul suo orizzonte occidentale è il Monte Rosa, e la linea delle Alpi al loro incrocio con l'Appennino, a sud-est, una vasta apertura in cui si perde la vista; ad est e nord-est i monti del Bergamaschi e del lago di Como; entro questa magnifica cornice, una parte del Lago Maggiore, altri quattro laghetti più vicini; più in là tutta la pianura, come le colline, seminata di ville, paesi e villaggi, alcuni dei quali almeno devono essere esistiti al tempo di Agostino”.
Viene menzionata un'altra circostanza di grande importanza nel decidere la questione. A Casciago c'è un piccolo torrente che è spesso asciutto, ma che ha abbastanza acqua in autunno per giustificare il silicibus irruens di Agostino, e che in un punto è rinchiuso tra due rocce, tanto da poter essere descritto come angustiis canalis intertrusa. C'è anche una piccola valle che cade in un pendio, e ricoperta da un prato, che concorda esattamente con le parole, ad pratum discendere, in pratuli propinqua discendere. Ma a Cassago non c'è acqua corrente in nessuna stagione.
Vedi la lettera del Manzoni a M. Poujoulat sulla località Cassiciacum.
La nota di William Alexander riprende pedissequamente le conclusioni di Alessandro Manzoni espresse nella prima edizione dell'opera di Poujoulat, senza tenere conto delle successive rettifiche dello scrittore francese.