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Percorso : HOME > Cassiciaco > Vexata quaestio > Ignazio CantùIgnazio Cantù: VIAGGIO AI LAGHI MAGGIORE, DI LUGANO, DI COMO
Il testo che ricorda il soggiorno di Agostino
VIAGGIO AI LAGHI MAGGIORE, DI LUGANO, DI COMO AL VARESOTTO, ALLA BRIANZA E LUOGHI CIRCONVICINI - NUOVISSIMA EDIZIONE - EMENDATA, ACCRESCIUTA DI IGNAZIO CANTU'
di Ignazio Cantù
MILANO - ANTONIO VALLARDI EDITORE - LITOGRAFO, NEGOZIANTE DI STAMPE E CARTE GEOGRAFICHE - CON FABBRICA PREMIATA DI CORNICI DORATE CONTRADA DI SANTA MARGHERITA, N. 10
1858 Pag. 119
Viaggio IX. - Da Monza ad Oggiono e a Lecco - Per l'interno della Brianza
[ … ] Niuno di qui dimentichi di veder Cremella, gloriosa fino a tempi della regina Teodolinda, che vi aveva posto un monastero delle sue donzelle; Cassago è il Cassiciaco dove si ritirò S. Agostino per prepararsi al battesimo, ora vi è il vasto palazzo Visconti, poco discosto dal quale trovasi un moderno sepolcro disegnato dal Clerichetti. Al dissopra il deliziosissimo Baciolago, a cui si ascende per viali a chiocciola; più in là Veduggio, distinto per la sua vasta chiesa in elevata posizione; poco scosti i Campoasciutti, Nibionno, Bulciago, delizia Taverna, con altre belle case. Bisognerebbe trovarsi alla Madonna d'Imbevera il dì 8 settembre per avere un'idea in grande delle sagre campestri: sta essa poco dopo l'elevato villaggio di Barzago, terra assai distinta nel secolo XV.
Ed eccoci arrivati nella Valle di Rovagnate, importante moltissimo per le sue filature di seta, per i suoi vigneti di Perego, pei castagneti dei monti di Cagliano e delle falde del Sangenesio, pel mercato di S. Maria Hoè; pel paese di Rovagnate, attivo; per gli avanzi d'una delizia che attribuiscono alla regina Teodolinda nel castello di Nava; pel Campanone di Brianza destinato un tempo a chiamare i Brianzuoli nei loro comizii rurali; per la villa di Caraverio, dove Vincenzo Monti godette in vecchiezza le ospitalità dell'amico Aureggi, dove le pudinghe si trovano miste a piriti brillanti, meno note però di quelle del vicino Sirone che danno ruote da mulino accreditatissime. [ ... ]
Ignazio Cantù nacque a Brivio nel 1810 e ricevette il nome di battesimo dal nonno paterno. La fama del fratello Cesare, assai più famoso per cultura e per vastità di interessi, ne ha oscurato il nome e l'opera, tanto che di Ignazio ben pochi conoscono la vita e l'impegno letterario. Parecchi dizionari nemmeno lo citano e perfino l'Enciclopedia Treccani ne parla sommariamente. Tuttavia Ignazio Cantù resta, nel panorama culturale italiano dell'Ottocento, se non un protagonista di certo una personalità di rilievo, impegnata non solo nella narrativa, ma anche nella ricostruzione di vicende storiche, come dimostra una sua fatica, ancor oggi interessante e ricca di spunti, intitolata Le vicende della Brianza e dei paesi circonvicini, opera in due volumi edita a Milano negli anni 1836-1837.
Muore a Monza nel 1877.