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Cesare Cantù: Milano e il suo territorio

Copertina del tomo II di Milano e il suo territorio di Cesare Cantù

Copertina del tomo II di Milano e il suo territorio di Cesare Cantù

 

 

 

MILANO E IL SUO TERRITORIO

di Cesare Cantù

 

TOMO II MILANO

COI TIPI DI LUIGI DI GIACOMO PIROLA

MDCCCXLIV - 1854

 

 

 

 

PAG. 488 - LA VIA MILITARE

 

[ ... ] Seguono Albiate, e sulla destra Triuggio e Rancate, che ha nella parrocchiale tre medaglie dell'Appiani: indi Carate, grosso borgo, nel cui cimitero ebbe tomba il Romagnosi, che qui morì nella villa Azimonti.

 

 

PAG. 489 - LA VIA MILITARE

 

Tutto il territorio circostante, in cui s'avvalla il Lambro, forma un vaghissimo giardino, e sparso che è di paeselli e di ville, offre gran copia di punti prospettici. Di qui si va a Realdino, ov'è una grotta scavata dall'acqua nella pudinga, con belle incrostazioni, poi si sale per la costa d'Agliate all'antica terra dello stesso nome, che domina tutta la valle del Lambro, ove spiccano la villa Ciani e la Confalonieri sul poggio della Rovella. Alla vecchia chiesa d'Agliate, eretta sulle ruine di un tempio gentilesco, che ha un battistero del X secolo e parecchie romane epigrafi, fa bel contrasto l'elegante oratorio della Rovella, edificato dalla contessa Luigia Confalonieri Verri, con disegno del Moraglia, ov'è un bel quadro del Diotti.

Segue Verano, che aveva un forte castello distrutto dai Milanesi nel 1222, ed ora ha una curiosa villa dei Trotti; donde per Robbiano si può passare sulla strada della Vallassina. Di qui spesseggiano i colli, e le strade che volgono ai molti paeselli onde son coronati, tra cui voglionsi ricordare Vergo in mezzo a ridenti vigneti, Renate e Veduggio che hanno chiese di buon disegno, Cassago che vuolsi l'antico Cassiciaco, ove sant'Agostino si ritirò nella villa di Verecondo Grammatico, al fine di prepararsi al battesimo; e Cremella, ov'era un monastero fondato, secondo la tradizione, dalla regina Teodolinda, ed ora è una bella villa dei Kramer con un lavorio di cotone.

Presso a Cremella sorge il poggio del Baciolago, meta di gioconde peregrinazioni ai villeggianti nella Brianza pel vasto panorama ch'apre allo sguardo di tutte le circostanti colline, del lago di Pusiano, dei monti che lo chiudono, e della pianura lontana. Segue Bulciago in mezzo a vigneti e selvette, ove fra parecchi bei casini spicca la villa Taverna; ed a sinistra Tabiago, famoso per l'antica sua rocca, di cui sussistono avanzi, ove nel 1261 si chiusero 900 nobili milanesi esuli, che per penuria d'acqua ne dovettero uscire ed arrendersi a discrezione dei popolari: loro avversarii. Di qui per istrada tortuosa si sale a Masnaga, che ha una chiesa aggrandita di recente con vago disegno dal Moraglia, e vasta piazza d'esteso prospetto; poscia alle apriche terricciuole di Trégolo e Molteno, donde si giunge a Casletto presso le rive del lago di Pusiano. [ ... ]